Rafael Nadal e Caroline Wozniacki lanciano a Melbourne la nuova Babolat AeroPro Drive PLAY, che permette di registrare e analizzare informazioni su tutti i colpi giocati
“Non è semplicemente il nuovo capitolo di un libro, ma un nuovo libro“. Questo è il proclama della Babolat sulla Babolat AeroPro Drive Play, nuovo modello della racchetta che è in grado di svelare finalmente cosa succede nei pochi millisecondi in cui la palla è in contatto col piatto corde. Il sistema Babolat Play raccoglie informazioni quali la potenza del colpo, il punto d’impatto della palla, il numero di dritti, rovesci, smash, lo spin e permette di analizzare quindi il tipo di gioco e cosa funziona o si può migliorare.
A Melbourne quindi ci sono Rafael Nadal e Caroline Wozniacki a presentare la AeroPro Drive versione Play, nuovo modello di telaio che adotta il sistema Play della Babolat, inaugurato sul modello Pure Drive, da noi recensito qualche mese fa.
Jean-Christophe Verborg, Sports Marketing and Competition Director della Babolat aggiunge che “non si tratta solo di marketing, noi collaboriamo coi giocatori e promettiamo loro innovazione e nuoi prodotti e questa è la prova che manteniamo le nostre promesse. Da gennaio 2014 l’ITF ha introdotto una nuova regola – la regola 31 – che permette la Player Analysis Technology che prima non era concessa. Ora top player come Rafa e Caroline possono avere accesso a tutte queste informazioni.”
“È il frutto di una ricerca durata 10 anni” spiega Thomas Otton, Global Communications Director della Babolat. “Alla Babolat abbiamo un testing team, ma ci vuole un anno per provare le racchette e dare giudizi obiettivi. Allora i nostri ingegneri hanno iniziato a cercare modi per raccogliere le informazioni più velocemente. All’inizio eravamo interessati alle corde, e abbiamo cercato di mettere dei sensori sul piatto corde per dare informazioni immediate. Poi ci abbiamo preso gusto e abbiamo esteso il concetto dalle corde a tutta la racchetta. Dieci anni fa la tecnologia non esisteva ed avevamo dei sensori enormi che cambiavano di parecchio il modo di giocare; per applicare i sensori sulla racchetta dovevamo portarci addosso uno zaino. Perciò abbiamo aspettato che la tecnologia fosse disponibile e abbiamo fatto una partnership con un’azienda specializzata per sviluppare i sensori“.
“Ho provato la Babolat Play per la prima volta a New York l’anno scorso e poi ho iniziato a usarla costantemente durante il break di fine stagione“. dice Carol Wozniacki. “È una gran cosa poter sapere quanti dritti tiri, quanti rovesci, con quanta potenza e accuratezza. Alle volte sarebbe meglio non saperlo perché pensi che stai colpendo nel centro del piatto e invece non è così“.
“Aiuta sia i professionisti che i tennisti a livello amatoriale o i ragazzi quando iniziano” interviene Rafa Nadal. “Dopo l’allenamento posso vedere cosa fanno bene e cosa devono migliorare nel prossimo allentamento“.
Lo zio Tony spiega perché crede fortemente in questa racchetta tecnologica. “Sebbene io venga da un altra era, credo nella tecnologia. Alle volte durante l’allenamento correggo Rafael e lui non è daccordo con cosa gli dico. Ora ho l’informazione esatta e quindi posso dimostragli che avevo ragione“. “No” replica subito Rafa “ora ha i dati che provano che aveva torto“.
Zio Tony poi zittisce gli scettici: “Anche nel calcio, quando allenatori come Guardiola hanno introdotto la tecnologia negli allenamenti, e nell’analisi delle partite, tanti dubitavano dell’efficacia di questi metodi, e che bastasse semplicemente guardare le partite. Così come adesso tutte le grandi squadre usano la tecnologia nel calcio, nel futuro prossimo lo stesso succederà nel tennis e sono sicuro che tutte le altre marche lanceranno racchette simili. Certo non è la racchetta che ti fa vincere un Roland Garros o un Australian Open, ma sicuramente aiuta gli allenatori”.
“Il prossimo passo sarà un chip nella racchetta che la fa giocare da sola, così noi facciamo meno fatica” conclude scherzando Carol Wozniacki.
C’è qualcosa che avete scoperto del tuo gioco di cui non eravate consapevoli?
“Ho scoperto che non colpisco la palla troppo nel centro dell’ovale.” risponde Nadal. “Non so se sia per il fatto che uso molto top spin, ma ho scoperto che la colpisco un pò più verso la testa della racchetta. È qualcosa di cui avevo una sensazione ma adesso posso provarlo.”
“Io in allenamento tiro molto più di dritto che di rovescio” dice Wozniacki, che prosegue:”È una cosa che inconsciamente sapevo ma i dati mostrano che la differenza è sostanziale“.
Parlando poi del sorteggio del tabellone avvenuto oggi Rafa non si sbilancia. “Il primo round sarà molto difficile, Youzhny è uno duro che sa giocare bene nei match importanti. Per me sarà un match speciale perché negli ultimi 6-7 mesi ho giocato solo 4 partite quindi questo match significa praticamente ripartire dopo una lunga pausa. Vediamo come sto, sto facendo le cose giuste in allenamento per essere competitivo e spero di essere pronto lunedi o martedi. Siamo a inizio stagione e ogni match è pericoloso anche quando sei in forma, figurati quando non hai giocato partite di fila da 6 mesi. So già che il feeling all’inizio non sarà dei migliori ma cercherò di essere positivo, trovare il ritmo ed essere competitivo“.
Carol Wozniacki da parte sua non è troppo preoccupata per il polso che la ha fatta ritirare dal torneo di Sydney sull’1-1 del secondo set dopo aver perso il 6-4 il primo con la ceca Zahalova- Strycova. “È a posto adesso. Mi sento pronta e non vedo l’ora di scendere in campo per il primo slam della stagione“.
La presentazione si conclude con una breve dimostrazione della racchetta, seguita da un selfie di Wozniacki e Nadal.
Di seguito il video promozionale pubblicato dalla Babolat
https://www.youtube.com/watch?v=t6NgGijiVoU