[13] L. Safarova b. [7] A. Ivanovic 7-5 7-5
La prima finalista del Roland Garros è Lucie Safarova, che ha battuto in due set la Ivanovic in poco meno di due ore.
Subito dopo la vittoria della ceca negli ottavi contro la Sharapova, mi era venuto in mente un articolo dello scorso anno di AGF “Safarova, di nuovo a un soffio dall’impresa“. Pensavo che battendo la russa avesse semplicemente “vendicato” quel mancato exploit e che sarebbe uscita subito dopo. Mi sbagliavo. Perché arrivare in una finale Slam, dopo aver battuto Pavlyuchenkova, Nara, Lisicki, Sharapova, Muguruza e Ivanovic senza concedere nemmeno un set, non è questione di fortuna di un giorno.
Anche oggi Lucie ha mostrato il suo carattere, a tratti ancora un po’ acerbo (vedi il break perso con il doppio fallo sul primo matchpoint), ma che le ha permesso di rimontare nel primo set sotto 3-5, dopo un inizio lento.
Fra le due, l’habituée sembrava quasi fosse lei. Non si può perdonare alla serba di non aver chiuso il primo set sopra 5-2 e non aver riaperto il secondo dopo il contro-break del 5-5.
La serba parte bene con un vantaggio di 4-1 ma, proprio sul 5-2, non legge bene il gioco, prova gli stessi colpi dei game precedenti ma, stavolta, dall’altra parte della rete, la Safarova risponde e con il mancino strappa la battuta e risale 4-5. Decisamente più lucidi i presenti nel box della serba – il fidanzato Schweinsteiger compreso -, che capiscono che il momento è delicato e non mancano di incitarla ad ogni punto facendo un baccano quasi imbarazzante. Così Lucie cambia totalmente l’inerzia del set e, grazie ad una risposta profonda di rovescio, strappa nuovamente il servizio e sale 6-5. Poco dopo, con l’avversaria in confusione – assurda una volée facile che non supera la rete a campo aperto – chiude al primo setpoint 7-5 dopo 46 minuti. Molti gli errori, con le giocatrici che chiuderanno il match con oltre 30 errori gratuiti al passivo.
La seconda manche inizia con la serba che non riesce a trasformare due palle break sull’1-0, prima di un passaggio a vuoto nel game successivo, quando va sotto 0-40 e concede il break. A conferma che il servizio oggi non va, commette un altro doppio fallo e concede una chance per il doppio break. Si salva dopo una lunga serie di scambi conclusasi con un vincente di rovescio e, per la prima volta dopo i primi game dell’incontro, è lei a dominare lo scambio. Si arriva così al 5-3; Lucie si fa prendere dal nervosismo e, come detto poi in conferenza stampa, inizia “a pensare a tante cose, non riuscivo a concentrarmi” e, così, con un doppio fallo, spreca il primo matchpoint e finisce per cedere la battuta alla quarta palla break. Ma una volta superata la paura, si riprende e con carattere strappa nuovamente il servizio alla serba per poi chiudere l’incontro 7-5 7-5 al terzo matchpoint.
Emozionatissima, al microfono di Fabbriche Santoro, Lucie riesce a stento a parlare. “E’ un sogno diventato realtà, non riesco a crederci… Ho iniziato male ma poi ho saputo alzare il livello… è incredibile… Merci Paris!!!”. Ringraziamo anche noi Parigi, perché la sensazione è che il Roland Garros 2015 abbia consacrato una nuova campionessa. In attesa della finale…
01/03/15, Lucie Safarova, prima eterna incompiuta e ora a un passo dalla Top Ten (R. Canevazzi)
04/02/15, Buon compleanno a Lucie Safarova (L. Guidobaldi)
In aggiornamento