TENNIS – Dai dati in possesso della procura di Cremona che indaga sullo scandalo del calcioscommesse sarebbero saltati fuori anche i nomi di due tennisti italiani, Potito Starace e Daniele Bracciali ed alcune conversazioni su Skype sospette. A riportare i retroscena è il sito della Gazzetta Dello Sport
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Lo scandalo era stato inizialmente lanciato dai quotidiani italiani appena una settimana fa: dall’inchiesta sul calcioscommesse sarebbero emersi nomi appartenenti ad altri sport, tra questo il tennis. Tennisti stranieri ma anche tennisti italiani. E i due nomi che sono saltati fuori sarebbero quelli di Daniele Bracciali e Potito Starace. Sarebbero emerse non solo chiamate e SMS ma perfino interazioni su Skype, che avvenivano tra gli scommettitori e gli atleti. Il tutto ora è in mano alla Procura di Cremona e al PM Roberto de Martino, che cercherà di fare più luce sulla vicenda. Sarebbe saltato fuori anche il nome di un personaggio legato a Beppe Signori, che è stato coinvolto nel calcioscommesse e finito ai domiciliari nel 2011, il suo commercialista Manlio Bruni.
Tra Manlio e Bracciali potrebbero esserci state delle trattative di combine non andate a buon fine di una partita del 2007 di Daniele contro Jenkis a Newport. Fu un amico dei due, tale Goret, a presentarli. Bruni a quanto riportano le intercettazioni, chiese a Bracciali (“braccio78” su Skype) di vincere il primo set, “e se possibile andare avanti anche nel secondo”. Le cifre parlano di una cifra pari a 50 (mila euro?) per set. “Di solito ci offrono 50 – dirà Bracciali – poi dipende comunque domani preferisco giocarla, magari per una prossima volta” “Se lo vinci siamo a posto e 50 per te… 50 per un set mi sembra buono”. Nonostante i tentativi di forzare la trattativa da parte di Bruni, Bracciali allora preferì non immischiarsi, preferì ”giocare normale” come disse nella conversazione. Non avrebbe però potuto denunciare il tutto al Tennis Integrity Unit, l’unità per la salvaguardia dell’integrità del tennis dalla corruzione e dalle scommesse?
I due sono tornati a sentirsi in occasione della squalifica di Di Mauro, (purtroppo l’Italia detiene il triste primato di aver avuto il primo tennista nella storia punito per le scommesse con una squalifica di 9 mesi ed una multa di 40mila euro, sebbene non avesse scommesso sui suoi incontri). “Ti hanno interrogato?”, chiede Bruni. “Ancora no”. Bracciali: “Mi hanno già chiamato. La mia situazione è 40 volte meno quella di Di Mauro che ha giocato 7.000 fino a un mese fa”. Bracciali, coinvolto nel caso, subirà una squalifica di tre mesi e una multa di 20mila dollari, assieme a Starace, a cui toccherà una multa di 30mila dollari e 6 settimane di squalifica .
Le chat su Skype coinvolgono appunto anche Potito Starace. La conversazione che lo riguarda risale a poche ore prima di una partita dell’italiano con lo spagnolo Andujar nell’Aprile del 2011, partita che perde 6-1 6-2. Erodiani, l’allibratore di Pescara, avrebbe chiesto ad un tale Corradino che su Skype figurava come soldatomercemnario11. “Starace ha fatto un assegno in garanzia?????“. “Sì“. E Corradino spiega che la puntata sulla sconfitta dell’italiano è certa.