TENNIS – Novità dalla procura di Cremona, dove ieri è stato interrogato Goretti, il quale avrebbe rivelato una combine di Bracciali. La Procura ipotizza che Starace avrebbe perso la finale di Casablanca in cambio di 100 mila euro
Novità dalla Procura di Cremona, titolare dell’inchiesta sulle scommesse sportive esplosa qualche settimana fa e che vede al centro delle indagini anche alcuni tennisti italiani, non di primissimo piano. È notizia di ieri che gli inquirenti hanno sentito Goretti, direttore sportivo del Perugia calcio, per diverse ore. Goretti è imputato nell’inchiesta per frode.
Scrive Francesco Ceniti, inviato a Cremona per conto della Gazzetta dello Sport: “E’ una questione matematica: perdere una finale per guadagnare soldi. Può sembrare un non senso, ma è quello che secondo la Procura di Cremona sarebbe accaduto a Potito Starace dopo la sconfitta nel torneo di Casablanca, nell’aprile 2011. Una combine studiata a tavolino con tanto di offerta e rilancio, fino al sospirato okay confermato da un sms: l’uomo del monte ha detto sì. Proprio le chat, i messaggi e le altre conversazioni sono il materiale su cui hanno lavorato gli inquirenti. Ci sono volute un paio di settimane per sbrogliare i vari intrecci, ma alla fine sul risultato non ci sarebbero più dubbi. Protagonisti il clan dei bolognesi, con i commercialisti Manlio Bruni e Francesco Giannone, da una parte, i tennisti Daniele Bracciali e Potito Starace dall’altra. (…) A Casablanca il vincitore (lo spagnolo Andujar) si porta a casa poco più di 76 mila euro, l’italiano «solo» la metà. Ma secondo fonti investigative avrebbe ricevuto per il «favore» un compenso molto più alto: una cifra superiore ai 100 mila euro, forse vicina ai 150 mila. Il motivo è presto spiegato: chi scommetteva sapeva in anticipo che il tonfo di Potito sarebbe stato su due soli set e con pochissimi game racimolati. Informazioni precise da trasformare in vincite importanti. A Casablanca la partita fu in effetti a senso unico: Andujar liquidò l’avversario con un 6-1 6-2. Una bella soddisfazione, visti anche i precedenti: un altrettanto perentorio 5-0 per Starace. Per gli inquirenti il 6-0 non si verificò per una giornata storta del compagno, ma per scelta“.
Secondo la procura Goretti è il tramite per le scommesse da piazzare sul tennis. Scrive sempre la Gazzetta: “(…)Il ruolo di Goretti per gli investigatori è importante: mette in contatto Daniele Bracciali con Bruni. E fa, specie in una prima fase, da garante. Da fonti investigative filtra una certa soddisfazione sulle cose messe a verbale (secretato). Goretti avrebbe collaborato seppur non in maniera completa, tendendo a minimizzare il proprio ruolo. Avrebbe comunque confermato molti passaggi delicati e le continue combine del tennis. Non solo, avrebbe riferito un episodio ben preciso, fornendo riferimenti, protagonisti e situazioni. Logico pensare che possa essere una combine legata alle persone da lui frequentate, Bracciali in primis conosciuto ad Arezzo. (…)“.
Intanto si muove anche la giustizia sportiva e la prescrizione paventata per i reati potrebbe in realtà non essere applicata considerato che alcuni risalirebbero al 2010 e al 2011. Lunedì a Cremona sono arrivati i procuratori federali che dovranno occuparsi dei processi sportivi dei tennisti. Si legge sull’articolo della Gazzetta: “Fino a qualche settimana fa l’esito sembrava segnato dalla prescrizione: scatta dopo 5 anni dall’episodio contestato. Le ultime novità, però, hanno cambiato lo scenario: ci sono fatti riferiti al 2010 e al 2011, quindi sanzionabili. Di Martino si è detto come sempre disponibile ad aiutare la giustizia sportiva: gli atti dell’inchiesta saranno consegnati entro Natale. In questo modo già a gennaio potrebbero scattare i deferimenti per i tennisti più esposti. Vale a dire Bracciali e Starace“.