Il primo slam del 2015 mette in palio anche la leadership della WTA. Chi tra Serena, Sharapova, Kvitova e Halep sara la nuova n.1? Vediamo anche tutti i possibili movimenti in top20
A poche ore dall’inizio del primo slam stagionale, il mio pensiero va alla grande assente di questa edizione: Li Na.Non c’è bisogno di ricordare che la cinese è la campionessa uscente ed è stata protagonista sui campi di Melbourne dal 2010 al 2014: oltre alla vittoria dello scorso anno, è arrivata due volte in finale e una in semifinale. Il ritiro di una giocatrice così costante in Australia – una presenza praticamente certa nelle fasi finali del torneo negli ultimi anni – libera una “nicchia” importante e rende questa edizione dello slam australiano, che per sue caratteristiche è già solito riservare sorprese, ancora più avvincente.
Occupandomi abitualmente di ranking, è inevitabile chiedermi come tutto questo potrà riflettersi sulla classifica. Le domande sono sempre le stesse alla vigilia di un major: chi sarà n.1 a fine torneo? Quali saranno i nomi nuovi in top ten e in top20? Come si comporteranno le emergenti?
Ho cercato di dare una risposta a queste domande partendo dal ranking attuale e decurtando per ciascuna giocatrice i punti ottenuti agli Australian Open nel 2014. Questa è la classifica al netto dei risultati dell’anno scorso:
1 | Serena Williams | 7776 |
2 | Maria Sharapova | 7095 |
3 | Petra Kvitova | 6350 |
4 | Simona Halep | 6141 |
5 | Caroline Wozniacki | 4495 |
6 | Ana Ivanovic | 4415 |
7 | Agnieszka Radwanska | 4030 |
8 | Eugenie Bouchard | 3935 |
9 | Angelique Kerber | 3120 |
10 | Andrea Petkovic | 2770 |
11 | Ekaterina Makarova | 2730 |
12 | Sara Errani | 2725 |
13 | Flavia Pennetta | 2431 |
14 | Lucie Safarova | 2415 |
15 | Venus Williams | 2360 |
16 | Jelena Jankovic | 2350 |
17 | Carla Suarez Navarro | 2285 |
18 | Alize Cornet | 2125 |
19 | Karolina Pliskova | 2005 |
20 | Shuai Peng | 1870 |
22 | Samantha Stosur | 1820 |
25 | Dominika Cibulkova | 1707 |
27 | Garbine Muguruza | 1605 |
71 | Victoria Azarenka | 758 |
LA LOTTA PER IL N.1
Le contendenti al trono mondiale sono quattro: Serena, Sharapova, Kvitova e Halep.
Diciamo subito che Petra e Simona sono obbligate a vincere il titolo per issarsi più in alto di tutte. Questo risultato è però una condizione necessaria ma non sufficiente a garantire loro il n.1 nel ranking di lunedì 2 febbraio 2015. Infatti contestualmente, devono verificarsi una serie di eventi non del tutto dipendenti dalla loro volontà: Serena sconfitta prima delle semifinali e Sharapova che non arriva in finale.
Dando uno sguardo al tabellone, Kvitova sta dalla parte di Williams, Halep nella metà di tabellone della siberiana. La ceca deve riporre le proprie speranze nelle mani delle colleghe che affronteranno l’americana fino ai quarti di finale, Simona, se non si verificano sorprese, dovrà sconfiggere in una ipotetica semifinale la seconda favorita al titolo se vorrà continuare a sperare di portarsi a casa prima di tutto l’ambito trofeo e di conseguenza il n.1. Imprese di non poco conto se si pensa che il cammino delle due è seminato di mine del calibro di Aga Radwanska, Venus Williams e, in misura minore, Petkovic o Stosur per la ceca, Ivanovic, Pliskova, Makarova, Lisicki o Bencic per Halep.
Il nome della prossima regina del tennis mondiale, insomma, dovrebbe verosimilmente rispondere al nome di Serena Williams o di Maria Sharapova. In questo caso, il risultato minimo utile per Sharapova è una semifinale, con Williams fuori nei primi due turni e una vincitrice del torneo che non sia Kvitova o Halep.
