TENNIS ATP – Lo scozzese liquida in due set il serbo e sfiderà in finale lo spagnolo che in volata batte Kohlschreiber. In Svezia il bulgaro batte in due set Tomic e attende il ceco che supera un ottimo Bachinger. Bautista-Agut batte Gulbis e trova Cilic in finale a Mosca
Andy Murray svolge senza particolari problemi il compitino in terra austriaca e continua la sua marcia di avvicinamento per la qualificazione al Master, battendo nella semifinale di Vienna il serbo Viktor Troicki con il punteggio di 6-4 6-3, centrando così la 44° finale della sua carriera (29 i titoli vinti sino ad oggi).
Non un gran match da un punto di vista tecnico, Murray ha iniziato al piccolo trotto come spesso gli accade, poi una volta vinto il primo set si è disteso salendo come qualità di gioco e mostrando tutta la differenza che c’è oggi tra lui ed il suo avversario.
Troicki dopo la lunga squalifica comminatagli l’anno scorso sta gradualmente tornando ad un buon livello, la semifinale raggiunta a Vienna peraltro partendo dalle qualificazioni lo certifica senza dubbio.
Come detto primo set alquanto equilibrato, Troicki salva subito una palla break all’avversario prima però di cedere il servizio nel quinto game, quando capitola sulla terza palla break nel gioco concessa a Murray sbagliando prima un rovescio e poi mettendo malamente una voleé di rovescio in rete.
Lo scozzese però gioca in maniera discontinua, arrivano così due doppi falli nel game successivo ed il controbreak immediato ne è la logica conseguenza.
Tutto regolare sino al 4 pari, poi Troicki si complica la vita da solo nel nono game, quando spreca dal 30-0, commette un doppio fallo e sulla palla break successiva concessa all’avversario manda fuori un diritto.Murray stavolta non si distrae, game tenuto a 30 e primo set conquisatto con il punteggio di 6-4 in 43 minuti.
Lo scozzese si distende come detto in precedenza mentre Troicki inizia a calare, arriva subito il break in apertura per Murray che ora comanda con le accelerazioni di diritto e quando il suo avversario prende la rete lo passa con chirurgica precisione. Troicki fa quel che può, annulla una pericolosa palla del 2-5 ma cede definitivamente le armi nel nono game quando perde la battuta a zero.
Bellissima la seconda semifinale tra David Ferrer e Philipp Kohlschreiber, alla fine la spunta lo spagnolo che da un paio di settimane a questa parte sta riscattando un 2014 non proprio alla sua altezza. Ferrer vince in tre set con il punteggio di 6-3 2-6 7-6 e domani affronterà in finale Andy Murray (7-6 i precedenti per lo scozzese). Partita avvincente ed equilibrata, con i due semifinalisti che hanno dato vita ad uno spettacolo tecnicamente valido, entusiasmando il pubblico sugli spalti.
Kohlschreiber come al solito è venuto meno nel momento topico del match mostrando quelle lacune caratteriali che lo hanno limitato non poche volte in carriera. Il tedesco conduceva 4-2 nel terzo set prima di farsi riprendere e cedere poi nel tie break finale.
Inizia molto bene Kohlschreiber, gli scambi da fondo campo sono molto duri, Ferrer salva 3 palle break nella fase iniziale del match. Lo spagnolo ringhia come ai bei tempi da fondo campo, Kohlschreiber però accetta la battaglia mostrando il solito rovescio ad una mano tecnicamente perfetto. Ferrer trova il break nel quarto game e sale 3-1, salva due palle break nel sesto game, spreca due set point sul 5-2 (bravo Kohlschreiber nell’occasione) ma alla fine si aggiudica il primo set 6-3.
Lo spagnolo sembra avere una marcia in più, quando lo scambio si fa duro è sempre lui ad avere la meglio ed il suo avversario può ben poco. Così anche ad inizio secondo set sembra che Ferrer possa allungare, ma Kohlschreiber salva una palla break sull’1 pari perché il diritto dell’avversario finisce di poco largo. Invece l’occasione sprecata dallo spagnolo cambia direzione al match, Ferrer inizia a sbagliare e Kohlschreiber ringrazia. Arriva il break nel quarto game (altro gratuito dello spagnolo con il diritto), il tedesco sale 4-1 e poi 5-2 chiudendo il settimo gioco al termine di uno scambio da urlo con recuperi incredibili da parte di entrambi i contendenti. Ferrer pare alla frutta e cede servizio e set nel gioco seguente con un inopinato doppio fallo.
Si va al terzo, i due profondono il massimo sforzo, tutto regolare sino al 3-2 Kohlschreiber. Nel sesto game Ferrer commette un paio di gratuiti e lancia l’avversario che allunga 4-2, ma il tedesco si blocca sul più bello, controbreak a zero e lo spagnolo torna in partita. Ora il match sembra essere nelle mani di Ferrer che mette alle corde l’avversario. Sul 4 pari Kohlschreiber si salva dal 15-40 con due ottime prime e poi solo dopo 10 minuti e 16 punti giocati tiene la battuta e si porta sul 5-4. I due non concedono più nulla, si va al tie break.
