TENNIS COPPA DAVIS SVIZZERA – ITALIA – Barazzutti ha scelto bene Bolelli al posto di Seppi, ma il miracolo è improbabile e Fognini ha già prenotato le vacanze alle Maldive (con la Pennetta) quando la Svizzera giocherà la finale. Un giornale elvetico:”E’ un pazzo furioso”. Cosa dicono di lui Federer, Nadal, Djokovic e Monfils. Wilander:” Se il vostro n.1 non batte il loro n.2 non c’è storia”
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Coppa Davis: scopri il sorteggio di Svizzera – Italia
Credo che pochi titoli di film siano stati più indovinati e successivamente ripresi, ribaditi, sfruttati fino all’inflazione, di “Mission impossible”.
E’ però – lo dico con il doppio rammarico di chi lo utilizza rinunciando ad un minimo di originalità e di chi è purtroppo rassegnato a subirne la veridicità – titolo che si attaglia benissimo anche alla semifinale di Coppa Davis che l’Italia si appresta a disputare a Ginevra contro la Svizzera del n.3 e del n.4 del mondo, Roger Federer e Stan Wawrinka,16 anni dopo la sua ultima apparizione allo stesso livello.
Quella era la nazione capitanata da Paolo Bertolucci, due semifinali e una finale, questa è quella di Barazzutti, riemersa dal limbo della serie B dopo 12 anni (dal 2000 a due anni fa).
Simone Bolelli è più in forma di Andreas Seppi, per ammissione dello stesso Seppi. Il bolognese di Budrio, dopo un’annata perduta per via del polso maledetto, ha giocato meglio sia a Wimbledon sia all’US Open.
E’ sempre stato più discontinuo magari di Seppi, ma ha potenzialmente punte di rendimento più alte rispetto a Seppi. Soprattutto al Seppi di oggi. Ciò anche se Seppi gli è arrivato ben davanti in classifica mondiale, n.18 Atp contro n.36 (e ancora oggi è n. 48 contro n.76, vale a dire 26 posti più su). Quindi Barazzutti fa bene a mio avviso – in un incontro come questo – a tentare questa carta, anche se è un po’ la carta della disperazione.
Soprattutto perchè essendo Simone il n.2 della formazione italiana deve giocare in prima giornata contro il n.1 svizzero Federer.
In prima giornata infatti, ricordo ai lettori meno aggiornati, si deve giocare a singolari incrociati, i n.1 contro i n.2.
Se Bolelli fosse stato n.1 per noi sarebbe stato meglio. Non che partisse favorito contro Wawrinka, ma insomma lo ha battuto l’ultima volta a Wimbledon 2011 (ci aveva perso i due precedenti del 2008). Sono sconfitte che un giocatore non dimentica.
Wawrinka non è un cuor di leone (nemmeno Bolelli invero…), tant’è che nei quarti di finale di Davis proprio qui in questo immenso scatolone che il PalaExpo di Ginevra mise a rischio il successo sul Kazakhstan.
Perse infatti da Golubev al venerdì e dette una bella mano a Federer per perdere anche il doppio. Comunque dal momento che invece contro Wawrinka ci deve giocare Fognini e che le speranze di un successo di Bolelli su Federer – Simone non è Cilic – sono ridotte al lumicino, beh se io avessi potuto scegliere…sarebbe stato meglio giocarsi il primo punto del match con un duello Fognini-Wawrinka.
Sarebbe stata una piccola chance in più di fare quel punticino che secondo quanto mi ha detto Mats Wilander a New York è per solito il punto che, quando una squadra è fortemente favorita come quella rossocrociata sull’azzurra, è decisivo ai fini di un’eventuale sorpresa. “Se il vostro n.1 non batte il loro n.2… scordatevi la possibilità di un exploit, anche se è vero che quello del doppio è forse il punto più abbordabile”. Ed è un doppio che ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Pechino, anche se poi non si è quasi mai più ripetuto su quei livelli.
