In un’intervista al britannico “The Guardian”, Eugenie Bouchard parla apertamente delle sue difficoltà di inizio stagione e di come stia cercando di migliorare il suo approccio mentale al tennis
È un momento difficile, professionalmente parlando, per la canadese Eugenie Bouchard. Dopo un 2014 sfavillante, con due semifinali e una finale nelle prime tre prove dello Slam e il primo titolo in carriera a livello di circuito maggiore a Norimberga, i risultati questa stagione stentano ad arrivare per la 21enne originaria di Montreal. Il bilancio del 2015 fino alla settimana scorsa parlava chiaro: solo 6 vittorie (quasi tutte all’Australian Open) a fronte di 4 sconfitte. Pochi giorni fa a Charleston è arrivata un’altra delusione contro l’americana Lauren Davis, n.66 del ranking WTA. Bouchard non si nasconde però e parla al quotidiano britannico The Guardian del suo periodo complicato e di come stia cercando di trovare nuovi equilibri dopo un 2014 che era andato oltre ogni più rosea aspettativa.
Innanzitutto Genie si è espressa riguardo alla novità più importante in questo suo inizio di stagione, ovvero il cambio di allenatore, da Nick Saviano a Sam Sumyk. “Forse è un periodo di aggiustamento”, ha dichiarato l’attuale n.7 del mondo. “Ho questo ricordo di Tiger Woods, quando ha cambiato i suoi colpi, che diceva su se stesso: ci sarà un calo prima che le cose migliorino. È la stessa cosa, è un grosso cambiamento. Ero abituata a qualcuno da tempo quindi ora devo accettare che le cose andranno male per un po’ prima che vadano bene. Bisogna solo lavorare e lavorare e sapere che c’è una luce alla fine del tunnel”.
Inoltre Bouchard ha parlato di come stia tentando di non mettersi troppa ansia a causa dei risultati poco soddisfacenti. “Mi aspetto grandi cose ma proverò a non mettere troppa pressione su me stessa perché penso di averlo fatto alla fine del 2014 e ho capito che non si può essere perfetti”, ha rivelato la tennista canadese. “È una cosa che Sam (Sumyk) mi dice. Probabilmente si perde ogni settimana, a parte un paio di eccezioni, nelle migliori delle ipotesi. Dunque devo solo capirlo, e cercherò di farlo, e tentare sempre di migliorare.” Bouchard ha quindi affermato di volersi “godere ogni singolo passo” della sua carriera, senza “dare per scontata nessuna vittoria”.
Nonostante qualche passo falso di troppo e le tante aspettative, la talentuosa giocatrice classe 1993 non si perde d’animo e continua a lavorare e, soprattutto, ad aspettare che cambi il vento. “So che non succede dal giorno alla notte. Non è che quando fai una finale Slam tutto è facile e dopo arriverai sempre in finale ogni settimana. Non funziona in questa maniera. Si devono accettare gli alti e i bassi e io sto cercando di lavorare sodo e aspettare finché questo momento difficile non si trasformerà in un buon momento. Nel frattempo cerco davvero di imparare ad essere paziente. So che non vincerò tutti i tornei. Penso che la pazienza sia molto importante per me visto che non sono molto paziente di carattere”, ha concluso infatti la Bouchard.