Dal 1968 – primo anno Open – hanno avuto luogo 47 finali nel cosiddetto “3rd clay Master”, ossia il terzo appuntamento sul rosso più importante, con Monte-Carlo e Roma, prima del Roland Garros: fino al 2008 la sede è stata Amburgo, dal 2009 Madrid (con l’anomalia del 2012, giocato sempre nella capitale spagnola ma sulla terra blu con il torneo tedesco retrocesso ad ATP 500).
Delle sopracitate 47 finali, soltanto due sono terminate per ritiro, ed è avvenuto nel 1998, con il successo nel derby spagnolo di Albert Costa su Alex Corretja, costretto ad abbandonare il campo sul 6-2 6-0 1-0 in favore del suo avversario, e nel 2014, nella finale fra Rafael Nadal e Kei Nishikori, con quest’ultimo ritiratosi sotto 2-6 6-4 3-0.
Per 38 volte l’atto conclusivo si è disputato al meglio dei 3 set su 5 (fino al 2006, in pratica, con la sola eccezione del 1992, giocata al meglio dei 2 set su 3, e vinta da Stefan Edberg su Michael Stich) e per 9 volte sulla breve distanza, come detto nel ’92 e dal 2007 in poi.
Prendendo in esame le finali giocate sulla lunga distanza, dal 1968 in poi (tutte disputate nell’Hamburg Open), in 16 occasioni (43,24% del totale, escludendo il ritiro del ’98) il vincente dell’incontro ha concluso il match senza concedere set. Per 12 volte il vincitore ha concesso un set (32,43% del tot.), con lo sconfitto che ha vinto il primo parziale 5 volte, il secondo sempre in 5 occasioni e il terzo in 2.
Al quinto e decisivo set sono terminate 10 sfide, con il vincitore uscito vincitore in rimonta da almeno un parziale (o due) di svantaggio 5 volte. Solo in un’occasione è avvenuta una rimonta da due set di svantaggio, nel 1982, con il successo di José Higueras su Peter McNamara (4-6 6-7 7-6 6-3 7-6). La finale al meglio dei 3 set su 5 più lunga, in termini di game, sono state quella del 1982 sopra citata e quella del 1999, con Marcelo Rios uscito vincitore per 6-7 7-5 5-7 7-6 6-2. Entrambe le finali hanno visto disputarsi 58 giochi. Gli atti finali con meno game disputati, sulla lunga distanza, sono stati quelli del 1995 e del 1997, in entrambi i casi con Medvedev protagonista: nel ’95 sconfisse Goran Ivanisevic 6-3 6-2 6-1; nel ’97 invece conquistò il torneo battendo Felix Mantilla 6-0 6-4 6-2, concedendo in entrambe le partite 6 games.
Nelle finali giocate 2 set su 3, invece, l’ultimo atto si è risolto in straight sets in 4 occasioni (curiosamente tutte avvenute al Madrid Open), mentre in 5 si è dovuti ricorrere al terzo set (tutte e tre le finali 2 su 3 disputate ad Amburgo, ’92, 2007 e 2008, e nel ’12 e ’14 a Madrid, seppur quest’ultima non sia stata completata). In 4 occasioni, sulle 5 totali, il vincitore del match ha perso il primo set. Solo nel 2008 il perdente dell’incontro è stato in grado di portare a casa il secondo set: Nadal trionfò 7-5 6-7 6-3 in quel caso.
La finale più lunga sulla breve distanza, in termini di giochi, risulta essere la finale del 2008 sopra citata, terminata in 34 games. Quella più breve, invece, è stata quella del 2013, con sempre Rafael Nadal protagonista vincente, contro Stanislas Wawrinka, battuto 6-4 6-2, dove ha concesso solo 6 giochi.
I vincitori del “3rd Clay Master”, dal 1968 in avanti (Hamburg Open fino al 2008 e dal 2009 Madrid Open) sono stati in grado di portare a casa anche almeno un titolo dello Slam o il Master/ATP Finals, nella medesima stagione, in 18 casi (38,3%). Il giocatore ad avere realizzato per il maggior numero di volte questa impresa è Roger Federer, riuscito ad accoppiare il “3rd Clay Master” ad un Major/ATP Finals per 5 volte (2003, ’04, ’07, ’09, ’12), seguito a ruota da Rafael Nadal, a quota 4 (2008, ’10, ’13, ’14).
Gli eventi che presentano maggiori correlazioni con l’Hamburg Open/Madrid Open sono il Roland Garros e lo US Open, dove in entrambi i casi si sono avuti gli stessi vincitori, nella stessa annata, in 8 occasioni (17,02%): a Parigi il record-man è Rafael Nadal, con 4 doppiette (2008, ’10, ’13, ’14), seguito da Yannick Noah (1983), Ivan Lendl (1987), Gustavo Kuerten (2000) e Roger Federer (2009). Per quanto riguarda lo US Open, i record-man sono Federer e Nadal, entrambi riusciti ad accoppiare il 3rd Clay Master con Flushing Meadows 2 volte (2004 e 2005 lo svizzero, 2010 e 2013 lo spagnolo). Oltre a loro, sono riusciti in questa impresa anche Manuel Orantes (1985), Ivan Lendl (1987), Stefan Edberg (1992) e Novak Djokovic (2011). L’Australian Open risulta essere lo Slam con meno correlazioni: soltanto 5 volte si sono avuti gli stessi vincitori nello stesso anno, con Federer in grado di realizzare questo bis in due occasioni (2004 e 2007). Gli altri tre sono stati Guillermo Vilas (1978), Ivan Lendl (1989) e Novak Djokovic (2011).
