Il numero 3 ATP Andy Murray aveva fatto storcere il naso a molti quando lo scorso anno aveva annunciato la sua collaborazione con Amelie Mauresmo come allenatrice. Adesso, con la Mauresmo prossima a partorire entro la fine dell’estate, il suo ruolo da allenatrice nel futuro di Murray rimane incerto ma Murray si è detto già molto positivamente influenzato dalla francese nel suo modo di vedere le cose.
“Sono a favore della parità tra i sessi e se questo vuol dire essere femminista, sì allora lo sono“, ha detto Murray parlando al magazine Red Bulletin; ed ha aggiunto: “Iniziare a lavorare con Amelie mi ha davvero aperto gli occhi. La disuguaglianza è qualcosa che ho iniziato a vedere e mi ci sono appassionato. Mi ha aperto la mente. Mi sto dedicando davvero e con passione a vedere più donne nello sport, nel dar loro maggiori opportunità. Quando ero più giovane non pensavo a cose del genere. Ma ora me ne sono reso conto ed è abbastanza sorprendente vedere quanti pochi coach donna ci siano in qualsiasi sport.”
Visto da molti come una sorta di figura di burbero, Murray ha anche ammesso che si sente più a suo agio con l’universo femminile: “Non so perché ma fin da quando ero giovane ho trovato più facile parlare di come mi sento con le donne più vicine a me come mia madre e mia moglie“; ed ha continuato: “E’ stato molto più facile aprirmi con Amelie quando non mi sentivo sicuro. Quando ci siede intorno ad un tavolo in cinque o sei uomini in un ambiente competitivo, non è piacevole. Ho trovato difficoltà ad aprirmi a volte come se mi sentissi giudicato o se mostrassi un segno di debolezza. A volte, quando siamo in competizione e in allenamento, cercando di essere machi, si può eccedere col testosterone. Con Amelie invece ho finito per avere grandi argomenti, non mi sento come se fossi in competizione con lei“.