TENNIS MASTERS – È stato abbastanza lento il progresso del canadese che alle soglie del suo 24° compleanno, complice Nadal, si è guadagnato un posto al tavolo dei grandi
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Sembra ieri, ma ridendo e scherzando sono passati quasi 4 anni da quando Milos Raonic diede vita ad una delle più divertenti finali degli ultimi anni, a Memphis, contro Andy Roddick, Non è stato certo precoce il montenegrino nipote di ministri e vice ministri, ma quella volta Roddick si lasciò andare a prevedere glorie future per il giovane rivale, capace di annullargli un’infinità di match point prima di vincere un clamoroso tiebreak e di cedere solo al terzo. Fu allora che su Milos si accesero le luci degli osservatori, che in quel periodo vagavano alla ricerca di un ricambio generazionale che stentava ad arrivare. Mica come ora insomma… Raonic si infortunò all’anca a Wimbledon e dovette aspettare il 2012 per tornare a regime, rendendosi protagonista di un’altra incredibile finale contro Tipsarevic, chiusa con 3 tiebreak e 35 ace. Nonostante i lenti progressi in classifica il buon Milos va a sbattere nel solito muro invalicabile dei soliti noti e per quanto riesca a scalare le posizioni è costretto ad accontentarsi di torneini.
Solo quest’anno vince il suo primo “500” a Washington, in finale contro Pospsil, ottimo giocatore ci mancherebbe, ma non proprio uno che passerà alla storia del nostro sport. Ma naturalmente il risultato più prestigioso dell’ “atleta canadese maschio dell’anno 2012” è di qualche mese fa, quando – dopo aver raggiunto i quarti a Parigi – a Wimbledon, complice un tabellone non impossibile, supera per la prima e unica volta Nishikori per poi arrendersi quasi senza lottare contro un chirurgico Federer. Raonic ha alle spalle una stagione molto regolare, e prima della mazzata parigina sembrava in grado persino di impensierire Djokovic, visti i risultati di Roma e Roland Garros. Ma il serbo, visto che c’era da dare il benvenuto a questi nuovi finalisti dell’ATP, ha messo le cose in chiaro prima con Nishikori e poi con lui, concedendo a entrambi la miseria di 5 game.
Il canadese è finito nel girone per lui più abbordabile, visto che l’unico dei 7 con cui è avanti nei H2H è Andy Murray e che ha appena battuto per la prima volta Federer. In fondo l’unica partita chiusa sembra avercela contro Nishikori, posto che il giapponese decida di essere sano. Ciononostante sarebbe davvero sorprendente trovare l’allievo di Ljubicic e Piatti sabato 15 ancora a Londra.