Australian Open, la conferenza stampa di Juan Martin Del Potro che annuncia il ritiro dal torneo
Cosa è successo in allenamento? Cosa ti ha fatto decidere di ritirarti?
Semplicemente non mi sentivo pronto ad affrontare un evento del genere. Sarebbe il mio primo Grande Slam dal rientro, con match ai meglio dei cinque. Potrebbe essere molto pericoloso sia per il mio polso che per il mio fisico. È stata una decisione difficile, ma forse è quella giusta se voglio avere possibilità di giocare durante il resto dell’anno.
Senti male in posti diversi o è solo un indolenzimento?
È qualcosa di simile. Mi ha fatto male l’ultimo paio di giorni e di settimane. Niente di nuovo. Niente di pericoloso. Ma credo che il mio polso non sia pronto a giocare un torneo così importante. Ora guardo al resto della stagione. È difficile a dirsi, ma sono ancora positivo e voglio giocare a tennis come ho fatto la scorsa settimana. Ecco perché ho deciso di ritirarmi qui.
Fra quanto pensi di tornare?
Non so. Sono ancora in cura. Rivedrò ancora il dottore. Spero di iniziare a giocare subito… già nei tornei americani. Ma quello che mi dirà lui sarà la cosa giusta per il mio futuro. Resto positivo. Mi è piaciuto tornare a giocare settimana scorsa a Sydney, vincere qualche partita. Non me l’aspettavo e mi da delle motivazioni in più per superare l’infortunio. Non vedo l’ora di ricominciare a giocare.
Come l’affronti psicologicamente? Tu sei molto competitivo. È da tanto che non giochi. Ora hai avuto una ricaduta. Sei stato riassicurato dai tuoi medici che non ci sia niente di rotto?
Certamente non è semplice. È brutto dover rinunciare a questo torneo. Ero emozionato, è un Grand Slam, c’è tanta gente, tutti i giocatori. Ma devo essere intelligente e guardare più in la del presente. Ora devo pensare al mio futuro, alla mia carriera. Devo fare quello che dice il dottore. Sono ottimista. Voglio giocare a tennis. Non importa come. Comunque dopo aver visto il mio livello a Sydney, credo di poter essere competitivo in poco tempo se riesco ad essere senza infortuni ed in buona forma.
Ti è stato detto dal tuo staff medico se ti sarà possibile tornare al 100%?
Si, si. Conoscevo questa situazione, ma volevo comunque giocare dopo Sydney. È stato buono per me vedere a che livello sono ora. Ho vinto delle partite, ho battuto un top 20 dopo un anno. Vuol dire tanto per me. Prendo tutto questo come qualcosa di positivo per il futuro. Ora è il momento di fermarsi ancora, di provare a risolvere i miei problemi, e dopo di ricominciare a pensare a nuove cose… grandi cose per il mio futuro. Devo tenere alta la motivazione.
Pensi che sarai costretto a cambiare il tuo stile di gioco? C’è qualcosa che ti fa infortunare più spesso?
No, non voglio cambiare il mio stile. Non voglio cambiare il mio rovescio, la mia tecnica. Provo a giocare come prima. È quello che sto provando a fare con il mio dottore. Mi segue ogni giorno e sta provando a risolvere il problema. Ci siamo insieme in questa situazione e mi fido molto di lui. Credo che in futuro tornerò a giocare senza alcun tipo di dolore. Questa è la mia grande sfida attuale, ma una volta passata, sarò molto, molto felice di tornare in campo di nuovo e di giocare a tennis per più anni di quanto mi aspetti.
Quando sei tornato l’ultima volta dopo i tuoi problemi al polso, provavi ancora dolore o ti sentivi subito in forma e senza fastidi?
Mah, è stato lo stesso… molto simile. Ma questa volta non mi sono allenato un gran ché prima di Sydney. Solo per un mese, servizio e dritto. Ho iniziato a colpire di rovescio a Sydney. Mi sono allenato per dieci giorni consecutivi con tre partite nel mezzo. Sicuramente per me sono state partite intense. Ecco perché sto prendendo questa decisione, non voglio mettere di nuovo a rischio il mio corpo, il mio polso, voglio essere in forma quando gioco. L’ho visto settimana scorsa… quando lo sono, posso essere competitivo, ed è galvanizzante.
Ti è stata data una scadenza, una durata dal dottore? Settimane, mesi?
No. Lo incontrerò presto e ci daremo delle scadenze. Faremo un piano per essere in campo il prima possibile.
Quanto riesci ad allenarti? Sai per quanto non potrai farlo?
Posso allenarmi. Ma se non riesco a colpire il rovescio come vorrei, non va bene per il mio gioco. Se lo faccio, è un rischio per la mia mente, il corpo, per tutto. È meglio fermarsi, vedere il dottore e fare un piano per il futuro. Farò di tutto per tornare. Mi diverte ancora questo sport. Mi sono divertito a Sydney, a rincontrare i giocatori, i fans. Mi sono ancora molto vicini, e mi danno tanta motivazione a tornare a giocare senza dolori.
Tornerai in Argentina per sottoporti ad altri esami?
Si, si. Voglio stare calmo per qualche giorno e poi decidere col dottore sul da farsi.
Traduzione di Lorenzo Dicandia