TENNIS INTERVISTE – Incontro di round robin, R. Federer b. A. Murray 6-0, 6-1. L’intervista del dopo partita
Deve essere stata molto dura per te. Ricordi di una serata più dura di questa in campo?
Si è stata una serata molto difficile. Ho già perso delle finali Slam, il che è abbastanza duro. Ma per come il match si è svolto, beh non è stato l’ideale dalla mia parte di campo – per nulla.
Quanto della partita di stasera è dipeso da te e quanto da Roger?
Beh, lui ha giocato incredibilmente bene. Questo è certo. Posso dire solo di essere molto deluso dal mio livello di questa sera. Ma se anche avessi giocato bene, probabilmente lui avrebbe vinto lo stesso. Ha giocato molto bene. Ha colpito la palla in maniera pulita. Ha fatto pochissimi errori. Colpiva la pallina al centro del piatto corde sia al servizio che in risposta. Probabilmente non ha nemmeno servito bene quanto sa fare, ma a parte questo, è stato tutto molto pulito.
Alla fine del match è stato a due punti dal vincere 6-0, 6-0. Ti importava che non lo facesse? Hai sentito che voleva? Quello che ti ha infastidito sono stati i continui dropshots, il fatto che girava intorno alla palla in risposta alla seconda di servizio praticamente sempre?
È ovvio, un doppio 6-0, non mi è mai successo in carriera. Non credo mi sia successo nemmeno di perdere 6-0, 6-1, almeno non molto spesso. Quindi è davvero una delusione, specialmente in una partita come questa. Ovviamente avrei desiderato fare di meglio. Non era quello che mi aspettavo quando sono sceso in campo. Per quanto riguarda la natura del match, quando è così estremamente sciolto come stasera, voglio dire, era ovviamente in testa al girone e quindi ha provato alcuni colpi che forse non avrebbe fatto in altre situazioni. Ma tutto quello che faceva gli riusciva. Lui ne ha le capacità.
Quando i game scivolavano via così velocemente, cosa hai provato a fare per restare aggrappato alla partita?
Ho cercato di vincere un punto, ho cercato di fare dei vincenti. Ho provato a concentrarmi sul vincere due punti di seguito piuttosto che pensare, Ok, voglio vincere il game. Provi a porti degli obiettivi più piccoli. In pratica ho fatto questo.
Una sconfitta come questa provoca dei danni nella fiducia, specialmente se si tratta dell’ultima match dell’anno? Cercherai di dimenticare come se fosse stata sconfitta qualunque?
Non sarò in grado di risponderti finché non inizierà la prossima stagione. Perché ovviamente non giocherò fino ad allora. Ma non è un modo carino di concludere l’anno. Adesso so che devo lavorare molto. Non ho sentito di giocare così male all’inizio del torneo. Ho ottenuto delle buone vittorie nelle scorse settimane. Ho giocato bene contro Milos. Quindi rispetto a questo so che dovrò lavorare molto sul tennis in campo e lavorare duramente sul mio gioco. Se voglio iniziare la stagione con una chance di vincere in Australia, dovrò lavorare davvero molto.
In qualche modo cercherai di rivedere la partita ed analizzarla oppure è stata una partita così folle che cercherai solo di dimenticarla il più in fretta possibile?
No, non cercherò di dimenticarla. Quando penso a cosa è successo, posso usarlo – non sto dicendo che guarderò quel match positivamente – ma devo usarlo. Può essere una motivazione in più, nell’off-season, per cambiare alcune cose. Quello che è chiaro è che ci sono delle cose che devo sistemare nel mio gioco. La cosa positiva è che avrò sei, sette settimane prima del prossimo torneo. Ho tempo per lavorare su queste cose.
Come riassumeresti l’intera stagione?
I primi tre, quattro mesi sono stati duri. Subire un intervento non rende le cose facili. Forse non l’ho apprezzato molto a suo tempo. L’inizio della stagione è stato molto frustrante. Ma ho accettato che fosse una cosa difficile da superare, e poi ovviamente a metà stagione ho smesso di lavorare con Ivan. I primi tre, quattro mesi sono stati difficili. E dopo ho avuto un paio di sconfitte difficili. All’Open di Francia e a Wimbledon, ho giocato bene, ma quando sono arrivato in semifinale al Roland Garros e ai quarti di Wimbledon, non ho giocato bene. Ovviamente quello di questa sera è un esempio diverso. Ma unito a quelle sconfitte ci sono state delle buone partite. Le ultime sei settimane sono state buone, ho ottenuto delle buone vittorie. Sì, è stato un anno difficile. Ma sai, è una cosa che devo superare. Se mi guardo indietro ho imparato tanto da quest’anno riguardo al mio corpo, cosa significa tornare dopo un operazione così difficile. Non è facile. Ti da più, non so come spiegarlo, ho sempre preso molto tempo, e tanto tempo per prendermi cura del mio corpo, per essere sicuro di non dover affrontare di nuovo una cosa del genere, perché è davvero difficile.
Andy, sei 0-9 contro Roger, Novak e Rafa. Quanto ti senti lontano da quel livello al momento?
Beh, dopo stasera è abbastanza chiaro. Sono molto lontano. Ma tante cose possono cambiare nelle settimane e nei mesi. Sai, Roger per questo è un ottimo esempio. L’anno scorso ha avuto alcuni problemi e dei momenti difficili con il suo corpo. Sono state fatte tante domande su di lui. Lui rispondeva, e andava avanti al successivo torneo dell’anno con l’opportunità di riprendersi il n.1. Ci sono i ragazzi come Raonic o Nishikori, ascoltavo alcune statistiche contro i top 10 prima di quest’anno, e questo ti da poi la fiducia necessaria, le cose cambiano in fretta nel nostro sport. Non sono felice di aver concluso l’anno con questo genere di record. E spero che il prossimo le cose possano funzionare, cercherò di essere pronto per iniziare bene. Sai, nei match al quinto set ho avuto i miei migliori risultati, credo di aver giocato il tennis migliore della mia carriera. Spero che arrivati in Australia possa essere un giocatore migliore.
Fra questo e l’International Tennis League, quali sono i tuoi piani? La Coppa Davis la prossima settimana? O salterai tutto completamente?
Il matrimonio di Ross è il prossimo weekend. Sono il testimone. La prossima settimana farò questo. Esattamente non so cosa farò. Ma sicuramente mi prenderò una pausa. Ma devo anche avere il tempo di lavorare su alcune cose e cercare di migliorare. Credo che prenderò un paio di settimane di vacanza, 14 giorni in cui non lavorerò, in cui non farò cambiamenti. Credo che tornerò ad allenarmi prima di quanto credessi.