Rafael Nadal (9)
Non è rimasto più niente da dire su colui che ha alzato per ben 9 volte la Coppa dei Moschettieri. Il più grande di sempre sulla terra rossa, ovviamente. Fra pochi giorni inizierà la rincorsa – mai così complicata – alla decima corona. Esisterà mai qualcuno in grado di battere i record parigini di Nadal? 9 vittorie in 10 partecipazioni, 66 vittorie e una sola sconfitta – quella storica del 2009 contro Robin Soderling – 2 soli giocatori capaci di trascinarlo al quinto set (Isner nel 2011 e Djokovic nel 2013) e una striscia aperta di 5 trionfi consecutivi… poco da dire, numeri da pazzi. Eterno.
Bjorn Borg (6)
Dominatore della sua epoca come pochi prima e dopo di lui. L’unico ad avere numeri paragonabili a quelli di Nadal per il numero di vittorie (6 su 6 finali disputate, fra il 1974 e il 1981) e di sconfitte (2, entrambe contro Adriano Panatta nel 1973 e nel 1976). 6 trionfi su 8 partecipazioni, un record di 49 vittorie, i titoli del 1978 e del 1980 vinti senza perdere nemmeno un set, la doppietta Roland Garros-Wimbledon riuscita per ben 3 anni consecutivi dal 1978 al 1980 e una percentuale di vittorie a Parigi che si attesta sul 96%… e anche qui poco da dire, grandissimo.
Mats Wilander (3)
Numeri molto lontani rispetto a quelli dei due mostri sacri di cui sopra ma è impossibile negare il grande impatto che Mats Wilander ha avuto sulla terra rossa di Parigi. Il primo titolo dello svedese nel 1982 lo rese, all’epoca, il più giovane giocatore di sempre a vincere un torneo dello slam – record attualmente detenuto da Michael Chang, vincitore proprio a Parigi nel 1989 a 17 anni e 110 giorni. Una vittoria che arrivò in maniera sorprendente, fuori dalle teste di serie, come campione in carica del torneo juniores. Mats sconfisse sulla sua strada Lendl e Vilas, in una finale che ancora oggi è la più lunga mai disputata nella storia del torneo (4h42). Altri 2 titoli per il campione svedese (nel 1985 contro Lendl e nel 1988 contro Leconte) e 2 sconfitte in finale (nel 1983 contro Noah e nel 1987 contro Lendl).
Ivan Lendl (3)
Tre trionfi al Roland Garros per il ceco naturalizzato statunitense (1984, 1986 e 1987). Il primo successo è storico, contro il suo grande rivale John McEnroe, che fino a quel momento sembrava davvero imbattibile e lo aveva già sconfitto 4 volte su 4 in stagione, in altrettante finali. La rivincita per Lendl sarà la più dolce possibile: sotto per 2 set a 0 il 24enne nativo di Ostrava rimonterà fino a chiudere per 7-5 al quinto ottenendo il primo slam della sua carriera e infliggendo a McEnroe quella che lo stesso John definirà “la peggior sconfitta della mia carriera”. Lendl si ripeterà a Parigi per 2 volte (1986 contro Pernfors e 1987 contro Wilander) perdendo altrettante finali (nel 1981 contro Borg e nel 1985 contro Wilander). 53 vittorie e 12 sconfitte, il bilancio complessivo di Ivan agli Open di Francia.
Gustavo Kuerten (3)
Forse il campione di Parigi più amato di sempre dal pubblico di casa, sempre solare e genuino nelle vittorie e nelle sconfitte. 3 i titoli di Guga al Roland Garros, il primo dei quali nel 1997, quando Kuerten si presentò ai nastri di partenza come numero 66 del mondo e sconfisse sulla sua strada per il titolo 3 ex campioni del torneo, Muster, Kafelnikov e Bruguera. Si riconfermerà campione per altre 2 volte (nel 2000 battendo in finale Norman e nel 2001 contro Corretja) prima dell’arrivo dei problemi fisici che stroncano prematuramente la sua carriera. Indelebile l’immagine di Guga che disegna un cuore sulla terra rossa del Philippe Chatrier. Emozionante.
