[3] M. Sharapova vs V. Azarenka 6-3 6-2 (da Roma, Carlo Carnevale)
Una fotografia sbiadita, quella della finale degli Australian Open 2012, in cui una Victoria Azarenka al picco della sua forma asfaltava 6-3 6-0 la brutta copia di Maria Sharapova; lontana la condizione migliore per la bielorussa, che soccombe sotto i potenti colpi della siberiana. Sharapova mette la testa avanti 8-7 negli scontri diretti, giocando costantemente in spinta un incontro in cui il rubinetto dei vincenti resta sempre aperto: il rovescio lungolinea è il colpo chiave, Azarenka non riesce a recuperare quando si sposta sulla sua sinistra, e ad ogni seconda di servizio trattiene il fiato. Copiose le risposte aggressive, quando non definitive, della Sharapova, che di fatto è unica fautrice del destino dell’incontro: è lei a prendere l’iniziativa in ogni quindici per andare avanti 3-1, così come è lei a disfare con tre gratuiti per restituire il break appena ottenuto, nell’unico inciampo della giornata. La russa va a servire sul 5-3, spreca un set point con un rovescio dal centro che termina in corridoio e concede una palla break, annullata con una seconda priva di qualsiasi senso; altri due servizi vincenti garantiscono a Masha il primo parziale, e di fatto l’incontro. La Sharapova raggiunge in semifinale la sorprendente connazionale Daria Gavrilova, che peraltro l’ha battuta nel loro unico precedente, a Miami lo scorso Marzo; il secondo parziale termina già dopo pochi games, Azarenka punge di più in ribattuta ma non sfonda mai, e quando in difficoltà non trova mai il colpo di reni per reagire, se non sul 5-1 Sharapova quando annulla tre matchpoint consecutivi, tutti giocati a braccio sciolto. Entrambe le giocatrici sudano sotto i loro completini a maniche lunghe, a preservarle dal fresco che per tutta la grigia giornata odierna ha sferzato il Foro Italico: timide gocce di pioggia si vedono in controluce nei riflettori, mentre Sharapova chiude con l’ultimo rovescio largo dell’Azarenka, e prosegue la sua marcia verso il terzo titolo a Roma, dopo quelli del 2011 in finale su Stosur e 2012 su Li Na.
[Q] D. Gavrilova b. [Q] C. McHale 6-2 6-4 (da Roma, Carlo Carnevale)
Continua la sorprendente corsa di Daria Gavrilova, che coglie una clamorosa semifinale, uscendo vincitrice dallo scontro tra qualificate: la ventunenne russa, numero 78 del ranking, ha superato la statunitense McHale, che aveva approfittato del ritiro di Serena Wiliams e in precedenza aveva battuto Sara Errani. La Gavriolva, che al secondo turno aveva sconfitto Ana Ivanovic all’ottavo matchpoint, conferma quanto di buono fatto vedere sul cemento di Miami, dove si era fermata solamente in ottavi contro la Pliskova: incontro gestito alla perfezione, con un primo set dominato e un secondo più contorto, in cui non è riuscita a sfruttare un break di vantaggio per tre volte, prima di chiudere al primo matchpoint, strappando il servizio per la quarta volta nel parziale. Gavrilova avrà adesso la vincente del match clou tra Sharapova e Azarenka.
[10] C. Suárez-Navarro b. [4] P. Kvitova 6-3 6-2 (da Roma Roberto Dell’Olivo)
La corsa della regina di Madrid, Petra Kvitova, si ferma ai quarti di finale, contro la spagnola Suarez Navarro. La numero 4 al mondo ha ceduto alla maggiore resistenza fisica della spagnola, salita nella top ten in questo suo brillante inizio anno.
Si tratta del primo scontro sulla terra battuta fra le due tenniste, entrambe alla loro quinta presenza a Roma. Nei precedenti molto equilibrio, 5-4 per la ceca che vanta il successo più importante sull’erba di Wimbledon nel 2013. Ma la terra battuta si sa è il campo preferito della piccola spagnola. Anche se a Madrid nel doppio confronto con Serena Williams, è la Kvitova a spuntarla con Navarro a perdere con l’americana nei quarti e la ceca a vincere in semifinale per poi conquistare il titolo contro Kuznetsova. Una cavalcata che ha messo a dura prova Kvitova che già si era salvata a stento contro Karin Knapp nel turno precedente.
La spagnola si prende subito il break all’inizio del set e se lo porta fino alla fine. Troppi gli errori della Kvitova che spreca un palla break sul 2-4. Nel secondo è un monologo di Carletta che sale in un batter d’occhio 4-0. Ma in verità la ceca a tratti riesce ancora a far correre la sua avversaria. Che non sembra avere tanto più fiato di Petra e perde il proprio servizio, a causa di un paio di corse di troppo. Navarro è in affanno e commette doppio fallo nella palla break. Sul 2-4 Kvitova si procura ancora una palla break. Ma la ceca non ha la forza di approfittare del momento di rilassamento della spagnola. Petra sta peggio e a sbaglia palle impossibili. Come una volèe in allungo a rete a campo aperto. E quando serve sul 2-5, si fa raggiungere dal 40-15. Con tanto di primo match ball. La Navarro rompe le corde, ma al secondo appuntamento con le semifinali non sbaglia. Un passante lungolinea in corsa di rovescio raccoglie gli ultimi applausi. Carla ora può tirare il fiato. Giusto un attimo, domani c’è già Simona Halep, che torna in semifinale a Roma due anni dopo il match perso da Serena Williams.
[2] S. Halep b [Q] A. Dulgheru 6-1 6-0 (Diego Serra)
Derby rumeno senza storia al Foro Italico, del resto la Dulgheru, dopo aver eliminato la Safarova e la Makarova partendo dalle qualificazioni, aveva probabilmente finito le energie. Il match dura più o meno un’ora e se contiamo che la Halep ci ha impiegato meno di tre ore complessive, e solo sette game persi, per eliminare la Riske, la Williams e la sua connazionale oggi, questo dà un senso allo splendido stato di forma della giocatrice di Costanza. Pronta a sbancare Roma. Nel primo set break della Halep nel quarto game, alla seconda palla break, e break nuovamente al sesto game. Finale 6 a 1.
Ancor più secco il risultato del secondo set, anche se gli scambi sono sembrati più combattuti. Bello soprattutto il terzo game, con la Dulgheru pronta a vendere cara la pelle e a respingere ben quattro palle break, prima di capitolare. Break nel quinto game e chiusura sul 6 a 0. Ora in semifinale per la campionessa rumena la Suarez Navarro o la Kvitova. Sicuramente la Halep arriverà all’appuntamento più riposata della rivale.
Risultati:
[2] S. Halep b [Q] A. Dulgheru 6-1 6-0
[10] C. Suarez Navarro b. [4] P. Kvitova 6-3 6-2
[Q] D. Gavrilova b. [Q] C. McHale 6-2 6-4
[3] M. Sharapova vs V. Azarenka 6-3 6-2