Oggi, 4 gennaio 2015, l’ex tennista francese compie 50 anni. Personalità polivalente e di successo, Guy Forget continua ad essere, fuori dal campo, un protagonista del tennis in Francia e nel mondo
50 anni e non sentirli. Oggi, 4 gennaio 2015, Guy Forget spegne 50 candeline. Una vita vissuta quasi interamente al servizio della racchetta, prima in campo ed ora al di fuori, ma sempre nel cuore di tanti eventi che contano.
Come per i suoi colleghi transalpini, anche per Forget il 2014 si è concluso con l’amaro in bocca, con la grande delusione per la débâcle dell’equipe francese in quel di Lille contro la Svizzera travolgente di Federer & Co. Certo, Guy, non era più in prima linea, in quella panchina che tanto scottava per Arnaud Clément; tuttavia, il capitano del team di Coppa Davis dal 1999 al 2012, si trovava comunque a pochi metri dalla scena finale dello spettacolo di Lille e ha vissuto da vicino il dramma dei “Bleus”. E, pur non essendo più direttamente coinvolto, si è comunque fatto sentire nei giorni seguenti la bruciante sconfitta, fungendo in qualche modo da “paciere” tra la squadra di Clément e Yannick Noah nella polemica sollevata dall’ex campione del Roland Garros.
Considerato una persona molto calma ed equilibrata, l’ex tennista nato a Casablanca si presenta in pubblico estremamente sorridente e cordiale, esprimendosi in modo misurato e mai fuori dalle righe (chissà, forse sarà così anche nel privato?), senza però esimersi dall’affermare le proprie idee con forza e convinzione. Questa l’impressione avuta dell’ormai direttore del torneo di Paris-Bercy nelle due occasioni in cui l’ho intervistato, nel 2012 e nel 2014, proprio a Parigi, in occasione dell’ultimo Masters 1000 della stagione. Impressione confermata anche dalle conferenze stampa del bilancio del torneo delle ultime 3 edizioni.
Non mancano tuttavia delle ombre nella carriera di Guy Forget, soprattutto legate a scelte poi duramente criticate nella selezione dei giocatori in Coppa Davis, scelte poi effettivamente avveratesi forse azzardate visto l’esito dei match. Pensiamo, in paticolar modo, alla decisione di capitan Forget di schierare in campo il giovane ed emergente Paul-Henri Mathieu nella finale di Davis del 2002 contro la Russia di Tarpichev disputata in casa proprio in quel di Bercy. Nel match decisivo Mathieu, in vantaggio due set a 0 contro il geniale Youzhny, non regge fino in fondo il peso e la pressione di un tale rendez-vous e si sfalda progressivamente, surclassato al quinto set dal russo che consegna al proprio paese la prima insalatiera.
Da quel momento si creano delle fratture nel team francese, con Fabrice Santoro che non nasconde la disapprovazione della scelta di Mathieu da parte del capitano.
Otto anni dopo, la Francia capitanata da Guy raggiunge ancora una volta la finale, che viene disputata questa volta a Belgrado contro la Serbia di Djokovic. Se la decisione di schierare Llodra “le Magicien” si era avverata felice nei quarti e in semifinale, in finale il talentuosissimo tennista parigino, subentrato a Gilles Simon, perde nettamente contro Viktor Troicki, permettendo così alla serbia di Novak Djokovic di trionfare per la prima volta proprio nella sua Serbia. Mika esce dal campo in lacrime e per Guy arrivano nuovamente un fiume di critiche.
Certo, lo sappiamo, il successo in Coppa Davis deriva da mille fattori: scelte difficili, a volte azzardate, alchimie inaspettate o aspettatissime, da circostanze che si incastrano in modo perfetto e, molto spesso, da un briciolo (o più?) di fortuna.
Nonostante questi momenti “bui”, la carriera di Guy Forget rimane comunque costellata di successi eclatanti.
Innanzitutto da giocatore.
Il bravo francese conquista ben 11 titoli Atp – tra cui 2 Masters 1000, Cincinnati (1991) e Parigi-Bercy (1991) – e ben 28 in doppio. Il 1991 è senza dubbio l’anno magico per Guy, che lo vede issarsi alla 4a posizione mondiale. Ma non solo. Egli diventa l’eroe della Coppa Davis, trionfando con i “Bleus” a Lione contro gli Stati Uniti di Sampras e Agassi in finale. Il francese risolleva le sorti della squadra in doppio con Henri Leconte per poi consegnare il punto decisivo alla squadra sconfiggendo Pete Sampras al 5° set.
Il successo si ripete nel 1996, questa volta contro la Svezia. Forget svolge un ruolo fndamentale in doppio, affiancato da Guillome Raoux.
Dopo il suo ritiro, viene nominato capitano del team francese nel 1999 (ruolo che ricoprirà fino al 2012); ottiene allora il suo 3° successo in Davis guidando la squadra verso il trionfo nel 2001 contro l’Australia di Hewitt e Rafter nella celeberrima Rod Laver Arena. Raggiunge inoltre la finale nel 1999, nel 2002 e nel 2010.
Forget è capitano anche di Fed Cup e, nel 2003, guida Amélie Mauresmo e Mary Pierce alla vittoria contro gli Stati Uniti.
Tanti ruoli e tante “avventure” per il transalpino che, smessa la divisa di capitano di Davis nel 2012, indossa quella di direttore del torneo di Parigi-Bercy (subentrato a Jean-François Caujolle), nonché quella di commentatore televisivo per Canal + ed Eurosport.
Giocatore dallo stile classico e dal braccio talentuoso, particolarmente abile nel gioco di volo – e quindi in doppio – Guy Forget ora ritrova spesso il campo nel Champions Tour.
Insomma, per i suoi primi 50 anni il sempreverde Guy rimane sulla breccia… Auguri !