Ieri sera Michael Chang e Martina Hingis sono entrati tra le leggende del Foro Italico, ricevendo dal presidente del Coni Giovanni Malagò la “racchetta d’oro”, un riconoscimento ideato dal giornalista Lino Cascioli nel 1991 e riservato a chi ha fatto la storia del tennis. L’americano di origini asiatiche e la svizzera si sono aggiunti così ad una lista di nomi eccellenti di questo sport come Boris Becker, Monica Seles e Gabriela Sabatini.
“È un grandissimo onore ricevere la Racchetta d’oro” ha dichiarato la Hingis, impegnata al Foro Italico nel torneo di doppio, in coppia con l’indiana Sania Mirza, che ha poi aggiunto “Io sono stata così fortunata da riuscire a vincere due volte qua a Roma, e specialmente la seconda è stata incredibile. È sempre bellissimo tornare al Foro Italico e vedere tanta gente sugli spalti, qua in Italia il tennis è davvero popolare”. Oltre ai due successi agli Internazionali (nel 1998 e nel 2006) la 35enne elvetica ha nel suo palmares altri 41 titoli in singolare (5 grandi slam) e 44 titoli in doppio (9 grandi slam). Inoltre la Hingis è stata la più giovane n.1 del mondo della storia alla tenera età di 16 anni.
Anche la carriera di Chang, attualmente allenatore del giapponese Kei Nishikori, è di tutto rispetto. Con la vittoria a Parigi nel 1989 a soli di 17 anni e 4 mesi, lo statunitense detiene ancora il primato di precocità per un vincitore di una prova dello slam. A questo record, l’ex tennista statunitense somma 34 titoli in singolare e due finali slam nel 1996, all’Australian Open e in casa allo US Open. Come miglior risultato a Roma vanta la semifinale persa contro il connazionale Jim Courier nel 1993.