Il numero 1 britannico non è estraneo a gestire ambienti ostili nei tornei dello slam. Dopo aver perso con Gael Monfils nel 2006 proprio al Roland Garros, lo scozzese ha vinto 11 partite consecutive contro giocatori di casa nei Majors, battendo due australiani a Melbourne, cinque francesi a Parigi e quattro americani a New York.
“Non mi dispiace giocare con queste atmosfere“, ha detto Murray, che ha un record positivo di 6-1 contro Chardy. “Ovviamente preferisco quando la folla fa il tifo per te, ma è qualcosa che bisogna comunque apprezzare. È una sfida e quando la si accetta bisogna essere pronti ed affrontarla. Cerco di dire a me stesso che quando mi stanno fischiando in realtà… la folla stia fischiando il mio avversario. Credo che nel calcio sia usuale sostenere la squadra di casa quando sta attaccando, invece nel tennis non c’è rumore nel bel mezzo di uno scambio perciò non ci si dovrebbe scoraggiare. Quando ero più giovane il tifo contro mi avrebbe colpito ma ora è una cosa che non mi spaventa più.”
Chardy ha perso 6-4 6-3 con Murray il mese scorso sulla terra rossa di Roma, ma il francese si è stizzito quando ha saputo che lo scozzese si era ritirato al turno successivo senza scendere in campo a causa della stanchezza dopo un lungo periodo vittorioso sulla terra battuta. Inoltre Murray è allenato dalla francese Amelie Mauresmo e questo dovrebbe aggiungere ancora più pepe alla loro sfida odierna di quarto turno. “Ero un po’ inca**ato quando ho visto che si è ritirato a causa della stanchezza dopo avermi battuto” ha detto Chardy; “Ma è una sua scelta. Se vince il Roland Garros, tutti potranno dire che è stata una buona scelta; se perde, sarà sbagliata. Si tratta di un ragazzo dalla Gran Bretagna contro un ragazzo francese, quindi spero che il pubblico sarà al 100% per me. Ho una chance contro Andy“.