Inizialmente previsti per gennaio 2015, i lavori di ristrutturazione dell’impianto del Roland Garros non sono ancora iniziati, in mancanza del permesso di costruire. E parte del progetto rischia di essere messo (di nuovo) in discussione. Da Parigi, Davide Zirone
A 60 giorni dall’inizio dello Slam parigino, ancora non si hanno notizie certe sull’inizio dei lavori di modernizzazione dell’impianto, nonostante l’importante campagna di comunicazione lanciata lo scorso anno.
Il motivo? Sempre il solito, gli ambientalisti che lottano per preservare ogni metro quadro del giardino delle Serre d’Auteuil attiguo al Roland Garros. Inoltre, qualche settimana fa, ci sono state altre critiche, non mosse da un’associazione di ambientalisti qualsiasi, bensì dal Ministro dell’Ecologia in persona, Ségolène Royale. L’ex candidata all’Eliseo, aveva attaccato la Federtennis al “Journal Du Dimanche” spiegando che “hanno fatto male i conti!”.
In effetti in ballo ci sono due progetti: uno presentato dalla FFT e sostenuto dal Ministero dello Sport, ed un’altro – alternativo – realizzato dal “Conseil général de l’environnement et du développement durable” supportato dal Ministero dell’Ecologie. La Federazione ha fatto pressione su quest’ultimo affinché dia rapidamente il nulla osta ai permessi di costruire presentati nel luglio del 2013, ma Madame Royale è di diverso avviso. “Nessuno è al di sopra delle leggi,“ ha tuonato nell’articolo pubblicato dal giornale, “Non voglio fare polemica, ma la FFT è al corrente del piano alternativo e credo non sia il caso di rilasciare rapidamente dei permessi, per poi revocarli in un secondo momento. Sbagliano se pensano di ottenerli con la forza”.
La soluzione, quindi non poteva che essere una: realizzare un terzo progetto – solo per la parte che riguarda le serre -, grazie all’aiuto di un’organizzazione terza, super partes. Ed è proprio ciò che è stato deliberato mercoledì 18 marzo dal Consiglio comunale di Parigi, all’unanimità dei voti.
La FFT continua comunque con la sua linea dura, come ribadito da Gilbert Ysern, direttore generale della Federazione: “I lavori avranno luogo perché il nuovo stadio sarebbe un punto importante a favore della candidatura di Parigi per i Giochi Olimpici del 2024”. Tuttavia se il nulla osta non arriverà entro aprile, il calendario del progetto (2017-2019) salterà definitivamente.
E pensare che all’inizio si pensava di poterlo inaugurare nel 2016…