La notizia del ricalcolo da parte dell’ATP per assegnare il N.1 del 1977, riapre una polemica che dura da quasi 40 anni: Connors era stato designato, Vilas non l’ha mai digerito ma Borg è stato il più forte secondo gli esperti.
Qualche mese fa in quel di Londra, Ubaldo mi raccontava di come recentemente Guillermo Vilas stesse per negargli un’intervista dopo che in fase di presentazione si era rivolto a lui come “ex N.2 del mondo”. Basta questo a far capire quanto la ferita causata dall’assegnazione del N.1 del 1977 a Jimmy Connors, sia ancora aperta per l’argentino.
E’ notizia di queste ultime ore che l’ATP ha intenzione di rifare il conteggio dei punti in quanto si sospetta la presenza di un errore di calcolo. Questo ovviamente non garantisce l’assegnazione a Vilas che però ora spera davvero di diventare il primo giocatore sudamericano in ordine di tempo a chiudere una stagione in vetta al ranking ATP (Solo Guga Kuerten nel 2000 farà altrettanto).
Tuttavia in questa diatriba tra Connors e Vilas ci si dimentica spesso di un terzo incomodo di un certo peso: Bjorn Borg.
Bisogna partire dal presupposto che il tennis mondiale era diviso in 2 circuti paralleli e in competizione tra loro: L’ATP Grand Prix e il World Championship Tennis.
In virtù di questo, secondo la maggior parte dei giornalisti di punta dell’epoca e delle riviste specializzate che compilavano “a mano” i ranking senza affidarsi ad astrusi e imprecisi calcoli di rudimentali computer, è stato lo svedese il N.1 del 1977.
Furono di questo parere il prestigioso “Tennis Magazine” francese, il nostro Rino Tommasi e altri giornalisti di prim’ordine come Bud Collins, l’australiano John Barrett e l’inglese Lance Tingay.
Il paradosso più incredibile è che l’ATP stessa assegnò il premio di “Player of The Year” a Borg contraddicendo il suo stesso ranking computerizzato! Un caso che si sarebbe ripetuto in maniera identica nel 1989 quando incredibilmente Boris Becker non fu N.1 per il computer a favore di Ivan Lendl (il tedesco vinse 2 Slam e la Coppa Davis praticamente da solo).
Come potete vedere dalla tabella qui sotto, in termini di punti totali Vilas fu nettamente N.1, Borg N.2 e Connors N.3 ma il N.1 era assegnato in base a una media per torneo giocato.
Year-end rankings (December 1977) | ||||||
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Rk | Name | Points | Average | High | Low | Change |
1 | Jimmy Connors (USA) | 897 | 59.80 | = | ||
2 | Guillermo Vilas (ARG) | 1610 | 57.50 | +4 | ||
3 | Björn Borg (SWE) | 906 | 53.29 | –1 | ||
4 | Vitas Gerulaitis (USA) | 762 | 50.80 | +14 | ||
5 | Brian Gottfried (USA) | 1215 | 46.73 | +5 | ||
6 | Eddie Dibbs (USA) | 848 | 31.41 | +3 | ||
7 | Manuel Orantes (ESP) | 671 | 30.50 | –3 | ||
8 | Raúl Ramírez (MEX) | 692 | 27.68 | –3 | ||
9 | Ilie Năstase (ROU) | 393 | 26.20 | –6 | ||
10 | Dick Stockton (USA) | 579 | 25.17 | +5 | ||
11 | Corrado Barazzutti (ITA) | 388 | 22.82 | +11 | ||
12 | Ken Rosewall (AUS) | 424 | 22.32 | +1 | ||
13 | Wojciech Fibak (POL) | 619 | 21.34 | +1 | ||
14 | Harold Solomon (USA) | 610 | 21.03 | –6 | ||
15 | Roscoe Tanner (USA) | 542 | 20.85 | –4 | ||
16 | Sandy Mayer (USA) | 346 | 20.35 | +59 | ||
17 | Jaime Fillol (CHI) | 452 | 19.65 | +7 | ||
18 | John Alexander (AUS) | 569 | 19.62 | +29 | ||
19 | Tony Roche (AUS) | 289 | 19.27 | +31 | ||
20 | Buster Mottram (GBR) | 425 | 18.48 | +21 |
Seguendo la logica degli Slam, Vilas sarebbe senza dubbio il N.1 avendo vinto lo US Open sulla terra verde di Forest Hills battendo in finale Connors e il Roland Garros. L’Australian Open non era di fatto un vero Slam anche se quell’anno se ne giocarono 2 edizioni, una a Gennaio e una a Dicembre.
Borg conquistò il suo secondo titolo consecutivo a Wimbledon battendo in finale lo stesso Connors in 5 set. Jimbo invece vinse il Masters prendendosi la rivincita in finale sullo svedese e le finali WCT di Dallas, che era torneo importantissimo, superando in finale Dick Stockton (Borg non poté partecipare avendo preferito praticamente sempre il circuito ATP Grand Prix)
Si potrebbe pensare dunque che i due Slam vinta da Vilas facciano la differenza ma c’è un grande però: l’edizione del 1977 del Roland Garros fu disertata da 5 dei primi 10 giocatori del mondo, a causa di un montepremi scarso rispetto a quanto ci si aspetterebbe da uno Slam. Mancavano all’appello dunque: Connors, Borg, Stockton, Vitas Gerulaitis e Manuel Orantes.
Bjorn Borg, che dall’anno successivo conquisto Parigi per 4 volte consecutive, firmò un contratto per giocare nel circuito di esibizione World Team Tennis che gli garantiva un Prize Money molto più cospicuo.
Vilas, senza dubbio favorito da tali assenze, finì dunque per vincere il suo primo Slam della carriera battendo in finale l’americano Brian Gottfried in un match a senso unico.
Inoltre Borg ha battuto Vilas in tutti e 3 i confronti diretti di quell’anno: sulla terra della Costa Azzurra prima a Nizza, poi a Montecarlo e infine nella semifinale del Masters al Madison Square Garden di New York.
Nonostante il valore delle finali WCT di Dallas e del Masters, diventa difficile assegnare a Connors il N.1 non avendo vinto nessuno degli Slam canonici e avendo perso sia la finale dello US Open contro l’argentino che quella di Wimbledon contro lo svedese.
A favore di Vilas c’è la famosa striscia di 46 partite vinte consecutivamente e il fatto di aver conquistato 16 titoli ATP, anche se molti dei quali di peso specifico piuttosto basso. Borg conquistò tra ATP e WCT 11 titoli, mentre Connors chiuse con 6 (3 ATP, 3 WCT)
Il riconteggio dell’ATP potrebbe riparare a un errore ma potrebbe crearne un altro, perché il tennis mondiale del 1977 non è semplice da analizzare come quello di oggi, con 2 circuiti paralleli in competizione e 2 Slam che di fatto non erano Slam…
Certo il computer non è sembrato particolarmente ferrato nell’assegnare a Connors il N.1 (tramite uno stranissimo conteggio di media punti), tuttavia anche “risarcire” Vilas dopo 38 anni potrebbe risultare altrettanto azzardato.