A. Seppi b. [4] G.Monfils 6-1 1-0 rit. (da Halle, Roberto Dell’Olivo)
Andreas Seppi in semifinale ad Halle. “Non so cosa aspettarmi da Monfils” ci aveva detto ieri dopo il match vinto contro Robredo, ma il ritiro del francese dopo soli 32 minuti era davvero impossibile da pronosticare. Dopo qualche difficoltà a portare a casa il primo turno di battuta, Seppi chiude a rete una volée che Gael cerca invano di raggiungere: scivola, allunga la gamba destra e cade vicino alla panchina, a ridosso dei tabelloni pubblicitari. Si rialza ma di fatto non gioca più a tennis; cammina ma non riesce più a correre, tanto da chiedere un medical time out. Sul 3-0 per Andreas, Monfils esce dal campo, ma il danno è irreparabile. Si va 5-0 con il francese a vincere, quasi per disperazione, un proprio turno di servizio, grazie solo alle sue battute. Seppi resta lì, certo non può perdere una tale occasione. Finisce il primo set 6-1 in 22 minuti. A seguire l’ estremo tentativo, con il fisioterapista in campo nell’intervallo, a controllare la coscia destra del povero Monfils, che si ritira sull’1-0, 30-15 per Seppi.
Il francese abbandona l’erba di Halle, mentre Andreas vince il lascia passare per le semifinali. La sua prima ad Halle, la terza della stagione dopo Doha e Zagabria. Punti d’oro per la classifica dell’altoatesino, attualmente al numero 45, che approfitta anche del passaggio di categoria di Halle da Atp 250 a 500. Ora, con qualche energia risparmiata, l’ostacolo Nishikori, che invece ha lottato per avere la meglio al terzo di Janowicz.
Dopo Federer–Karlovic, programmata alle 13, non prima delle 16 l’appuntamento con Halle domani è per la semifinale Seppi-Nishikori, assolutamente da non perdere. Negli scontri diretti il giapponese è avanti 2-1, ma Andreas ha vinto l’unico confronto sull’erba, nel 2013 in cinque set nella nobile Wimbledon.
[1] R. Federer b. [PR] F. Mayer 6-0 7-6(1) (da Halle, Roberto Dell’Olivo)
Tredicesimo quarto di finale ad Halle per Roger Federer, finalista per ben nove volte , con all’attivo sette trofei. Dopo aver battuto a fatica Kohlschreiber all’esordio lunedì, un altro tedesco sul cammino di Federer. Florian Mayer, che gioca per la quarta volta un quarto in questo torneo, numero 18 Atp nel 2011, nel main draw con la classifica protetta. Il tedesco è numero 487, a ausa di un grave infortunio all’inguine, che risale ancora al torneo di Miami del 2014. Un anno addirittura di stop, prima del rientro ad aprile di quest’anno, con la vittoria su Youzhny a Montecarlo, ed ora il ritorno sull’erba, una superfice che ben si adatta al suo gioco, fatto di back di rovescio, palle corte e discese a rete. Caratteristiche che gli hanno permesso di superare nei primi turni Struff e Johnson, ma che nulla possono contro la versione odierna di Roger. Un Federer aggressivo, come non mai. In attacco fin dal primo quindici, pronto a rispondere ben dentro la linea di fondo campo e così il primo set vola, in 19 minuti finisce 6-0. E c’è subito una palla break per lo svizzero anche all’inizio del secondo set. Qui Mayer prende un po’ di coraggio, cerca di lasciare andare il braccio e riesce a vincere il primo game, salutato da un’ovazione del pubblico di Halle che vuole, o almeno spera, di vedere un po’ di partita.
Anche perché piove a dirotto , la pioggia batte all’impazzata sul tetto del Gerry Weber stadium, a momenti si fa fatica addirittura a sentire perfino la chiamata dei giudici di linea. Nel cambio campo la regia musicale non perde l’occasione di farci sentire qualche nota di “Raindrops Keep Fallin’ On My Head” canzone scritta da Burt Bucarach e meglio conosciuta in Italia col nome di “Gocce di pioggia su di me”.
E forse proprio per evitare di bagnarsi nel tragitto a piedi, pur breve, dallo stadio all’hotel, Roger pensa bene di allentare la pressione. Tant’è che ora Mayer riesce almeno a tenere il suo turno di servizio, ben oltre il previsto da Roger Federer. Il tedesco arriva infatti “quatto quatto” a giocarsi il tie break del secondo set. Giocarsi è per la verità un eufemismo. Finisce 7-1 per Federer che raccoglie gli applausi del “suo” pubblico, con un siparietto fuori programma con dei colpi al volo sotto rete col presentatore tedesco, che su un pallonetto di Roger si permette di infilarlo addirittura con un tweener. Solo ad Halle può succedere tutto questo.