Chris Evert (7)
In quel di Parigi è la Nadal in gonnella: 7 trionfi su 13 partecipazioni. Il primo titolo arriva a 19 anni nel 1974, senza perdere un set, riconfermato l’anno successivo battendo in finale Martina Navratilova. Tornerà a Parigi nel 1979 dopo 3 anni di assenza riguadagnando subito la corona. Nuovamente campionessa l’anno successivo. Con i titoli del 1983, 1985 e 1986 diventa la giocatrice più titolata sulla terra rossa di Francia. Per Chris anche 2 finali perse: nel 1973 contro Margaret Court e nel 1984 contro Martina Navratilova. Vale quanto detto per Nadal, numeri da capogiro.
Steffi Graf (6)
Il primo successo in terra francese arriva nel 1987 sconfiggendo in finale Martina Navratilova per 8-6 al terzo set (sarà il primo titolo del Grande Slam per Steffi). Il 1988 è l’anno d’oro della campionessa tedesca, capace di diventare l’unica giocatrice della storia a completare il Golden Slam (vittorie in tutti e 4 i tornei dello Slam e medaglia d’oro olimpica a Seul). La finale di Parigi del 1988 sarà ricordata come la più breve della storia, con Steffi che batte Natasha Zvereva per 6-0 6-0 in appena 32 minuti di gioco. 3 le finali perse da Graf a Parigi: nel 1989 contro Sanchez-Vicario, nel 1990 e 1992 contro Monica Seles. Indimenticabile la vittoria del 1999 (sesto titolo a Parigi e ultimo major conquistato da Graf) in cui sconfisse prima Davenport (numero 2 del mondo), poi Seles (numero 3) e infine Martina Hingis (numero 1) in una delle finali più discusse e rocambolesche della storia, dopo essere stata sotto di un set e di un break. Epica, proprio come il suo rovescio.
Margaret Court (5)
Terza giocatrice della storia capace di realizzare il Grande Slam (1970) prima di Steffi Graf (1988) e dopo Maureen Connolly nel 1953. Tra uomini e donne è quella che ha ottenuto il maggior numero di slam in singolare, ben 24. Al Roland Garros ha vinto 5 volte, di cui 3 in Era Open (1969, 1970 e 1973) e ha un bilancio complessivo di 47 vittorie e 5 sconfitte. Nel 1965 perse in finale contro Lesley Turner Bowrey. Leggendaria.
Justine Henin (4)
La piccola e talentuosa tennista belga è stata forse l’ultima grande interprete del tennis old-style, prima dell’avvento dei mostri di fisicità attuali. L’indimenticabile rovescio ad una mano di rara eleganza le regalerà 4 affermazioni al Roland Garros: nel 2003 batte in semifinale la numero 1 del mondo Serena Williams per 7-5 al terzo set e poi sconfigge in finale Kim Clijsters; nel 2005 lascia appena 2 giochi in finale a Mary Pierce; nel 2006 e nel 2007 trionfa senza perdere nemmeno un set. Indelebile.
Monica Seles (3)
Sono 3 i trionfi di Monica a Parigi; 3 titoli consecutivi dal 1990 al 1992. Nel maggio 1989, alla sua prima partecipazione ad un torneo dello Slam, fu sconfitta in semifinale in 3 set dalla numero 1 del mondo Steffi Graf, dando vita ad una delle più grandi rivalità del tennis femminile. Monica si prenderà la rivincita l’anno successivo, battendo sempre Steffi in finale e vincendo il primo titolo dello Slam della sua carriera, diventando la più giovane vincitrice di sempre degli Internazionali di Francia (16 anni e 6 mesi). Debordante. Dopo l’aggressione subita nel 1993, Seles tornerà a Parigi dopo 3 anni di assenza, sconfitta nei quarti da Jana Novotna. Farà ancora in tempo a perdere una finale, nel 1998 contro Arantxa Sanchez-Vicario.
Arantxa Sanchez-Vicario (3)
Tre titoli dello Slam su 4 conquistati a Parigi (1989, 1994 e 1998). Il primo successo arriva battendo in finale la numero 1 del mondo Steffi Graf che fino a quel momento l’aveva sempre sconfitta nei precedenti confronti diretti. Gli altri 2 titoli arriveranno battendo Mary Pierce nel 1994 e Monica Seles nel 1998. 3 invece le sconfitte patite all’ultimo atto del torneo: nel 1991 contro Seles e nel 1995 e 1996 contro Graf. 73 vittorie a fronte di 14 sconfitte per la combattiva tennista spagnola.