Un Andreas Seppi forse un po’ scarico perde il primo set al tiebreak subendo un parziale di 6 punti consecutivi. Nel secondo va avanti 3-2 e servizio ma crolla improvvisamente
Ultimo atto del torneo ATP 250 della capitale croata, che per la seconda volta in dieci anni, come hanno sottolineato i media locali, non vede un giocatore di casa in finale (era accaduto solo nel 2012, quando erano arrivati in finale con il russo Youzhny che aveva battuto lo slovacco Lacko). Parziale consolazione per i tifosi di casa la vittoria in doppio del croato Draganja in coppia con il finlandese Kontinen (vincitori in finale con un doppio 6-4 sulla coppia franco-indianada Martin/Raja).
La finale odierna è però sicuramente la migliore che poteva offrire il torneo zagabrese in questo momento, sebbene Garcia Lopez e Seppi fossero solo n.3 e n.5 del seeding.
Si tratta infatti di due dei giocatori più in forma nel circuito, entrambi reduci da un ottimo Australian Open, dove sono arrivati agli ottavi di finale (lo spagnolo sconfitto in 4 set lottati da Wawrinka, l’azzurro nella drammatica partita finita al quinto contro Kyrgios) .
Per Garcia-Lopez si tratta della quarta vittoria in tornei ATP – l’ultima volta a Casablanca lo scorso anno. Lo sarebbe stata anche per Seppi, che sperava di tornare a vincere un torneo dopo più di due anni (Mosca 2012, nell’ottobre 2012) .
Lo spagnolo si avvicina al suo best ranking (ora è diventato numero 27, era stato 23 nel 2011), mentre Andreas deve rinviare, speriamo di poco, la realizzazione dei suoi obiettivi, tra i quali quello di rientrare nei primi 30 (da cui era uscito poco più di un anno fa).
Primo set
Sull’1 pari primo momento di difficoltà per Seppi che deve annullare due palle break sul 15-40. Ma il tennista azzuro c’è, lo dimostra il fatto che indica al raccattapalle una pallina finita sotto il tabellone elettronico e subito dopo piazza l’ace per il 2-1.
I due giocatori propongono un gioco simile, spingono da fondo e sono in grado di accelerare con entrambi i fondamentali, con la differenza che Seppi che predilige traiettorie più tese (e la sensazione è che i colpi siano anche un filo più pesanti) rispetto ai colpi coperti del 31enne iberico.
La partita è piacevole, perché i due giocatori spingono, sono propositivi nel gioco da fondo, cercando il punto non appena si presenta l’occasione.
Sul 4 pari nuovo momento di difficoltà per il n. 41 del mondo, che si ritrova ad affrontare la terza palla break del parziale, dopo un paio di ottime punti giocati in difesa di Garcia-Lopez e un brutto errore dell’altoatesino sul 40 pari. Ma Seppi è comunque in fiducia e lo dimostra il modo con cui annulla la palla break: con la quarta smorzata vincente del match.
Fa però fatica a trovare il timing in risposta, come confermerà nel dopo partita (“Non sono mai riuscito a rispondere bene, non so perchè, ho fatto degli errori banali ”) e così Garcia Lopez non deve mai affrontare situazione di difficoltà al servizio.
Si arriva così al tie-break e come ieri in semifinale sembra che Seppi alzi il livello del suo gioco: ottiene subito il minibreak e sale 4-1. Ma proprio quando sembra che il set sia indirizzato verso il giocatore di Caldaro, c’è la svolta. Garcia-Lopez non molla di un centimetro e pareggia il conto dei minibreak, impattando sul 4 pari dopo lo scambio più lungo del match. È il punto che decide il primo set. Seppi accusa il colpo, come ammetterà anche in conferenza stampa:“sul 4-3 abbiamo giocato un punto molto lungo e ho avuto l’opportunità di cambiare l’inerzia del punto e non l’ho fatto”. Con un parziale di 6 punti a zero a favore dello spagnolo il tie break e gli scivola via con il punteggio di 7-4. E con lui il primo set.
Secondo set
Seppi prova a reagire e grazie anche alla quinta smorzata vincente del match ottiene il primo break dell’incontro e si porta sul 3-2. Ma quello che sembrava il segnale della rimonta è in realtà è l’ultimo sussulto dell’azzurro, che da quel momento si spegne, sia per merito dello spagnolo, sia perchè è lui scendere di livello, come ammetterà in conferenza stampa (“Lui ha giocato molto bene tatticamente, ha iniziato a variare di più il ritmo e io sono un po’ calato di concentrazione”). Il giustiziere di Federer a Melbourne gioca un game orribile (prima il primo doppio fallo, poi una smorzata che non arriva a metà rete) e subisce subito il controbreak. Il match ora è sceso di qualità, sono aumentati gli errori ed è anche fisiologico, dopo un’ora e mezza di tennis intenso. Ma dei due è sicuramente Garcia-Lopez quello con più benzina: forte del vantaggio di un set, appare più sciolto nell’esecuzione dei colpi, che ora sono anche più pesanti oltre che molto vari (soprattutto dal lato del rovescio varia molto bene tutte le rotazioni, non consentendo a Seppi di spingere con il suo colpo preferito, il rovescio).
Così, come nel tie-break, il n. 33 del mondo piazza un’altra striscia di punti consecutivi che si rileva decisiva (altro rimpianto di Seppi in conferenza stampa: “Gli ho regalato alcuni punti facili nella seconda metà del secondo”): questa volta sono dieci e dal 3 pari 0-30 il tennista di Albacete si porta a due punti dal match sul 5-3 30-0. Piccolo sussulto di orgoglio di Seppi che impatta sul 30 pari, ma lo spagnolo non vacilla: porta a casa i due punti successivi e chiude meritatamente il match a suo favore, prima di lasciarsi cadere al suolo per festeggiare la decima vittoria nel 2015, che gli vale il primo titolo ATP della stagione ed il rientro nei top30.
Per Andreas, comunque, la soddisfazione di un’altra settimana di ottimo tennis e l’ulteriore risalita in classifica (da domani sarà n.35).
Risultato:
[3] Garcia-Lopez b. [5] Seppi 7-6(4) 6-3