Il primo turno del Challenger di Napoli è l’occasione per verificare i progressi e la crescita di Gianluigi Quinzi e Matteo Donati, i due giovani azzurri attesi al salto di qualità. Gianluigi batte Blaz Rola, che è a ridosso della top100 (n° 107), certificando la miglior vittoria in carriera. In tribuna anche Barazzutti che lancia Napoli verso un atp 250.Mentre Starace al rientro dopo la sospensione fallisce otto match point e perde
Le impressioni dei match degli azzurri Quinzi e Donati di Antonio Garofalo (da Napoli)
Qualche goccia di pioggia ancora bagna Napoli, del sole non v’è traccia e in più soffia un gelido venticello sui campi in Villa. La Merkel, avvistata in zona nei giorni scorsi alla caccia della prima abbronzatura ha assaggiato un richiamo di inverno partenopeo.
L’Italia, e dunque anche Napoli, non é un paese per giovani. Gli organizzatori decidono di riservare il Centrale ai vecchi leoni Volandri e Starace ( quest’ultimo al rientro dopo la sospensione cautelare per la vicenda scommesse finirà per perdere un match incredibile fallendo ben 8 match point), e allora opto per accomodarmi sul Grandstand dove in successione ho l’occasione di dare uno sguardo ai nostri due più interessanti prospetti, Quinzi e Donati. A pensare che due anni fa Gianluigi Quinzi batteva nella finale di Wimbledon Juniores il coreano Chung e questi giocava (e bene) a Miami qualche giorno fa avvicinandosi ai primi cento del mondo, mentre il nostro giovane alfiere è qui a Napoli per il primo turno della Capri Watch Cup, viene un po’ il magone. Per non parlare dei Kyrgios e dei Kokkinakis che furoreggiano a livello Slam.
Ma tant’è, in Italia siamo tutti un po’ bamboccioni come diceva un ministro passato a miglior vita, e Gianluigi ha dovuto pure fare i conti con la mala sorte e tanti infortuni.
L’avversario di oggi Blaz Rola, mancino anch’egli, lo sopravanza di 284 posizioni nel ranking e di cinque anni di esperienza ( Quinzi ha giocato in tutto una trentina di partite a livello challenger, l’altro circa 100 e 24 a livello superiore), ma il giovane azzurro gioca con personalità e sicurezza.
C’è anche Corrado Barazzutti in tribuna, scortato da Sergio Palmieri e Diego Nargiso, a dare uno sguardo alla speranza azzurra che in verità incontra una resistenza molto flebile nel suo avversario che oggi pare quello che Gianni Clerici definirebbe un “regolarista falloso”.
Gianluigi manovra molto bene con il diritto mancino, mette in mostra un’ apprezzabile fase difensiva e un’ottima condizione atletica. Da rivedere il servizio, in particolare la seconda che appare una mera rimessa in gioco, improponibile a livello superiore.
“Sono qui per visionare i tanti giovani che giocano in questo torneo, Quinzi, Cecchinato e Donati. – ha spiegato il capitano di Davis – Questo torneo è organizzato molto bene. Già lo scorso anno durante la Coppa Davis sono riusciti a far veicolare l’immagine vincente di questa città in tutto il mondo. Napoli certamente è pronta per il salto nel circuito dei tornei Atp 250”. Quinzi vvince 6-3 6-1 e al prossimo turno troverà Flavio Cipolla che di sicuro gli darà filo da torcere con il suo tennis fantasioso. Ma tutto sommato Quinzi ha destato una buona impressione e resta viva la speranza che da Napoli possa rilanciare la sua ascesa.
“E’ stata una grande vittoria – spiega Quinzi – sono molto felice di essere a Napoli. Da questo torneo mi voglio rilanciare. Non ho potuto giocare molto in questo periodo. Ho subito un infortunio al polso (infiammazione al nervo) che mi ha tenuto lontano dai campi per alcuni mesi. Ora sto bene. Sono guarito. Devo avere più convinzione nel mio gioco. Qui a Napoli mi trovo bene, c’è sempre un’atmosfera bellissima. Il torneo è molto bello, organizzato benissimo. Sono già stato qui nell’edizione del 2013 e l’anno scorso durante la Coppa Davis. Ho un bellissimo ricordo di quei giorni. Da Napoli voglio ritrovare me stesso ed il mio tennis, può essere il torneo giusto per inziare a scalare la classifica mondiale, non mi pongo limiti”.
Matteo Donati ha un anno in più di Quinzi ma a dispetto di un fisico meno pronunciato ( e sul quale dovrà necessariamente lavorare) mette in mostra un tennis più vario. In verità le accelerazioni e il tocco a rete che il ventenne di Alessandria offre al pubblico napoletano, finalmente ora scaldato da un tiepido sole, paiono adattarsi meglio ai campi veloci. Ad ogni modo anche Matteo porta a casa il suo match ( contro il francese Michon regalando un sorriso al ct in tribuna che nel frattempo è passato dall’altra parte del campo per godersi il calore e la vista di Capri. Non è dato sapere se mai li allenerà in Davis ma intanto i piccoli azzurri crescono.