Ed ora per Federer la semifinale meno prevista, contro il giustiziere di Berdych, il gigante Ivo Karlovic, che contro lo svizzero non è mai stato così grande. 12-1 i precedenti per lo svizzero, che si impose l’ultima volta nella sua Basilea l’anno scorso, sempre in semifinale. Ma con oltre 40 ace a partita, il croato va di certo preso con le molle.
[2] K. Nishikori b. J. Janowicz 6-4 5-7 6-3 (Carlo Carnevale)
Lo spavento del secondo parziale non ferma Kei Nishikori, che accede alla sua seconda semifinale consecutiva ad Halle, terza in carriera sull’erba contando Eastbourne 2011 (sconfitte con Federer e Tipsarevic nelle precedenti). Non basta un ottimo Jerzy Janowicz, che potrà consolarsi con il rientro in top50 nella prossima settimana, per tentare l’assalto al suo best ranking di numero 14, ottenuto ad Agosto 2013. Incontro divertente e altamente spettacolare, sopratutto grazie all’estro del polacco, che alle bordate da fondo alterna le consuete smorzate estemporanee. Nishikori vince il primo set strappando il servizio proprio sul 5-4, quando Janowicz misura male in lunghezza due dritti ed è costretto a dirigersi verso la sedia con fare cupo. Il nativo di Lodz resta concentrato, e allunga nel secondo parziale, salvo farsi recuperare proprio al momento di servire per il set, ma dal 5-5 riesce a dare la sportellata decisiva pressando sopratutto con soluzioni lungolinea da entrambi i lati. Nishikori fatica ad arginare l’irruenza dell’avversario, semifinalista a Wimbledon 2013, che cerca di sorprenderlo già in risposta con colpi profondi e bloccati: al giapponese non basta un primo break, subito restituito per il -1 on serve, prima che Janowicz si incarti in cervellotiche palle corte condite da un doppio fallo, per regalare nuovamente il servizio e di fatto non riuscire mai più a rientrare in gara. L’allievo di Chang vince così il primo scontro diretto con Janowicz, e aspetta adesso il vincente tra Monfils e Seppi, che giocheranno l’ultimo match di giornata.
[8] I. Karlovic b. [3] T. Berdych 7-5 6-7(8) 6-3 (Carlo Carnevale)
Una autentica grandinata si è abbattuta su Tomas Berdych, nel match inaugurale della giornata di quarti di finale del fresco 500 di Halle. 45 aces, record assoluto per un match due su tre, con cui Ivo Karlovic ha impallinato il ceco in una sparatoria durata più di due ore; il gigante croato raggiunge così la terza semifinale dell’anno, dopo Doha (dove si arrese all’ultimo atto contro Ferrer in tre set) e Delray Beach, dove colse il suo sesto alloro in carriera.
Primo set dall’andamento prevedibile, con sei punti conquistati dal giocatore in risposta fino all’undicesimo gioco, in cui Karlovic tiene sorprendentemente da fondo, complice ovviamente la superficie che gli permette di limitare le aperture e giocare solo di riflesso; si vede addirittura un rarissimo rovescio in top, prima del break che spiana la strada al bombardiere di Zagabria verso la conquista del primo parziale. Karlovic si conferma pessimo cliente per Berdych, cogliendo la quinta vittoria in otto confronti diretti: il bombardamento procede incessante e il secondo set si decide al tiebreak, dopo che Karlovic aveva salvato due delicatissime palle break nel game del 4-4 (inutile specificare l’arma principale di cui si era servito). Nel gioco decisivo Berdych annulla un matchpoint con il servizio, e brucia sulla linea del traguardo l’avversario, costringendolo ad un ostico terzo set, nel quale però Karlovic strappa la battuta in avvio e amministra con estrema e certificata esperienza: lunghe pause tra un punto e l’altro, prime di servizio a tre quarti di velocità (comunque ampiamente sopra i 190 km/h) ma angolate e velenose, discese a rete continue. La palla break annullata nel settimo game è l’unico sussulto che il croato deve smaltire, prima di concedersi un liberatorio ruggito, proponendosi come serio candidato a intralciare il cammino di Federer, se lo svizzero dovesse vincere con Mayer nel pomeriggio.
Risultati:
[8] I. Karlovic b. [3] T. Berdych 7-5 6-7(8) 6-3
[2] K. Nishikori b. J. Janowicz 6-4 5-7 6-3
[1] R. Federer b. [PR] F. Mayer 6-0 7-6(1)
A. Seppi b. [4] G. Monfils 6-1 1-0 rit.