A 41 anni Monica Seles scende di nuovo in campo, ma stavolta il suo avversario è una patologia che è stata identificata solo di recente, ma che ha colpito anche lei quando era un’atleta di vertice
La tennista di origine serba, naturalizzata americana, ha prestato la sua immagine e la sua storia personale per una campagna di sensibilizzazione sul “Disturbo da alimentazione incontrollata”, in inglese BED, “binge eating disorder”. L’obiettivo di questa iniziativa – promossa dalla Binge Eating Disorder Association and National Eating Disorders Association – è spingere le persone che ne sono affette, spesso adolescenti, a non nascondersi e non vergognarsi, ma chiedere aiuto per superare questo disagio.
Seles ha rivelato di essersi ammalata di questo disturbo da adulta, dopo l’accoltellamento che la strappò dai campi da tennis nel 1993. “Mi è servito un certo tempo prima di poterne parlare a qualcuno”, ha detto l’ex tennista. “Questo è uno dei motivi per cui ho deciso di fare questa campagna: aumentare la consapevolezza che l’alimentazione incontrollata è un vero disturbo medico”.
Pur essendo un’atleta professionista, la Seles post accoltellamento ha sempre mostrato un fisico non all’altezza della sua storia tennistica: “Mi abbuffavo di patatine, pretzel e biscotti: sacchetti interi. In pochissimo tempo mangiavo enormi quantità di cibo. Anche quando vincevo un torneo importante, non avevo voglia di uscire a festeggiare con la mia famiglia o con il mio allenatore, ma non vedevo l’ora di tornare in albergo e abbuffarmi”.
Ora che lei ha superato questo disturbo, ha deciso di usare la sua storia personale per aiutare gli altri.
Alessandro Condina