TENNIS – Svizzera e Francia battono rispettivamente Italia e Repubblica Ceca per accedere alla finale di Davis Cup. Ecco le pagelle delle semifinali: Federer e Wawrinka contro tutti da un lato, mentre Gasquet e Tsonga delle meraviglie dall’altro. Fognini e Bolelli non potevano fare molto di più, Berdych e Stepanek magari almeno il doppio…
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Terra rossa o superficie dura? Lille o Parigi? Insomma dove si giocherà la finale di Coppa Davis? E le squadre chi schiereranno in campo? Ma Federer il doppio lo gioca? In attesa di una risposta a questi quesiti leggetevi le pagelle del turno appena concluso, le semifinali!
LE PAGELLE DEI VINCENTI:
Roger Federer (Svizzera), voto 9.
Ci aveva già pensato contro il Kazakistan a mettere una pezza alla prestazione non troppo convincente del vassallo Stanislas, anche in questo turno ha fatto sentire la sua presenza. Nulla di particolare per quanto riguarda il gioco espresso, ma il suo dovere l’ha ampiamente fatto: 6 set a 0 contro Bolelli e Fognini, con gli italiani che si sono profusi in discrete performance. Illumina la sua nazionale, mostra la strada verso la vittoria finale e giustamente viene portato in trionfo da Wawrinka e Luthi, come un re sul proprio trono. Ora manca un ultimo tassello..
Stanislas Wawrinka (Svizzera), voto 7.
Ha portato a casa un punto prezioso in singolare, spegnendo le speranze italiane tutte riversate nell’exploit di Fognini come in quel di Napoli contro l’Inghilterra. Ha perso un doppio in cui giocava 1 contro 3 (si fa per scherzare) in coppia con Chiudinelli, ed era anche in vantaggio di 2 set ad 1. Certo, magari poteva chiuderla lui, ma almeno non ha replicato la debacle kazaka..
Marco Chiudinelli (Svizzera), voto 6.
Che gli vuoi dire al povero Marco? Ha avuto a malapena qualche chance di giocare in questa Coppa Davis, e di solito in situazione di piena sicurezza, con la sua Svizzera avanti 2-0. Insomma, già è stato tanto vederlo in campo. Un 6 d’incoraggiamento, anche se è stato il primo a perdere il servizio in doppio ed alla fine non ha capitalizzato l’occasione offerta dall’amico Roger. Quante le chance di vederlo toccare una pallina in finale?
Richard Gasquet (Francia), voto 9.
Il cavallo di razza tirato fuori a sorpresa dalla scuderia. L’asso nella manica. Il Jolly. Richard Gasquet, su cui nessuno avrebbe scommesso un penny già a partire dalle scelte del capitano Clement, che invece ha deciso di farlo esordire in singolare a spese di un ben più in forma Monfils, reduce da un grande US Open. Ed in barba a tutti, tranne Clement, ha sfoderato una prestazione maiuscola che ha mozzato subito le gambe alla Repubblica Ceca: 3 set a 0 a Berdych. Di lì la strada per la finale è stata solo discesa.
Jo-Wilfried Tsonga (Francia), voto 7,5.
Mezzo punto in più, rispetto a Wawrinka, perché è lui che ha chiuso i giochi, assieme allo stesso Gasquet, dopo la vittoria con Rosol e quella nel doppio. Il compagno era sicuramente diverso da Chiudinelli, ma anche Berdych e Stepanek erano sicuramente più pericolosi di Bolelli e Fognini. Tra Tsonga, Gasquet e Monfils, c’è davvero tanto da scegliere per la finale contro i rossocrociati..
LE PAGELLE DEGLI SCONFITTI:
Simone Bolelli (Italia), voto 6.
Un dignitosissimo Bolelli visto contro Federer, che ha costretto il numero 3 del mondo a faticare molto più del dovuto su una superficie dura, peraltro indoor, insomma casa sua. Peccato non aver strappato mai il break, peccato non aver mai vinto un set. Ma a guardarlo giocare, il punteggio stava stretto all’italiano. Anche nel doppio, è sembrato lui il vero alfiere della nostra scuderia. Chissà, se avesse esordito con Wawrinka…
Fabio Fognini (Italia), voto 5,5.
La Davis fa bene. In due singolari ed un doppio si è visto solo un terzo del Fognini testa calda che si ammira per tutto il resto dell’anno. Per altro anche un buon gioco. Se non che con Wawrinka ha perso tre set a zero abbastanza nettamente e lo stesso ha fatto con Federer senza strappare il break. Il doppio è riuscito a vincerlo, ma lui e Simone erano ad un passo dal perderlo contro Chiudinelli..
Se poi si pensa che le speranze nazionali principalmente risiedono in lui, ci si poteva aspettare una prestazione migliore: se ha vinto con Murray perché non poteva riuscire a strappare almeno un set a Federer e Wawrinka?
Thomas Berdych (Repubblica Ceca), voto 5.
Un buco nell’acqua quello della nazionale ceca, dopo la vittoria dello scorso anno. E principalmente il buco lo ha fatto Berdych. L’uomo di punta della squadra di Davis non può perdere 3 set a 0 contro Gasquet, anche se è stato un signor Gasquet e Thomas aveva tutto il pubblico contro. La squadra ne è uscita con le gambe mozzate, e la resistenza dei cechi è durata molto poco: 3 a 0 e facciamo giocare il singolare a Vesely. Se poi nemmeno si vince il doppio..
Radek Stepanek (Repubblica Ceca), voto 5.
Stesso discorso di prima. Magari dai suoi 35 anni non ci si poteva aspettare né una continuità nell’intero turno, né che vincesse il singolare con Tsonga. Ma il doppio, nel quale poche coppie sono così rodate come la sua con Berdych, almeno quello bisognava portarlo a casa..
Jiri Vesely (Repubblica Ceca), voto 7.
Alla seconda apparizione quest’anno in Davis Cup, la seconda vittoria. Che dire, è una seconda linea e gioca solo se non necessario, ma intanto sta gettando le basi per diventare un pilastro di questa nazionale anche in futuro. Dopo la vittoria con il giapponese Taro, il giovane ceco ha incassato anche quella con il ben più esperto Benneteau, senza concedere un set. Un buon segnale per il futuro.