Djokovic vince il quarto titolo a Indian Wells, agganciando Federer, che deteneva il record di titoli in solitario, dopo una finale palpitante e piena di colpi di scena. Djokovic, avanti di un set e di un break, si fa recuperare e perde il tie-break con due doppi falli consecutivi. Ma nel terzo la sua maggiore freschezza ha la meglio su un Federer davvero encomiabile e mai domo
[1] N. Djokovic b. [2] R. Federer 6-3 6-7(5) 6-2
Federer: “L’inerzia era dalla mia parte nel terzo set e me la sono fatta sfuggire”
Djokovic: “Credo di aver giocato un grande match”
C’erano il n.1 ed il n.2 del mondo in campo, e la finale è stata degna di tali protagonisti. Anche se a dire il vero il finale è stato un po’ un anticlimax, con i quattro giochi consecutivi vinti da Djokovic dopo lo straordinario ritorno di Federer nel secondo set. Anche lo stesso Federer lo ha definito “deludente”. Ma di deludente in questa finale c’è stato davvero poco: livello altissimo, scambi mozzafiato, colpi straordinari, pubblico in visibilio (nettamente dalla parte di Federer), la fine più degna di un torneo straordinario, che ci ha regalato parecchie belle partite e che soprattutto ha sancito la scala di valori della classifica, con Djokovic saldamente in testa, Federer come sfidante ufficiale, e tutti gli altri ad inseguire. Almeno fino a quando non si arriverà sulla terra, fra qualche settimana.
Per questa finale finale dell’edizione 2015 di Indian Wells il centrale è affollato (anche se non stracolmo) e la partita è la migliore possibile; a sfidarsi, per il capitolo 38 della loro rivalità, sono infatti le prime due teste di serie Novak Djokovic e Roger Federer. Entrambi sono arrivati fin qui compiendo un cammino più che convincente creando l’aspettativa per un grande match come già tante volte hanno saputo regalarci.
Fin da subito il ritmo è altissimo, gli scambi terminano dopo pochi colpi ed certamente il serbo a mostrare la maggiore solidità. Lo svizzero è in difficoltà già nel quarto game quando deve salvare la prima palla break sul 30-40, mentre il recupero non gli riesce due giochi più tardi quando alla quinta opportunità Nole lo punisce con un fantastico passante di rovescio e passa a condurre. Il numero uno in classifica non concede nulla al servizio e, pochi minuti più tardi, col punteggio di 6-3 si aggiudica un parziale in cui ha conquistato la bellezza di 11 punti in più del suo avversario tenendo tre volte a zero il servizio, mentre lo svizzero è stato in svantaggio in ogni singolo game disputato convertendo solo il 29% dei punti sulla seconda palla.
Se quanto visto fino a quel momento faceva già legittimamente ben sperare i tifosi serbi di rifarsi dopo la delusione patita nella finale femminile, le cose si mettevano ancora meglio per Djokovic quando, dopo aver conquistato il secondo game del secondo parziale annullando anche il primo break point sul 30-40, gioca un fantastico game di risposta e strappa a 15 la battuta a Federer. In questo frangente lo svizzero, in difficoltà da fondocampo per il ritmo indiavolato dell’avversario, cerca di sottrarsi dagli scambi esplorando la rete ma realizzando un misero 0 su 2 che lo condanna a inseguire anche in questo set.
Sul 2-1 il numero uno ha il primo calo di concentrazione, con tre errori regala il 15-40 ma, alzando nuovamente il livello e aiutato da un Federer non spietato tiene per il 3-1.
Quando sul 2-4 30-40 lo svizzero è nuovamente in difficoltà alla battuta sembra ormai finita, ma il campione rosso crociato non ci sta, tiene il game e alza il livello per regalare al pubblico un momento di grande tennis. Nel successivo game di risposta, infatti, Nole subisce una enorme pressione e complici un paio di magie di Federer è costretto al 4-4. Servizio a 0 e pubblico in delirio per il 17 volte campione slam che ora sembra più che mai in corsa. Nole che ora appare in difficoltà e ottiene molto meno dal servizio resiste recuperando da 0-30 per issarsi 5-5 quando 2 game interlocutori ci portano al tiebreak.