In alternativa, se arrivasse in finale, l’unica rivale di Maria nella corsa al n.1 resterebbe Serena. Anche in questo caso abbiamo più opzioni: se Sharapova vince il titolo è n.1 indipendentemente da chi affronterà nell’atto conclusivo del torneo; se Maria perde in finale, è n.1 solo se la sua avversaria non è Serena e con l’americana fuori prima delle semifinali.
In conclusione, le chance di Serena di conservare leadership (e di aumentare il numero di settimane consecutive al vertice) anche dopo questo Slam sono alte anche se la certezza matematica, come abbiamo visto, non c’è.
Di seguito trovate la tabella riassuntiva alla base di questa analisi.
LE ALTRE POSIZIONI
Ho limitato le mie valutazioni alla top3, alla top5, alla top 10 e alla top20, marginalmente ad alcune giocatrici. Per chi avesse altre curiosità, riporto la tabella con tutti calcoli così che possiate fare autonomamente confronti e deduzioni sulla vostra preferita.
Oltre ovviamente a Halep, possono ambire a rientrare nelle prime tre del mondo Caroline Wozniacki e Ana Ivanovic. I risultati utili perché questo si avveri sono in verde in tabella: entrambe sono praticamente obbligate a vincere il titolo e augurarsi che Halep e Kvitova escano precocemente. Per Wozniacki il compito è ancora più difficile, sia perché non ha mai vinto un Major sia per il tabellone che definire complicato è un eufemismo (1° turno con Townsend, 2° turno con Azarenka o Stephens). La più accreditata a tornare almeno in top3 resta Halep: se arrivasse in fondo e Sharapova uscisse prima dei quarti e Kvitova prima della finale, sarebbe addirittura n.2. Per riprendersi il 3° posto, invece, il confronto diretto con Kvitova inizierebbe a partire dal 4° turno.
Per quanto riguarda la top5 (punteggi in azzurro nella tabella), le giocatrici con più frecce al loro arco sono Radwanska e Bouchard: già la semifinale potrebbe essere sufficiente, sempre se le avversarie dirette non giochino il torneo della vita. Le chance sono più risicate invece per Kerber, Petkovic, Makarova e Errani, costrette a vincere il torneo e a sperare in pessimi risultati di un gruppo di contendenti che comincia a diventare troppo folto per nutrire delle fondate speranze. Ma i numeri sono dalla loro parte quindi mai dire mai.
Sono molte le giocatrici che possono ambire alla top ten (in arancione): tutte quelle nelle venti e anche quelle subito al di fuori, come Stosur o Muguruza, per fare i nomi più noti. Ovviamente più si scende in classifica più è richiesto un exploit per poter arrampicarsi così in alto. Possiamo divedere la schiera di pretendenti in quattro sottogruppi.
Il primo è quello delle atlete con le possibilità più concrete di centrare il traguardo: Petkovic, già virtualmente in top ten, Makarova e Errani. Per loro, sin dal secondo turno comincerà il testa a testa.
Il secondo scaglione è quello di Flavia Pennetta, Lucie Safarova, Venus Williams, Jelena Jankovic: le chance di un ingresso in top10 si accenderanno se arriveranno almeno ai quarti.
Per Carla Suarez Navarro, Alize Cornet e Karolina Pliskova – il terzo gruppo – se ne parlerà non prima delle semifinali. Infine tutte le altre sono vincolate ad arrivare almeno in finale per infrangere la barriera della top ten.
In conclusione, una menzione particolare va fatta sia per Cibulkova sia per Azarenka. Dominika deve arrivare almeno al 4° turno per ambire a restare in top20 (risultati in viola) e potrebbe non bastare. Vika, invece, è già scivolata intorno al 40° posto e se non confermasse i quarti del 2014 retrocederebbe ancora di molte posizioni, ben al di fuori della top50. Se dovesse però arrivare in finale o vincere per la terza volta a Melbourne, ritornerebbe prepotentemente nella top 20, anche a ridosso delle dieci.
E LE OUTSIDER?
I nomi più facili da fare sono quelli di Karolina Pliskova , considerato come ha giocato a Sydney, o di Muguruza. Ma anche Svitolina, Garcia, Dijas, Bencic, Watson e Giorgi (se dovesse superare l’ostacolo Pennetta al 1° turno) premono a ridosso della top30 e sono potenzialmente pronte per un exploit.