TENNIS FED CUP – La nr.4 del mondo supera in due set (6-2 6-4) Andrea Petkovic. La Safarova dà il 2° punto alle padrone di casa approfittando di una disastrosa ed ingenua Kerber, battuta con un doppio 6-4, ma che spreca un vantaggio di 4-2 in entrambi i parziali
La capitana tedesca Barbara Rittner, protagonista in campo dell’ultima vittoria della Germania in Fed Cup nel 1992 aveva posto l’accento sulla diversa esperienza in campo delle due squadre:”Loro sono alla 3° finale in 4 anni, per tutte le mie ragazze è la prima volta. Questo può fare la differenza”.
Dopo i primi due singolari possiamo dire che la Rittner ci aveva visto giusto.
Perché se Petra Kvitova ha superato agevolmente (6-2 6-4) Andrea Petkovic pur non giocando al massimo, in un match nel quale la tedesca comunque non ha mai dato l’impressione di poter impensierire la più quotata avversaria, quello che ha combinato Angelique Kerber contro Lucie Safarova nel secondo singolare (fondamentale per la Germania) ha del clamoroso e lo si può solo imputare all’inesperienza della nr.10 del ranking Wta.
La Kerber aveva il match in pugno, era meritatamente avanti 4-2 nel primo set, quando ha subito il ritorno veemente della Safarova. Sin qui nulla di clamoroso, ma la tedesca, una volta sotto 4-5 e sotto pressione, sul set point della sua avversaria è stata capace di farsi (giustamente) chiamare una “palla disturbata” dal giudice di sedia Asderaki esultando su un colpo che chissà perché la tedesca aveva ritenuto definitivo e che invece tale non era stato (la Safarova era arrivata abbastanza comodamente sulla palla).
Sotto di un set e dopo una tale ingenuità, la Kerber ha avuto comunque la forza di salire prima 2-0 e poi 4-2 (di nuovo) contro la sua avversaria, ma ancora una volta, nel momento cruciale, la tedesca ha subito 4 giochi di seguito ed ha regalato un 2-0 alla R.Ceca che sa di forte ipoteca sulla conquista del titolo.
Peccato davvero per la Germania, ma Kvitova e Safarova hanno con mestiere e tecnica meritato questo importante vantaggio.
Ricordiamo che mai nessuna nazione ha saputo rovesciare da quando la finale di Fed Cup è al meglio dei 5 incontri uno 0-2 iniziale
Il primo singolare della finale 2014 di FeCup vede di fronte Petra Kvitova, nr.4 del mondo, e Andrea Petkovic, nr.14 del ranking e nr.2 della Germania. Le due tenniste si sono affrontate 7 volte con la Petkovic che è avanti 4-3 nei precedenti, ma non si incontrano dal 2011.
La Kvitova parte subito a 1000, le sue palle sono pesanti e profonde, la Petkovic avverte invece un po’ di tensione, commette due doppi falli consecutivi nel secondo game e subisce subito il break. La tedesca non riesce a spostare la Kvitova che se gioca da ferma comanda gli scambi a suo piacimento. La ceca sale così velocemente 3-0 e strappa nuovamente il servizio all’avversaria nel sesto game andando a servire per il primo set sul 5-1. Qui la nr.1 locale prima sale 40-15, poi al momento di chiudere si blocca, non mette più una prima, commette un paio di gratuiti inopinati e due doppi falli consecutivi e cede per la prima volta nel match la battuta. Ma ciò non basta per riaprire il set, la Petkovic soccombe puntualmente negli scambi facendosi ricordare solo nel parziale per un paio di fantastiche risposte di rovescio. Altro break Kvitova che così chiude 6-2 il primo set in 35 minuti.
La ceca però conferma un minimo calo al servizio, la Petkovic prova a scuotersi, finalmente riesce a spostare di più la sua avversaria aprendosi il campo con un paio di bei diritti e per la prima volta nel match mette il naso avanti nel punteggio breakkando l’avversaria nel game d’apertura del secondo set. Ma la Kvitova reagisce subito, controbreak immediato e parità ristabilita sull’1-1. Il match non è un granchè da un punto di vista qualitativo, ora la tennista di casa sbaglia un po’ di più, la Petkovic serve un po’ meglio e riesce a rimanere in partita. Si seguono i servizi sino al 4-3 Kvitova che nell’ottavo game prova a pigiare il piede sull’acceleratore e si procura una fondamentale palla break per andare a servire per il match. La sua avversaria però reagisce alla grande, annulla la palla del 3-5 e poi con un ace tiene la battuta.
Sarebbe il momento per la Petkovic di provare a rovesciare le sorti dell’incontro, la tedesca va sullo 0-15 nel game seguente, ma poi butta due risposte alquanto semplici che vengono malamente spedite in rete. La Kvitova allora non perdona, tiene la battuta ed ottiene il break decisivo nel decimo gioco. La ceca prima sale 0-30, poi approfitta del 4° doppio fallo della partita della Petkovic per conquistarsi un match point. Scambio lungo, la prima a sbagliare è la tedesca che manda fuori un diritto.