Ma è andata così, inutile ipotizzare scenari che potevano verificarsi ma non si sono materializzati. Wawrinka sarà meno nervoso, penso, dovendo entrare in campo sul probabile 1-0 per la Svizzera, salvo miracolo di Bolelli che a Genova in Davis 2009 perse 63 64 61, e a Basilea 2008 62 63: la media fa due games e mezzo per set.
Ho riferito al volo a Francesca Moscatelli le dichiarazioni degli attori di questa piéce ginevrina – hanno recitato al Grand Theatre de Geneva dove domani va in scena un Rigoletto – per poterle mettere immediatamente on line, così come sul Twitter di Ubitennis è uscito il sorteggio contestualmente alla pronuncia del primi singolare Federer-Bolelli, e c’era un Federer particolarmente su di giri. Spiritoso integrava gli interventi dei compagni, prendeva in giro la solita formazione di doppio annunciata da Barazzutti, quella di Seppi con Lorenzi che non giocheranno di certo (“Forse ci vogliono sorprendere, ma non siamo preoccupati” ha sorriso Roger).
Va detto che Seppi, al quale avevo chiesto se ci fosse rimasto male per non essere stato schierato in singolare, l’ha presa bene. Andreas non ha accennato allla benchè minima polemica (per quella volta che si azzardò a farla, a Cagliari prima di Italia-Slovacchia, gli dettero di “capo degli ammutinati” ). Ma è stato involontariamente buffo quando ha detto: “Non ho un grande record contro Roger Federer… -perchè effettivamente 10 sconfitte in 10 duelli, e con un solo set vinto non sono un record- ma non è che siano tanti quelli che hanno un bel record contro Federer!”
Fognini ci ha perso 2 volte su 2: 61 63 62 e 61 61, insomma non si può dire che lo abbia impensierito.
Prendendo in contropiede molti dei presenti, compresi i compagni di squadra, quando a Fognini è stato chiesto cosa ne pensasse del fatto che le agenzie svizzere di viaggio avessero già programato viaggi dei tifosi per la finale di Coppa Davis, a Lille come a Praga – a seconda di chi vinca al Roland Garros questo weekend fra Francia e Repubblica Ceca – ha risposto a modo suo: “Io a novembre ho già prenotato i biglietti per le Maldive”.
Si potrà chiederne conferma a Flavia Pennetta, immagino. Barazzutti ha fatto una smorfia prima di lasciarsi contagiare un tantino dalle risate, un po’ imbarazzate e un po’ no, degli altri componenti la squadra azzurra. Non è che la dichiarazione di Fognini sia sembrata una gran manifestazione di fiducia nelle chances della squadra. Sicuramente realista, però.
Per cercare di dare un minimo di interesse ad un incontro abbastanza scontato – c’è anche un po’ di italica sana scaramanza nel ribadirlo da parte mia – gli svizzeri che hanno comunque venduto tutti i 18.400 biglietti in un paio di giorni dacchè a maggio fu deciso di tornare a Ginevra, presentano il nostro Fognini come fosse un po’ un fenomeno da baraccone. Esagerando.
Una pagina intera gli ha dedicato “Le Nouvelliste”. Sotto il titolo “Quel pazzo che adorano detestare” – con Fognini immortalato ad un cambio di campo, stravaccato, con la testa rovesciata all’indietro e le gambe spalancate- ed un sottotitolo così concepito “Fabio Fognini, leader del tennis italiano, ha talento. Ma è soprattutto per le sue mattane, le sue racchette rotte, i suoi insulti e i suoi gesti osceni che viene riconosciuto” si legge anche dopo un “comincio” inequivocabile “Un dito mostrato al cielo, una racchetta fracassata, tra due ammonizioni e tre offese, Fabio Fognini stupisce nell’ambiente troppo asettico del tennis“.
“Il est un fou furieux”(è un pazzo furioso) quasi incontrollabile, “de lors qu’il sort de ses gonds” quando perde le staffe (letteralmente esce dai suoi cardini).
Del repertorio delle sue “frasques”, le sue “mattane”, si trova tutto su Internet… Fabio Fognini si è fatto degli “amici” su più campi del pianeta. Paradossalmente non è detestato dai suoi colleghi. “Le sue follie ci fanno più ridere che altro – dice Roger Federer – Certi giocatori sanno quali sono i limiti da rispettare. Lui un po’ meno. Ma i suoi comportamenti non ci disturbano troppo”.
