Australia, tre talenti per ripartire (Vincenzo Martucci, Gazzetta dello Sport)
Tomic che supera Ferrer colpisce soprattutto perché vince in soli due set. Kyrgios che s’arrende alla storta alla caviglia, più che a Dimitrov, non meraviglia più di tanto. Ma Kokkinakis che, da wild card, doma il redivivo Juan Monaco e si qualifica agli ottavi del primo Masters 1000 dell’anno, sul cemento di Indian Wells, sorprende di più. Anche se «Baffo», John Newcombe, l’aveva predetto, a maggio, a Roma, col famoso sorriso che conquista: «Dei nostri giovani preferisco Kokkinakis, mi piacerebbe allenarlo». Perché il 18enne Thanasi è il meno noto e il meno appariscente dei magnifici tre giovani australiani, sicuri protagonisti di domani: meno esplosivo del 19enne Nick Kyrgios (n. 37 del mondo), meno tecnico del 22enne Bernard Tomic (n. 35), e meno quotato in classifica (n. 124), sembra però più concreto, completo e affidabile. E «Newk», l’ultimo dei mitici aussie campioni negli anni 50 e 60, vedeva già «Kokk» che scalava 450 posti nel computer e finiva il 2014 fra i primi 150. Nel poker di super-teenagers più forti dei muscoli e dell’esperienza.
FREDDEZZA Thanasi è alto (1.96) e magro e serve forte ed è bravo nella transizione difesa-attacco come Kyrgios (1.93) e Tomic (L96). E’ anche figlio di immigrati come i «fratellini»: lui ha papà e mamma greci, Nick ha papà greco e mamma malese, Ber nard ha padre croato e madre bosniaca. Ma sembra il più freddo, anche se idolizzava Marat Safin e sognava si diventare una star dell’Nba. «Per quella la vita straordinaria che fanno», come recita la bibbia dei tennisti. Sbandierando tre minacce: «Voglio vincere la coppa Davis, diventare numero 1 e conquistare più Slam possibile». Del resto, Mister Serietà dai 7 anni ha lo stesso allenatore, Todd Langman, ha già sconfitto due fratture da stress alla schiena (a 15 anni e nel 2013) e, contro Monaco, l’amico del cuore di Nadal, ha salvato 10 palle-break su 15: primo teenager ad arrivare così lontano in un Masters 1000, dopo Tomic a Cincinnati 2012. Proprio quello che incrocia nel derby degli ottavi.
CICALA Tomic dal tira e molla da incantatore di serpenti, il figlio di John che rompe il naso a gli sparring partner (ricordate la testata a Druet?). Tomic la cicala che fa a cazzotti sui tetti dei palazzi, che scatena una guerra da Rambo per le multe alla sua Bmw arancio, che posa abbracciato a due ballerine al night ed è indagato per possesso di cocaina, ma che quest’anno è arrivato almeno ai quarti in cinque tornei su sei (…)