Dei cinque massimi eventi tennistici, il torneo che presenta, in assoluto, il minor numero di correlazioni con Amburgo/Madrid Open è il Masters/ATP Finals, dove hanno iscritto il proprio nome nell’albo d’oro dei due tornei, nella stessa stagione, solo tre giocatori: Ivan Lendl (1987) Michael Stich (1993) e Roger Federer (2004).
Inoltre, sono state realizzate 8 “triplette”, “poker” e “pokerissimi”, in totale, ossia la vittoria del 3rd Clay Master e almeno due/tre/quattro fra Slam e/o Master/ATP Finals. La “tripletta” riuscita maggiormente è 3rd Clay Master+W+USO, avvenuta in 4 occasioni. Colui che ne ha compiute di più è Roger Federer, in grado di realizzarne due (peraltro consecutive) nel 2004 e nel 2005. I “poker” sono stati 3, realizzati una volta ciascuno da Ivan Lendl (3rd Clay Master+RG+USO+Masters nel 1987), Rafael Nadal (3rd Clay Master+RG+W+USO nel 2010) e Novak Djokovic (AO+3rd Clay Master+W+USO nel 2011). Ci sono stati due casi di “pokerissimo”, ossia la vittoria di Amburgo/Madrid insieme al conseguimento di almeno 4 altri trofei, nella stessa stagione, fra Major e Masters/ATP Finals, sono stati conseguiti da Roger Federer nel 2004 e nel 2007 (AO+3rd Clay Master+W+USO+Masters).
Nella tabella seguente sono riportati il numero delle edizioni giocate, sia ad Amburgo che a Madrid ed i piazzamenti conseguiti da ciascun giocatore nelle varie edizioni del torneo. Come sempre, abbiamo stabilito di assegnare ad ogni tennista 8 punti per ogni torneo conquistato, 4 punti per ciascuna finale perduta, 2 punti per ogni semifinale raggiunta ed un punto per ciascun quarto di finale giocato. Per le eliminazioni subite nei turni che precedono i quarti di finali abbiamo assegnato un punteggio pari a zero.
In termini assoluti (valori riportati nella seconda colonna a partire da destra) e cioè sommando i punteggi assegnati come detto in precedenza, vediamo primeggiare Federer, il quale totalizza ben 58 punti, essendosi aggiudicato il torneo ben 6 volte (4 Amburgo e 2 Madrid). E’ seguito da Nadal, a quota 44 (1 Amburgo e 3 Madrid) e poi, a notevole distanza, da Orantes (28 punti), Dibbs (25 punti) e Medvedev (24 punti). Su 13 partecipazioni, Federer è giunto in finale in 8 occasioni; Nadal ha giocato 7 finali su 9 tornei disputati. Singolare il dato di Medvedev: ha trionfato 3 volte (Amburgo) e nelle restanti 4 partecipazioni non ha neppure raggiunto i quarti di finale.
I dati più significativi però si evincono dalla media punti (prima colonna a partire da destra), ottenuta in questo modo: per ogni giocatore si divide il numero punti conquistati per il numero di edizioni disputate, ottenendo una cifra che è tanto più elevata quante più volte il soggetto ha raggiunto le fasi finali del torneo. Notiamo che in testa alla classifica svetta “Gattone” Mecir, con la media di 5,33. Mecir ha partecipato solo 3 volte (sempre ad Amburgo), ottenendo una vittoria e due sconfitte in finale. In seconda piazza si trova Nadal (4,88), seguito da Federer (4,46). Curiosità: il n.1 al mondo Djokovic ha una media punti bassa, pari a 2, avendo vinto solo una volta (Madrid) su sette edizioni giocate.
In quattro occasioni il vincitore di Amburgo non ha perso neppure un set in tutto il torneo: ci riferiamo a Mecir, Carlsson, Orantes e Federer. A Madrid tale impresa non è mai riuscita a nessun tennista. Mecir primeggia in quanto a percentuale di games vinti, con il 74,29% ottenuto nell’edizione del 1985 (Amburgo), seguito da Carlsson con il 73,33% (Amburgo – 1988) e da Lendl, con il 69,31% (Amburgo – 1989).
E’ Andrei Medvedev il giocatore più giovane ad essersi aggiudicato il torneo in esame; l’unico a farlo prima di compiere i vent’anni. Da notare il fatto che Nadal – tennista che si è aggiudiacto il primo Roland Garros a soli 19 anni – ha dovuto aspettare quasi i 22 per imporsi. Il torneo ha costituito invece uno dei primi successi importanti per Federer che ha alzato la coppa nel 2002. Lo stesso Roger è contemporaneamente il secondo più anziano vincitore: nel 2012 sulla terra blu. In assoluto il record spetta a Gimeno vincitore ad Amburgo nel 1971.
Guido Tirone, Marco Zara e Michele Gasperini