Lo svizzero è il primo a concedere un minibreak con un brutto schiaffo al volo, ma un doppio fallo di Djokovic gli consente di cambiare campo in parità. Ancora male in attacco Federer che sbagliando un difficile smash torna in svantaggio sul 5-3 prima di conquistare al volo, dopo un lunghissimo e fantastico scambio, il punto del 5-4. Il serbo è in apnea e con altri due bruttissimi doppi falli permette a Federer di chiudere il set con un saggio serve&volley e spedire l’incontro al terzo set.
L’inizio terzo è per il campione svizzero nefasto, giocando due distratti game di apertura, si ritrova nuovamente in svantaggio. Bellissimo il terzo game in cui Federer cerca di rientrare e il livello torna stellare tra smorzate, vincenti e recuperi in spaccata; alla quinta opportunità nel game Nole cede e al cambio campo fa in mille pezzi la racchetta immortalato dal grande schermo.
La partita sembra trovare un momento di equilibrio, ma qualche minuto più tardi sul 2-3 40-15 purtroppo il campione svizzero si spegne letteralmente e con un parziale di 3 punti a 15 generato principalmente da suoi errori consegna il quarto titolo a Novak Djokovic.
Il primo ad arrivare in sala stampa, come sempre dopo una sua sconfitta, è stato Roger Federer. Ancora visibilmente e comprensibilmente contrariato dal risultato ha spiegato come il game sul 2-2 del terzo set, nel quale ha perso il servizio da 40-15, è stato il game chiave del match: “Avrei dovuto salire 3-2, il match stava venendo dalla mia parte. Lui è riuscito a trovare una marcia in più, si è rilassato ed ha iniziato a giocare meglio, in maniera più aggressiva, ma io non avrei dovuto perdere quel game. La folla mi sosteneva a gran voce, spero non solamente perché volevano vedere più tennis, ma anche perché hanno una particolare simpatia per me, e dal 2-2 il match è finito… Pfff… in un attimo”. Si’, ha fatto proprio così, come potete sentire nell’audio. “Questa cosa mi darà fastidio per i prossimi 25 minuti, e poi avrò dimenticato tutto” ha poi aggiunto il campione svizzero, che ha sempre sostenuto come riesca a scrollarsi di dosso le sconfitte molto rapidamente, in circa mezz’ora. “Solo perché oggi ho perso e Novak ha vinto non vuol dire che lui è fantastico ed io sono un disastro, così come il fatto che a Dubai avessi vinto io non significava il contrario. So come funzionano queste cose, so cosa leggerò domani, ma questo è il gioco”. Federer ha poi confermato il suo programma di saltare Miami e di cominciare tra qualche giorno il secondo blocco di preparazione fisica in vista della stagione sul rosso, che per lui comincerà a Montecarlo fra meno di un mese.
Naturalmente molto soddidfatto Novak Djokovic, sia della vittoria nel torneo sia della sua prestazione odierna: “Credo di aver giocato davvero una grande partita, molto concentrato su ogni punto. Avrei potuto chiudere più in fretta, dal momento che ero un set avanti ed ho avuto una palla break per il 5-2, ma credito a Roger che ha saputo risalire. Ha dimostrato ancora una volta di essere un grande campione, un grande combattente, uno che non molla mai. Sono riuscito a dimenticare la frustrazione per aver perso il secondo set, mi sono riconcentrato ed alla fine anche lui ha fatto doppio fallo per darmi il break nel terzo, come io avevo commesso doppi falli nel tie break. Lo sport è anche questo“.
Interrogato sul suo inizio di stagione molto positivo e sul livello di gioco che sta esprimendo, Djokovic ha confermato di sentirsi nel pieno fulgore della sua carriera: “Questi sono i miei migliori anni, ed ho tutte le intenzioni di vincere quanto più possibile“.