Durante il torneo di doppio del Masters Series di Miami il tennista serbo è rientrato finalmente nel circuito dopo circa 17 mesi al fianco di Novak Djokovic (sconfitti da Lindtstedt e Melzer) dopo un lungo calvario che lo ha costretto a due operazioni. Tipsarevic ha raccontato tutto nella conferenza stampa post-match
Se andate sul sito dll’Atp e cercate il profilo di Janko Tipsarevic vedrete che il tennista serbo, ex nr. 8 del mondo ad aprile 2012, viene definito inattivo. Nella sostanza è proprio così, dopo aver giocato e perso ad ottobre 2013 il 1° turno durante il torneo di Valencia contro Marcel Granollers (il serbo fu costretto al ritiro sull’1-2 nel primo set) Tipsarevic non ha più giocato un match da allora, è stato costretto a due operazioni al piede (tumore benigno al tallone del piede sinistro) ed ha visto anche nascere suo figlia, Emili. Insomma, è successo un po’ di tutto in questo periodo.
Ma nel 1° turno del torneo di doppio del Masters Series di Miami il digiuno si è finalmente interrotto per Tipsarevic che finalmente vede un po’ di luce in fondo al tunnel. Infatti insieme al nr.1 del mondo Novak Djokovic, Janko ha fatto il suo rientro nel circuito affrontando la coppia austro-svedese Melzer/Lindstedt, che si è aggiudicata il match al super tie break. Ma a Tipsarevic poco interessava del risultato finale, la gioia del ritorno al tennis giocato ha superato di molto l’amarezza per la sconfitta e l’atleta serbo l’ha raccontata nell’intervista post-partita e riportata oggi dal Miami Herald.
“E’ una storia molto lunga ma cercherò di essere breve”, ha iniziato Tipsarevic, “dopo essermi sottoposto a oltre 200 siringhe di antinfiammatori nel 2013 decisi che era il momento di operarmi per rimuovere un tumore benigno che avevo al tallone sinistro. Ho passato molti mesi a letto, cercando di recuperare il più in fretta possibile perché la voglia di tornare a giocare era tanta. Purtroppo ho commesso un grosso errore, quando non stavo bene ho dato precedenza al tennis ed al mio ranking, ero Top10 e mi dispiaceva molto saltare dei tornei per curarmi. Alla fine ho peggiorato le cose, sono stato costretto a due operazioni, ho sofferto molto, ma alla fine ce l’ho fatta. Quando ho deciso di rientrare a Miami in doppio Nole si è offerto di farmi da compagno nonostante il suo impegno anche nel singolare, è stato davvero un gran bel gesto. E’ chiaramente stata una grande gioia tornare in campo, sono sicuro che da ora in poi apprezzerò ogni punto che giocherò”.
Contento anche Nole Djokovic del ritorno nel circuito di Tipsarevic:”In questo lungo periodo ho cercato sempre di esergli vicino, di fargli capire che se avesse avuto bisogno io ero al suo fianco. Siamo grandi amici, ci conosciamo da tantissimo tempo, siamo colleghi, abbiamo condiviso tante gioie insieme (la più importante sicuramente la vittoria in Davis nel 2010, n.d.r.). Ora sa che può riprendere a giocare, anche in singolare, deve solo ritrovare la forma migliore ed il ritmo partita”.
Tipsarevic godrà naturalmente al suo rientro in campo di un ranking protetto, privilegio che l’ATP a giusta ragione riserva a chi rimane lontano dai campi per un lungo periodo per cause non dipendenti dalla sua volontà. Questo ranking protetto (nr. 39) potrà essere utilizzato per i primi 9 tornei giocati o per i primi 9 mesi se Tipsarevic non giocasse nello stesso periodo più di 9 tornei. Ricordiamo che Janko Tipsarevic ha giocato 11 finali in carriera vincendo 4 tornei che in ordine cronologico sono Mosca (prima finale del circuito tutta serba, in finale sconfisse il connazionale Troicki)e Kuala Lumpur nel 2011 (entrambi sul veloce), Stoccarda nel 2012 (terra battuta) e Chennai nel 2013 (veloce), ma che ha anche disputato tra le altre 2 finali sull’erba (Eastbourne e ‘s-Hertogenbosch) dimostrando quindi grandissima versatilità su ogni superficie. Il serbo come detto è stato al nr. 8 nel ranking Atp, ha contribuito sia alla vittoria in Davis della Serbia nel 2010 che alla vittoria nella Coppa delle Nazioni di Dusseldorf nel 2009. Ha raggiunto due volte i quarti di finale in una prova Slam, sempre agli US Open, nel 2011 sconfitto da Djokovic e nel 2012 battuto da Ferrer solo al tie break del quinto set.
Siamo sicuri che per un tennista combattivo come lui l’indolore sconfitta nel doppio a Miami sarà solo la prima pietra di un profittevole ritorno nel circuito.