I suo atteggiamenti teatrali (Mats Wilander mi ha detto che quando lo ha intervistato e gli ha chiesto perchè facesse così Fabio gli ha risposto: “E’ commedia all’italiana!”) provocano più sorrisi negli avversari che rimproveri. Come accade ai ragazzi discoli ma simpatici. Si prendono per come sono (premesso che non tutti afferrano le parolacce, a volte i moccoli, cui Fabio si lascia andare).
“A volte mi viene da ridere alle sue pazzie _ aveva detto Djokovic dopo averlo battuto all’open d’ Australia – ma bisogna restare concentrati perchè non sai mai cosa può accadere”. E Nadal: “Bisognerebbe essere più professionali, ma a volte non è facile restare seri davanti al suo cinema”. Montanes nel 2011 al Roland Garros, nel famoso match dei crampi, dei 9 matchpoint, dei falli di piede in ottavi, disse: “Ma che potevo fare? Picchiarlo?”
E Monfils: “Mi sta molto simpatico, è un tennista talentuoso che ha un pessimo carattere. Negli spogliatoi l’ho sentito insultare tutti per più di mezzora!”. Poi quest’anno c’è stato l’episodio di Krajinovic, suo amico …al quale però ha rivolto l’epiteto “Zingaro di merda!” per il quale l’Atp ha annunciato “indagini” che però ancora non hanno dato risultati ufficiali. Fognini, che si fa chiamare Fogna, ha ammesso stavolta di aver commesso un errore su Twitter…per aggiungere “capita a di dire cose che non hanno senso, ma non sono il solo. Se lo fa Murray nessuno si scandalizza”.
Qui Jacob Hlasek, ex n.7 del mondo e finalista di Davis nel ’92 con Rosset, ha detto di Fabio: “Non è mai riuscito a fare grandi exploit in carriera. Indoor per me Seppi è più forte di Fognini”.
Un giudizio troppo severo, forse. Fognini a Napoli quest’anno ha dominato Andy Murray, tre set a zero. E in passato ha battuto top ten come Berdych e Monfils.
Questo il finale dell’articolo “riassuntivo” delle gesta di Fognini sopra ad un altro articolo nel quale si trovano 8 episodi della saga Fogniniana che vi risparmio (ma si riferiscono con dovizia di particolari a Rland Garros 2010, Niczza 2013, Cincinnati 2013, Shanghai 2013, Montecarlo 2014, Wimbledon 2014, Amburgo 2014…e ne hanno saltati diversi!): Fognini è capace del meglio come del peggio. Ma nel peggio…è lui il migliore.
LE PRIME IMPRESSIONI DA GINEVRA
Il team italiano
Bolelli: “Non ho una gran responsabilità contro Federer, sarebbe il coronamento di un buon periodo”
Seppi: “Simone ha giocato molto bene in questi giorni, è giusto che giochi lui il singolare, io non sono al 100% e con Federer non ho un record proprio positivo”
“Come ti fa sentire sapere che in Svizzera le agenzie propongono viaggi in Francia e Cechia per la finale di Davis?”, un ironico Fognini: “Io ho già prenotato per le Maldive”
“Credi che Federer scenderà in campo per il doppio?”, Barazzutti: “Non ne ho la più pallida idea”
Federer (eng)
“Trovi sia credibile il doppio Seppi/Lorenzi?”
“(Ride) Vogliono prenderci di sorpresa, ma non siamo particolarmente preoccupati”
“Siete sorpresi dalla scelta di Bolelli al posto di Seppi, questo cambia qualcosa?”
“Il ranking è qualcosa di secondario in questa competizione, credo che per Bolelli sia una buona opportunità per giocare, sono pronto a giocare contro di lui”
(francese)
“E’ un bene giocare per primo, così ho la possibilità di recuperare”
Wawrinka (francese)
“Non soffrirò mai più l’emozione come in Australia”