[Q] N. Mahut b. [2] D. Goffin 7-6 (1) 6-1
L’incantesimo è durato fino al lieto fine. Nicolas Mahut, da qualificato e numero 93 del mondo, solleva il suo terzo trofeo in carriera, ancora una volta sull’erba, così come sull’erba aveva perso le due finali raggiunte nel 2007 (Queen’s, con matchpoint sprecato contro Roddick, e Newport); il francese bissa il trionfo a ‘s-Hertogenbosch, e lo aggiunge alla cristalleria guadagnata nel 2013 con le vittorie di Newport e per l’appunto a Den Bosch, quando anche in quell’occasione partì dal tabellone cadetto. David Goffin, seconda testa di serie, resiste un solo set, prima di incepparsi con un dritto all’improvviso fallimentare, cedere il tiebreak ottenendo un solo punto e collassare nel secondo parziale. L’intero incontro mette in vetrina sprazzi di tennis da gesti bianchi, con discese a rete in controtempo e lunghi scambi sulla diagonale di rovescio in slice, con Mahut bravissimo a variare le traiettorie al servizio per poi chiudere al volo, mentre il belga cerca risposte bloccate da indirizzare nelle stringhe dell’avversario. Goffin salva due palle break nel ottavo gioco con altrettante poderose prime di servizio, poi ne spreca tre consecutive nel game successivo, soffrendo la stessa arma dell’avversario; il tiebreak a cui si approda è un teatro degli orrori per il fiammingo, il dritto si trasforma in incubo e il solo rovescio in rete di Mahut permette a Goffin di non chiudere a zero il jeu decisif. “Sono comunque soddisfatto del mio torneo, e sono fiducioso per il prosieguo della stagione sull’erba. Complimenti a Nicolas, ha giocato davvero alla grande“.
“Forse dovrei comprare una casa qui! Sono felicissimo, e mi sento pronto per Wimbledon” afferma un sorridente Mahut, che a trentatré anni cerca l’assalto alla top50 (sarà numero 62 da domani). Il secondo set è una passerella, Goffin continua ad essere preda delle sue turbe sul lato destro, mentre Mahut ingrana il turbo con rovesci in controbalzo e serve&volley al cianuro. Il transalpino, che ieri ha perso la finale di doppio contro Karlovic e Kubot, infila cinque giochi di seguito dall’1-1 del secondo parziale, e diventa il primo giocatore a vincere due tornei consecutivi da qualificato dai tempi del senegalese Yahiya Doumbia che ci riuscì tra il 1988 e il 1995 (Lione e Bordeaux).