Walter Trusendi è stato sospeso per sei mesi. Ha chiesto i soldi a chi lo ha battuto. Reo confesso
Walter Trusendi, insieme al francese Elie Rousset, è stato sospeso e sanzionato in quanto colpevole di violazioni del Programma Anti-Corruzione nel 2014. Il tennista toscano, iscritto al main draw del Challenger marocchino di Mohamedia, ritiratosi per motivi di salute, si sarebbe accordato con Rousset, primo lucky loser e quindi beneficiario del posto in tabellone lasciato libero dall’italiano, affinchè il francese gli corrispondesse l’assegno che spettava allo sconfitto al primo turno del torneo (440 euro, da tassare). Non un caso di match fixing, dunque, ma senz’altro un’ingenuità contraria alle regole. Entrambi i coinvolti hanno ammesso la loro responsabilità nel mancato rispetto della sezione D del Programma: “Nessun soggetto può condizionare o cercare di condizionare l’esito di qualsiasi aspetto, in qualsiasi evento”. L’azzurro sconterà una sospensione di sei mesi a cui si aggiunge una multa di 5.000 dollari; Rousset ha invece ricevuto una riduzione della sospensione a tre mesi, per buona condotta.
Al momento, l’entourage di Trusendi ha fatto sapere che il tennista di Forte dei Marmi ha ammesso il proprio coinvolgimento nella vicenda, allontanando però qualsiasi voce che lo accusava di essere invischiato in casi di scommesse o compravendita di partite. Non sono stati rilasciati ulteriori dettagli.