Si seguono i servizi sino al 2 pari, il primo a sbagliare e il tedesco che manda un diritto lungo. Ferrer allunga sul 4-2 ma poi commette un doppio fallo e restituisce il minibreak. Kohlschreiber pensa bene di imitare l’avversario, doppio fallo e 3-5. Il tedesco è cotto, manda fuori una voleé alta di rovescio a campo aperto e lascia campo libero a Ferrer che chiude 7-3 e raggiunge la 46° finale della sua carriera, la 4° dell’anno.
ATP250 Vienna, Semifinali
(2/WC) A. Murray b. (q) V. Troicki 6-4 6-3
(1/WC) D. Ferrer b. (4) P. Kohlschreiber 6-3 2-6 7-6(3)
Grigor Dimitrov continua a coltivare speranze per la qualificazione al Master di fine anno. Il tennista bulgaro si guadagna la 6° finale della sua carriera battendo in due set l’australiano Bernard Tomic con il punteggio di 6-3 7-5 e torna in finale a Stoccolma a distanza di un anno dopo il trionfo contro David Ferrer del 2013.
Per Dimitrov è la quarta finale quest’anno (3 vittorie su 3 superfici diverse), la sesta in carriera.
Non male la prestazione di Tomic, di solito abbastanza fuori forma in questo periodo dell’anno. L’australiano invece dopo una pessima partenza ad inizio match era riuscito ad allungare nel secondo parziale fino al 5-2, ma ha poi accusato un calo clamoroso che ha permesso al suo avversario di conquistare 5 giochi di fila e portare a casa la partita.
L’inizio di Dimitrov è fantastico, annichilisce l’avversario con un paio di accelerazioni e vola sul 3-0 in poco meno di 10 minuti. Tomic prova ad organizzare le contromosse, inizia a servire meglio ed a farsi sentire con i suoi colpi, ma il suo avversario non molla il vantaggio e chiude il primo parziale con un agevole 6-3.
Diversa la musica nel secondo set, il tennista bulgaro accusa un calo e Tomic non si fa pregare per approfittarne. Stavolta è l’australiano che va avanti di un break e sembra poter mandare il match al terzo quando va a servire sul 5-3. Qui invece arriva la svolta del match, Dimitrov trova il controbreak nel momento più opportuno e toglie fiducia all’avversario, che si fa breakkare nuovamente sul 5 pari. La partita è oramai chiusa, ed il campione in carica a Stoccolma chiude la contesa nel 12° game e proverà domani a ripetersi in terra svedese.
Sarà Tomas Berdych a sfidare nella finale del torneo scandinavo Grigor Dimitrov. Il tennista ceco supera in due set molto equilibrati la sorpresa della settimana, il tedesco Matthias Bachinger, sconfitto con il punteggio di 7-6(7) 6-4 ma uscitO a testa altissima dal campo. Davvero bravo il tedesco, sempre aggressivo, votato all’attacco, ottimo in alcune circostanze sotto rete. Unica pecca l’aver sprecato due volte i break conquistati subendo l’immediato controbreak. Molto grave nel primo set, quando si è trovato a servire per il 5-3, un vero peccato nel secondo parziale, quando era stato capace di recuperare un break di svantaggio agguantando Berdych sul 4 pari.
Il ceco è alla quinta finale quest’anno, è sotto 3-1 nei precedenti con Dimitrov e domani giocherà la finale nr. 24 della sua carriera.
La semifinale vede Berdych nettamente favorito, ma Bachinger che è arrivato in semifinale dalle qualificazioni non mostra indecisioni e si difende alla grande. Anzi è proprio il tedesco che opera il primo allungo del match nell’ottavo game, quando centra il break, va sul 5-3 e serve per il set. Ma Berdych riesce a rimediare approfittando forse anche di un minimo di tensione del tedesco, controbreak a 15 e il ceco ritorna in partita. I servizi la fanno da padrona, si arriva al tie break.
I primi 4 punti sono 4 minibreak, il primo a tenere la battuta è Berdych sul 3-2, Bachinger però risponde colpo su colpo, si seguono i servizi, il tedesco arriva a set point sul 6-5 ma il suo avversario centra un ace quanto mai propizio. Sul 7-6 per il ceco è Bachinger che deve fronteggiare un set point, il tedesco si butta avanti e si conquista il 7 pari. Ma nel turno di battuta seguente Berdych trova una risposta profondissima che arriva diritta nei piedi del suo avversario, 8-7 per il ceco che si gioca il set point sul suo servizio. Ottima prima e diritto vincente, il primo set è di Berdych.
Nel secondo parziale Bachinger continua a giocare il suo match, ma il break di Berdych nel terzo game pare chiudere la semifinale.
