Australian Open. Intervista pre-torneo ad Ana Ivanovic
Una grande partenza. Confrontando l’inizio di questo torneo con lo stesso periodo l’anno scorso, come ti senti?
Beh, a dire il vero anche l’anno scorso non è iniziato male, certo quest’anno è un po’ diverso. Penso che abbiamo disputato una gran finale, di alto livello per essere il primo torneo della stagione. Quindi, sì, inizio questa settimana con delle ottime sensazioni. L’anno scorso, in particolare negli ultimi tre Slam, non ho fatto bene come speravo. Ora voglio andare avanti un passo alla volta e divertirmi. Credo che il mio tennis, ora, sia di un altro livello rispetto all’anno scorso.
Qual è il tuo approccio mentale qui, ora che sei una top five?
Onestamente cerco di non pensare troppo alla classifica. Ci ho pensato di più l’anno scorso, verso fine stagione quando ho veramente cercato di spingere per arrivare nella top five. Ora sono solo concentrata sul mio gioco e su cosa fare in campo. Voglio divertirmi. So che se farò così i risultati arriveranno e la classifica ne è la prova. Questo è il mio principale obiettivo per la stagione.
Come stai fisicamente? A Brisbane è sembrato avessi un po’ di mal di schiena.
Si, un po’. C’è sempre qualche dolore, soprattutto ad inizio stagione. Per quanto si lavori duro durante l’off-season, le partite sono tutta un’altra storia. Ci vuole tempo per essere in forma per le competizioni. Si tratta di movimenti diversi. Comunque ho avuto tutta la settimana per recuperare. Mi sento in forma.
Cosa ne pensi di questo Grande Slam confrontandolo con gli altri tre?
Ciascuno ha una sua specifica atmosfera. Qui il pubblico è davvero molto entusiasta, amano il tennis, amano fare il tifo e farsi sentire e tutto ciò è eccitante. Ci sono sempre molti bambini che ci supportano. So che questo periodo corrisponde alle loro vacanze estive e quindi si sente che sono rilassati. Non avendo un torneo nel mio paese, qui per me è come una seconda casa.
Sono più rumorosi che a New York?
No, non più rumorosi. È diverso.
Hai partecipato al torneo IPTL, è stata una off-season diversa? Sono venuti tutti in Asia.
Si, è stato diverso. Sono stata contenta di esserci, di far parte di quel team con partecipanti di ogni tipo provenienti da vari paesi e contesti diversi. È stato davvero speciale. Ha portato divertimento e leggerezza ma è stato anche duro perché ho dovuto viaggiare molto. Avevo già viaggiato molto durante la scorsa stagione e con questo ho aumentato ancor più il tempo trascorso in viaggio. Comunque, mi sono divertita e lo rifarei.
Hai detto di voler far meglio negli slam. Come intendi fare? Programmazione, concentrazione?
Si tratta di un insieme di fattori. Fiducia, preparazione. Tutto aiuta. Penso che si debba lavorare molto sulla fiducia. Ci vuole tempo per mettere a posto certe cose. L’anno scorso ho sentito di avere fatto grandi passi vincendo più partite e battendo top players. Queste sono le cose che contano per fare bene nelle grandi occasioni. Mi sento pronta per i prossimi passi e sono a mio agio nel mio team, sento di poter comunicare meglio con loro. L’anno scorso, ad un certo punto, non è più stato così. Agli US Open il team era appena stato creato e c’era un nuovo allenatore. Ci vuole un po’ per abituarsi. Ora c’è maggiore comunicazione e loro mi possono aiutare.
Se è una questione di fiducia, allora Brisbane ti ha dato fiducia in te stessa?
Sì certo, così come il modo in cui ho chiuso l’anno. Insomma, gli ultimi due mesi sono stati di alto livello e per ultimo Brisbane mi ha dato fiducia anche perché, durante il torneo, ho affrontato diverse partite impegnative. Insomma, mi sento pronta per questa settimana
Qual è stato il segreto della tua forma fisica a Brisbane?
Si è trattato di tennis di alto livello. Abbiamo giocato veramente forte. Non so se si capiva dalla TV ma nella realtà abbiamo giocato veloce. Questo è esaltante perché a volte si predilige il ritmo oppure si preferisce essere più cauti. Li invece ci siamo proprio lasciate andare. È stato un test importate.
Chi è secondo te la giocatrice WTA con la migliore forma fisica? Ne puoi scegliere solo una.
Ce ne sono molte che migliorano sempre più. Caroline ha fatto la maratona. Non credo ce la farei. Radwanska è una giocatrice che, in campo, corre moltissimo. Dipende cosa si intende, perché ci sono ragazze che colpiscono molto forte, sono molto potenti ma altre che hanno un’incredibile resistenza.
Traduzione di Olga Verza