Solo un precedente invece tra Lucie Safarova e Angelique Kerber, giocato sul veloce di Parigi nel 2012. La tedesca deve assolutamente portare il punto della parità alle sue compagne per mantenere inalterata la possibilità di riconquistare la Fed Cup dopo 22 anni. La Safarova invece non ha nulla da perdere.
La tennista ceca però non inizia bene la sfida, serve meglio dell’avversaria ma fa fatica a trovare il diritto, con il quale incappa in numerosi gratuiti.
La Kerber avverte un minimo di tensione, non gioca nemmeno lei benissimo, però si muove meglio in campo e soprattutto sulle accelerazioni della Safarova si difende alla grande, soprattutto con il diritto, allungando gli scambi. La tedesca non riesce a sfruttare due palle break nel terzo game, ma sale 3-2 e servizio con un break nel quinto gioco, grazie a 3 gratuiti di fila della sua avversaria. La Kerber piazza il secondo ace del match e allunga sul 4-2, ma proprio nel momento topico subisce il ritorno della Safarova. La nr.17 del ranking si salva (ai vantaggi per la terza volta su quattro) alla battuta nel game seguente e poi trova il controbreak approfittando del primo passaggio a vuoto della Kerber, 4-4 e tutto da rifare. Ora la ceca serve meglio (4 ace nel primo set, saranno 5 alla fine) ma soprattutto regge gli scambi, anche quelli più duri. Termometro di ciò il suo diritto che ricomincia a funzionare a meraviglia. La Kerber invece si affloscia, sente l’importanza della posta in palio e si incarta. Sotto 4-5 la nr.2 ospite prima spreca dal 30-15, poi con un doppio fallo concede il primo set point alla Safarova. La tedesca si salva con un servizio vincente, ma la sua avversaria ora è in fiducia, gran diritto lungolinea e secondo set point. Qui succede l’incredibile, la Kerber trova un bel diritto ma lo ritiene (chissà perché) definitivo e dopo aver colpito la palla ci urla sopra (il più classico dei “c’mon”), la Safarova ci arriva tanquillamente e la Asderaki (il giudice di sedia) non può far altro che chiamare la palla “disturbata” e dare il punto (e quindi il set) alla tennista di casa nell’incredulità generale.
La Kerber sa di averla fatta grossa, esce dal campo e prova a ricaricarsi.
La partenza del secondo set sembra per lei incoraggiante, arriva il break in apertura subito confermato, 2-0 per la tedesca.
Ma le due tenniste vanno a sprazzi, la Safarova rialza subito la testa e riagguanta immediatamente la parità sul 2 pari, aiutata anche da una incostante Kerber che cede la battuta nel 4° game sprecando dal 40-15 (il tutto condito da due doppi falli e da un gratuito di diritto sulla palla break). Si continua a corrente alternata, la tensione la fa da padrona, ora è la Safarova a giocare un game pessimo alla battuta, altro break Kerber che poi va sul 4-2, identica situazione del primo set. Nella sostanza è comunque la Safarova a fare la partita, perché quando la tennista ceca trova il campo con le sue accelerazioni per la sua avversaria non c’è nulla da fare, se invece commette dei gratuiti la Kerber respira. Sfortunatamente per la tedesca però si ripete in maniera incredibile l’andamento del primo set. Ci mette del suo la nr.10 del ranking che sul 4-3 spreca ancora dal 30-0, commette il quinto doppio fallo del match e con un altro gratuito di diritto si fa riagguantare sul 4 pari.
Le emozioni si susseguono, la Safarova va al servizio, concede una palla break che manderebbe la sua avversaria a servire per il set, la annulla con un bel diritto lungolinea ed alla fine tiene la battuta con un ace. La Kerber va a servire per rimanere nel match ed inizia nel peggiore dei modi con due doppi falli consecutivi (anche se sul secondo invero il pubblico disturba non poco la tedesca e manda su tutte le furie la Rittner che sale sul trespolo del giudice di sedia per farsi sentire). La Safarova ha 3 match point sullo 0-40, la Kerber annulla i primi due ma capitola sul terzo dopo uno scambio ravvicinato a rete.
Ceche sul 2-0, Navratilova e Sukova (premiata con l’ “Award of Excellence”) raggianti sugli spalti, 8° trionfo in Fed ad un passo.
Safarova sempre più eroina di Fed, protagonista fondamentale del 3-1 alle serbe nella finale del 2012, la nr.2 ceca non perde un match in casa dal 2009.
Queste le sue dichiarazioni a fine match:”E’ stato un match incredibile, con scambi durissimi e andamento molto equilibrato. Sono contentissima, ho battuto una Top10 e ringrazio questo fantastico pubblico”
FED CUP, finale
R.Ceca-Germania 2-0
Kvitova-Petkovic 62 64
Safarova-Kerber 64 64