Invece il tedesco continua a lottare e centra il meritato controbreak nell’ottavo game. Ancora una volta però Bachinger si disunisce nel momento sbagliato, Berdych lo mette sotto pressione, centra un nuovo break nel nono game e chiude la semifinale nel gioco successivo.
ATP250 Stoccolma, Semifinali
(2) G. Dimitrov b. B. Tomic 6-3 7-5
(1) T. Berdych b. (Q) M. Bachinger 7-6(7) 6-4
Nella prima semifinale del torneo Atp di Mosca Roberto Bautista Agut supera in due set Ernests Gulbis e si conquista la terza finale dell’anno (le altre due vinte a Stoccarda e a ‘s-Hertogenbosch, quindi anche la terza su 3 superfici diverse)), la quarta della sua carriera. Lo spagnolo che sta giocando al pari del suo avversario la miglior stagione tra i professionisti, ha giocato un match accorto e perfetto dall’inizio alla fine, tremando solo sul 4-3 del secondo set quando con un doppio fallo ha concesso la prima ed unica palla break della semifinale al tennista lettone.
Gulbis non è stato mai in grado di impensierire l’avversario e l’unica palla break avuta in tutto il match ne è una chiara testimonianza. Il lettone comunque non è apparso in gran forma lamentando dei problemi fisici che probabilmente ne hanno limitato la resa.
Tra i due non corre buon sangue (se ne dissero di tutti i colori dopo un match combattuto), sono 3 i precedenti tutti vinti da Gulbis.
Bautista-Agut gioca il solito match ordinato e costante, Gulbis prova a stargli dietro, ma quando serve qualche piccolo scricchiolio lo mostra. Il lettone salva due palle break sul 2 pari ma capitola nel settimo game (quello della verità come si dice in gergo). Lo spagnolo non concede nulla, sbaglia molto poco e conduce senza problemi in porto il 1° set con il punteggio di 6-4. Gulbis in uno dei cambi campo chiama anche il trainer e scherzando gli dice di aver bisogno di molti medicinali per fargli passare i dolori, il lettone non sembra al top, ma soprattutto non riesce ad essere efficace alla risposta.
Nel secondo set si procede regolari sino al 3 pari, anche se sul 2-2 è ancora una volta Gulbis a dover fronteggiare ed annullare 2 palle break.
Il break arriva di nuovo nel settimo game. Stavolta però Gulbis potrebbe rientrare in partita immediatamente, perché Bautista Agut nel game successivo incappa in un fallo di piede su una seconda di servizio sul 30 pari. E’ la prima palla break del match per il nr.13 del mondo che però non la sfrutta, lo spagnolo si salva e chiude la semifinale con un doppio 6-4.
Sarà una finale inedita quella del torneo russo, perché l’avversario di Roberto Bautista Agut sarà Marin Cilic, vincitore dei recenti Us Open, fresco di matematica qualificazione al Master di fine anno (sarà la sua prima volta), che oggi nella seconda semifinale ha superato in 3 set il kazako Mikhail Kukushkin, avversario dell’Italia in Coppa Davis nel 2015.
Non è stato un match semplice, Cilic si è trovato sotto di un set e di un break prima di venire a capo del match e quindi conquistare la quinta finale dell’anno, la ventiduesima in totale (12-9 il suo bilancio).
Kukushkin si è difeso alla grande nel primo set (ben 8 palle break salvate su 8), ma una volta raggiunto nel secondo è calato alla distanza, perdendo campo e intensità negli scambi e aumentando il numero di gratuiti. Comunque per il kazako un ottimo torneo.
L’inizio del match sembra precludere ad una passeggiata di Cilic. La testa di serie nr.2 del tabellone si procura ben 3 palle break in apertura e altre due nel quarto game, ma Kukushkin resiste, annulla altre due palle break nel corso del set e poi è proprio lui alla seconda occasione ad allungare sul 4-3 e servizio. Cilic spreca un’altra palla break nel decimo gioco e cede così il primo set all’avversario per 6-4.
Il croato è quasi incredulo e comincia nel peggiore dei modi il secondo set, altro break di Kukushkin che sembra lanciato verso un’incredibile vittoria. A questo punto però Cilic infrange il tabù e centra l’immediato controbreak, la semifinale nella sostanza si decide qui. Tutto regolare sino al 3 pari, poi arriva il break di Cilic nell’ottavo game. Il croato chiude il secondo set 6-3 e porta a 5 i game consecutivi salendo 2-0 nel set decisivo. Kukushkin non ne ha più, arriva un altro break di Cilic nel settimo game. Il croato sul 5-2 va a servire per il match, tiene la battuta a 30 e conquista la 5° finale di un’incredibile stagione.
ATP250 Mosca, Semifinali
(5) R. Bautista Agut b. (3) E. Gulbis 6-4 6-4
(2) M. Cilic vs M. Kukushkin 4-6 6-3 6-2