Il magnifico Aspria Harbour Club ospiterà dal 22 al 28 Giugno, la decima edizione del torneo ATP Challenger di Milano, Trofeo BCS. L’evento è stato presentato all’ora di pranzo presso il Club stesso situato in mezzo al verde in zona San Siro, non lontano dallo Stadio Meazza, in Via Cascina Bellaria 19. Una decima edizione che vedrà un aumento del montepremi complessivo a 42.500 Euro, nonostante il direttore del torneo Carlo Alagna abbia ammesso le difficoltà nel reperire i fondi in un periodo economico così difficile per il nostro Paese senza alcun aiuto da parte delle istituzioni locali.
Erano presenti alla conferenza stampa anche la “Signora del tennis italiano”, Lea Pericoli, come ambasciatrice della Lega Italiana contro i Tumori insieme al nuovo presidente della sezione milanese della LILT stessa, Marco Alloisio. Il torneo è sostenitore della fondamentale campagna della Lega a favore della odontoiatria pediatrica.
Venendo al tennis giocato l’entry list è di tutto rispetto con wild card italiane assegnate: Federico Gaio, Gianluca Mager, Filippo Baldi e Gianluigi Quinzi. A questi si aggiungono quelli ammessi direttamente in tabellone Filippo Volandri, Potito Starace, Marco Cecchinato e Riccardo Bellotti.
Per quanto riguarda i giocatori internazionali spiccano i nomi di Federico Delbonis, specialista del rosso e il suo compagno di squadra in Coppa Davis Carlos Berlocq ma anche Andrej Golubev e lo slovacco Blaz Kavcic (n.79 ATP)
La grande sorpresa dell’ultima ora è il possibile arrivo a Milano di Benoit Paire, N.67 del mondo, che è sì iscritto al torneo ATP di Nottingham ma in questo momento è 5 posti fuori dal taglio per entrare nel Main Draw. Se non dovesse entrare direttamente in tabellone in Inghilterra, Paire giocherà il Challenger di Milano, passando quindi dall’ erba alla terra battuta in modo repentino.
Le qualificazioni prenderanno il via Sabato 20 e Ubitennis vi racconterà l’appuntamento milanese non solo con le consuete news ma anche con i nostri 2 collegamenti radiofonici giornalieri su Radio Montecarlo, come spiegato dallo stesso Alagna (Ascoltate l’intervista esclusiva riportata sopra).