La cronaca dei match di giornata di Andrea di Rienzo ( da Napoli)
Si è appena conclusa la seconda giornata della Napoli Capri Watch Cup. Giornata molto fredda con qualche goccia di pioggia, con in programma ben tredici incontri del tabellone di singolare. Tantissimi ovviamente gli italiani ad essere scesi in campo ed il bilancio è stato molto positivo con otto vittorie a fronte di sole tre sconfitte (un derby).
Sugli scudi le due promesse azzurre invitate dagli organizzatori con una wild card. Vince a sorpresa Gianluigi Quinzi contro il biondo mancino sloveno Blaz Rola (tds tre). Partita solida e di personalità del marchigiano, che approfitta anche di una giornata estremamente negativa del suo fallosissimo avversario. La prova del nove sarà sicuramente il prossimo match che lo metterà di fronte al buon Flavio Cipolla, che con il suo tennis sicuramente può creargli non pochi grattacapi. Tanti applausi per Cipolla che, dopo aver superato le qualificazioni, ha battuto anche lo slovacco Jozef Kovalik in un match caratterizzato da tantissimi break, tornando così in un main draw challenger al successo che ormai mancava da quasi tre mesi.
Vince e convince Matteo Donati, proseguendo cosi’ il suo ottimo momento di forma dopo i recenti quarti di finale ottenuti sul cemento canadese di Drummondville. Prestazione maiuscola del ventenne piemontese che ha demolito il francese Axel Michon a suon di vincenti mettendo in mostra un tennis vario e completo sotto tutti i punti di vista. Al prossimo turno sfiderà il kazako Andrey Golubev, testa di serie numero uno, che in chiusura di programma ha lasciato appena un game al talentuoso francese Laurent Lokoli.In apertura di programma sul campo D’Avalos, nessun problema per Marco Cecchinato (tds otto) che si è sbarazzato del giovane transalpino Enzo Couacaud lasciandogli appena quattro giochi.
A seguire è stata la volta del derby tra la wild card Filippo Volandri e Roberto Marcora, al rientro dopo due settimane di stop per un problema alla spalla. L’ha spuntata in tre set molto lottati e con continui capovolgimenti di fronte il 33enne livornese. Ad ora di pranzo è sceso in campo l’idolo di casa Potito Starace, anche lui al rientro dopo le recenti vicende legate al tennis scommesse. Il campano è stato sconfitto al termine di un match incredibile dal serbo Filip Krajinovic, seconda testa di serie del seeding. Non sono bastati ben otto match nel corso del secondo set al tennista di Cervinara che poi ha finito per cedere sia psicologicamente che fisicamente nel terzo parziale al resuscitato avversario. “Perdere così è molto brutto. Ho avuto diversi match point – spiega Starace – per chiudere in due set. Lui ha giocato molto bene nei momenti importanti, mi dispiace per tutta la gente che è venuta a vedermi”.
Sul Grandstand gran bella affermazione ad inizio mattinata di Andrea Arnaboldi che ha sconfitto in tre set contro pronostico il sempre ostico olandese Thiemo De Bakker (tds cinque) ed ora affronterà Volandri. Sul Centralino bella vittoria di Federico Gaio che ha sfruttato al meglio la wild card concessagli dagli organizzatori. L’azzurro, reduce dalla finale persa contro Bellotti nel futures croato di Vrsar, ha superato in due set lo slovacco Andrej Martin giocando davvero un ottimo tennis.
Accede al secondo turno anche Thomas Fabbiano che in vantaggio 5-3 nel primo set ha approfittato del ritiro del rumeno Adrian Ungur. Semaforo rosso all’esordio per Matteo Viola sconfitto in due set dallo slovacco Norbert Gombos. Esce subito di scena lo spagnolo Albert Montanes (tds quattro), ritiratosi sotto di un set e di un break contro il connazionale Roberto Carballes Baena.
Un altro spagnolo invece non finisce mai di sorprendere ed è sicuramente Ruben Ramirez Hidalgo che ha battuto in due set il qualificato monegasco Benjamin Balleret. A dispetto dei suoi trentotto anni, il tennista di Alicante continua a girare il circuito e vincere incontri mostrando una condizione atletica invidiabile abbinata alla consueta grinta e tenacia. Domani alcuni incontri degli ottavi di finale e si completerà il primo turno con l’ultimo match rimasto tra il georgiano Nikoloz Basilashvili, vincitore la settimana scorsa a Raanana, ed il qualificato francese Alexis Musialek. Ricordiamo che fino a giovedì 9 l’ingresso ai campi del Tennis Club Napoli sarà gratuito.