Martina Hingis, 17 anni dopo, torna in Fed Cup. Giocherà il playoff del 18-19 aprile tra Polonia e Svizzera valido per un posto nel World Group del prossimo anno. Verrà impiegata solamente in doppio o tornerà a giocare anche in singolare?
Il 18-19 aprile, nello spareggio con la Polonia che mette in palio un posto nel World Group per il prossimo anno, ci sarà un gradito ritorno per la nazionale svizzera: Martina Hingis, convocata insieme a Timea Bacsinszky, Stefanie Voegele e Viktorija Golubic. Un’assenza quella della Hingis lunga 17 anni, da quando il 19-20 settembre del 1998, appena 18enne lei che ha esordito nel circuito maggiore a 14 anni, giocava i suoi ultimi tre match nella competizione battendo nei suoi due singolari Conchita Martinez e Arantxa Sanchez Vicario, che si sarebbero poi prese la soddisfazione doppia di vendicarsi nel quinto ed ultimo incontro, il doppio vinto 6-0 6-2 su Hingis/Schnyder, portando così la Fed Cup in Spagna. Un finale (ed una finale) privo del suo lieto fine.
Nella stagione dei grandi ritorni e dei grandi addii, la notizia del ritorno in Fed Cup della Hingis arriva, non del tutto inaspettata, a due mesi dalle sue dichiarazioni: “Vorrei tornare in Fed Cup con la Svizzera. Ne stiamo parlando e spero di giocare le Olimpiadi di Rio nel 2016. Mi piacerebbe farlo, visto che fra un anno sono due decenni che non gioco una Olimpiade”.
In Fed Cup Hingis ha giocato 14 tie nei quali ha collezionato 30 incontri, vincendone 26 e perdendone solamente 4 equamente divisi tra singolare e doppio, specialità nella quale si è sempre distinta nell’arco della sua carriera, completando anche il Grande Slam manco a farla apposta nel 1998, e per la quale sembra essere stata convocata in questa sua terza carriera, dopo essersi ritirata nel 2002 e, rientrata nel 2005, nel 2007, nella quale il singolare non sembra essere previsto. Rientrata nuovamente nel 2013 con scarsi risultati, mai oltre il secondo turno tra Carlsbad, Toronto, Cincinnati, New Haven e Us Open, nel 2014 in coppia con Lisicki prima e con la nostra Flavia Pennetta poi sono arrivate le prime vittorie, a Miami, Wuhan e Mosca, senza contare una finale agli Us Open ed una qualificazione al Masters mancata d’un soffio. Fino ad arrivare a questo 2015 nel quale, separatasi ad inizio marzo da Flavia Pennetta, ha centrato la doppietta Indian Wells–Miami in coppia con l’indiana Sania Mirza.
Già la più giovane esordiente del team svizzero con i suoi 14 anni e 199 giorni (17 aprile 1995, Lettonia-Svizzera 2-1) a 2o anni dal suo esordio potrebbe diventare anche la più anziana, superando proprio Patty Schnyder (32 anni e 123 giorni). Dando per scontato che ci riesca, bisogna solo aspettare per vedere se lo farà giocando solamente il doppio o anche il singolare. Un’ipotesi quest’ultima allontanata con forza: “Preferisco concentrarmi sul doppio, dove posso vincere i trofei, invece che giocare una o due partite in singolare”. Da queste dichiarazioni è passato però un mese e tutto può cambiare. Del resto nel suo rapporto con Flavia Pennetta si erano avuti segnali totalmente contrari al divorzio, e guardate poi come è andata a finire. Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Sono 7 anni e 7 mesi, sconfitta al secondo turno a Pechino dalla cinese Shuai Peng, che la svizzera non gioca un match in singolare. Che sia questo il primo passo pure verso questo ennesimo ritorno?