TENNIS – La Procura di Cremona indaga sul calcio scommesse ma trova anche registrazioni compromettenti appartenenti a tennisti italiani e stranieri. Chi sono? Verranno mai fuori questi nomi? Se ci sono davvero speriamo di sì. Il loro comportamento compromette tutti. Rassegna a cura di Giulio Fedele
Sono uscite storie preoccupanti su diversi quotidiani italiani, in relazione a presunti casi di scommesse e corruzione in cui sarebbero stati coinvolti tennisti italiani e stranieri. Addirittura, sempre in queste notizie che non siamo stati in grado di controllare perché uscite dall’inchiesta che sta conducendo la Procura di Cremona con PM Roberto Di Martino alla presenza del GIP Guido Salvini giudice, si tratterebbe non di tennisti qualsiasi ma di giocatori noti.
Non sapendo di chi possa trattarsi e volendo sì informarvi di quanto “bolle in pentola”, ma non “conoscendo gli ingredienti del brodo” invitiamo i lettori a commentare la notizia ma senza indulgere in illazioni e in nomi che non potremmo comunque pubblicare, in quanto essi sarebbero a rischio querele in assenza di qualsiasi prova documentale al riguardo. Laddove ci rendessimo conto che i lettori non rispettassero questa accomandazione, ci vedremmo costretti a sospendere la possibilità di commentare questo articolo. Se però qualcuno fosse in grado, senza fare nomi e riferimenti a partite specifiche, di dare un contributo non “calunniatore” nei confronti di chicchessia a chiarire meglio i possibili risvolti di questa vicenda, oppure volesse esprimere il suo pensiero al riguardo, è naturalmente libero di farlo.
La Gazzetta dello Sport del 05/10/2014, “I computer inchiodano i bolognesi. E ora trema anche il nostro tennis.“
«Tanto con le scommesse mica si finisce in carcere…». Le ultime parole famose sono racchiuse nelle trascrizioni della perizia disposta dalla Procura di Cremona sui computer, tablet, smartphone ed altre apparecchiature sequestrate agli indagati sull’inchiesta calcioscommesse. […] Il materiale depositato è vario ed incerto. […] Campionario che conferma l’impianto accusatorio ed addirittura lo amplia ad un altro sport: il tennis. Nei tanti colloqui si parla dei soldi da utilizzare per corrompere i divi della racchetta: «Un 50mila dovrebbe bastargli» è il commento riferito ad un noto giocatore italiano. Due i tennisti di casa nostra citati, più alcuni stranieri di vertice ed ancora in auge. […]
La Repubblica del 04/10/2014, “Caos scommesse giallo sul pc di Conte e ora trema il tennis”
Quello che esce di scena è il commissario tecnico della Nazionale Antonio Conte, nel cui computer gli investigatori dell’inchiesta sul calcio-scommesse non hanno trovato nulla di compromettente, anzi proprio nulla visto che il suo è stato l’unico dei sessanta analizzati nel corso delle indagini a risultare “smagnetizzato” e dunque illeggibile.[…] Dall’analisi del traffico dati di pc e smartphone si scopre che, oltre ad altre partite combinate finora sconosciute (alcune sono del Sassuolo ), il marcio aveva esondato anche in altri sport. Come il tennis. Ci sarebbero prove che “i bolognesi” (il gruppo criminale al centro dell’inchiesta, quello di Signori, per capirsi) e i loro affiliati avevano dritte sicure, e illegali, sulle partite di tennis. Dritte che arrivavano direttamente dai tennisti (sono coinvolti nomi di giocatori di primo piano, dal profilo internazionale) i quali sistemavano prima e vendevano agli allibratori clandestini poi le proprie partite. Gli uomini del Servizio centrale operativo della polizia e della squadra mobile di Cremona sono già da tempo sulle loro tracce.
Tuttosport del 05/10/2014, “Dal calcioscommesse spunta anche il tennis”
L’inchiesta di Cremona avrebbe appurato il coinvolgimento di tennisti che avrebbero preso soldi per truccare i match. Quando la Repubblica di Cremona avrà chiuso l’inchiesta sul calcioscommesse dovrà aprirne un’altra sulle presunte combine nel tennis. Dall’incidente probatorio disposto dal gip del tribunale di Cremona Guido Salvini che si è svolto venerdì, risulta infatti che anche campioni della racchetta ancora in attività o del recente passato abbiano preso soldi dall’organizzazione degli scommettitori per truccare i risultati delle partite. Lo hanno accertato i periti informatici incaricati di analizzare i 200, tra computer, smartphone, tablet, del centinaio di indagati nell’ambito della maxi inchiesta sul calcioscommesse condotta dal procuratore della Repubblica di Cremona, Roberto di Martino: nei colloqui trascritti dai periti si parla anche di soldi necessari per corrompere i tennisti.
Il Tempo del 05/10/2014, “Computer e chat inchiodano tutti”
La cricca del «calcioscommesse» poteva contare su persone di fiducia non solo nel mondo del calcio ma anche di altri sport, da cui ricevevano informazioni preziose sui vari incontri che di volta in volta venivano «manipolati». Il nuovo fronte dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Cremona presto potrebbe scoperchiare un nuovo e più allarmante meccanismo di «falsificazione» degli incontri sportivi. […] Perché i magistrati stanno lavorando anche su sospetti illeciti compiuti in altri sport, oltre il calcio già finito in una bufera giudiziaria senza precedenti. In quattro diversi filoni d’indagine denominati «Last Bet» è stata accertata l’esistenzadi più gruppi «criminali» presenti nel territorio nazionale e in grado di manipolare le partite di tutte le serie calcistiche, potendo così piazzare scommesse milionarie. Un «sistema», dunque, che avrebbe avuto sponda anche in altri sport, come ad esempio il tennis. […] Gli accertamenti sono stati eseguiti sugli apparecchi di 27 indagati. Si tratta di sms e chat in alcuni casi con personaggi non emersi finora dall’inchiesta o in altri casi con indagati, ai quali invece non erano stati sequestrati gli apparecchi informatici. Le perizie hanno rilevato altri particolari: Stefano Mauri, capitano della Lazio, non ha fornito il pin del suo telefonino e senza quel numero i periti non hanno potuto esplorare l’apparecchio. […]