La tennista canadese, Eugenie Bouchard, dopo un grande 2014 in un’intervista rilascia nell’area relax della Hopman Cup, si è detta pronta ad iniziare la nuova stagione per rimanere in alto e centrare nuovi obiettivi tra cui la vittoria di uno Slam e per questo ammette l’esigenza di essere seguita da un coach di primo livello. Bernardo Procacci
La stagione appena passata è stata quella della consacrazione per Eugenie Bouchard, i suoi ottimi risultati infatti, l’hanno portata a scalare la classifica WTA arrivando prepotentemente tra le grandi del tennis mondiale, sfiorando il titolo di campionessa di Wimbledon. Con la nuova stagione appena iniziata e gli Australian Open ormai ad un passo, lei si dice pronta a sorprendere ed a fare il grande passo e per far questo bisogna mettersi alle spalle l’ottimo 2014, senza pensare se possibile alle aspettative dovute dall’ultima stagione. In una lunga intervista concessa durante la Hopman Cup, la Bouchard esprime la sua opinione su come affrontare questa stagione, delinea i suoi obiettivi, si dichiara tranquilla per il futuro, dichiarandosi pronta a gestire tutte la pressione derivante da faccende fuori dal campo ed ammette che per vincere uno slam, c’è il bisogno di un coach esperto e di primo livello.
“Non voglio più pensare o parlare dell’anno appena passato, tutti mi parlano del mio grande 2014, ma ad eccezione di un torneo (il riferimento è al torneo vinto di Norimberga), alla fine ho sempre perso ogni volta. Non sono così soddisfatta ed odio perdere troppo, so che ho fatto un anno straordinario e sono molto orgogliosa di questo, ma penso che posso fare di meglio. – ha detto Eugenie -Tutti mi parlando costantemente dei punti che dovrò difendere quest’anno, ma penso che questa sia una mentalità sbagliata, non mi importa di questo e di quanti punti devo difendere ogni settimana. Alla fine di un anno si fanno una certa quantità di punti, ma alla fine di ogni anno si ricomincia da zero. Ho molte altre cose a cui pensare sia in campo, che del mio gioco, la questione dei punti è l’ultima cosa a cui pensare”.
La canadese prosegue facendo capire di aver metabolizzato il salto di qualità, sia livello mediatico che nel modo in cui le sue avversarie la considerano. “So perfettamente che sono in una posizione differente rispetto allo scorso anno. L’ultima anno ero più una cacciatrice, ed ora sono più come una preda. Probabilmente è come se avessi un bersaglio sulla schiena. Ma vedo questa cosa come una motivazione. Come dicono in molti, è difficile arrivare in alto, ma lo è ancora di più rimanerci. Questa è sicuramente la mia sfida”. L’ambizione e la determinazione sono delle caratteristiche predominanti della Bouchard, testimoniate dalla sua decisione, di interrompere nonostante gli ottimi risultati della stagione scorsa, la collaborazione con il suo coach storico Nick Saviano, affidandosi ad una nuova società di management. Nell’immediato futuro sarà seguita da Diego Ayala, stesso allenatore che la seguì durante i tornei Junior.
Alla domanda naturale, del motivo che l’abbia spinta a questa importante decisione, la canadese si è dimostrata ancora una volta molto sicura di sé. “So che per molte persone questa decisione è stata una sorpresa, ma a volte capita che quando vieni aiutata da una persona, tu realizzi che ad un punto hai preso tutto ciò che potevi da quella persona, avendo bisogno così di una nuova persona. Sono stata con Nick da quando avevo 12 anni ed ho sentito che era il momento giusto per cambiare. So che per fare un ulteriore passo in avanti sarà molto duro, ma voglio qualcuno che forse è più esperto in questo ambito e che possa aiutarmi nel mio principale obiettivo di vincere uno Slam. Il cambiamento può essere spaventoso, ma nella mia breve vita ho notato che cambiare può essere una buona cosa. Penso che sarà un bene per me. Forse ci saranno delle difficoltà lungo la strada, ma penso che sarà un miglioramento per il futuro.”
Visto il recente trend di campioni del passato tornati nel circuito per allenare i campioni del presente, sia nel circuito maschile che in quello femminile, la Bouchard apre alla possibilità di essere allenata da uno di loro: “Penso che essere allenata da un ex giocatore sia una cosa molto interessante, voglio assolutamente qualcuno che è stato al top, che abbia vinto uno Slam o che sia stato un numero 1, è così difficile arrivare a quei livelli e vorrei qualcuno con quella esperienza. Non tutte le persone ce l’hanno.”
Bernardo Procacci