https://soundcloud.com/ubitennis/andreas-seppi-non-sono-il-favorito-ma-sto-benissimo
A.Seppi b. [2] K.Nishikori 4-1 rit. (da Halle, Roberto Dell’Olivo)
La fortuna bussa alla porta di Andreas Seppi; dopo l’infortunio nei quarti di Gael Monfils, Kei Nishikori si ritira sul 4-1 per Andreas nel primo set e per il nostro portacolori ecco aprirsi le porte di un’insperata finale, domani ad Halle contro Roger Federer.
Non c’è partita, subito un break per Andreas, ma non c’è il tempo nemmeno per capire cosa sia successo al giapponese. Entra il fisoterapista e Kei va a stringere subito la mano all’azzurro. La favola continua, magari quella “fortuna contro” in Australia (match point mancato dall’azzurro che gli avrebbe dato l’accesso ai quarti di finale) eccola tornare indietro qui ad Halle. Una finale che vale il rientro nei primi trenta del mondo, con Seppi che tornerà lunedì N.1 d’Italia (almeno al N.27). Per Andreas sarà il terzo match dell’anno contro il numero due del ranking. L’importante è esserci e Halle continua a tingersi di azzurro.
[1] R. Federer b [8] I. Karlovic 7-6(3) 7-6(4) (da Halle, Roberto Dell’Olivo)
Roger Federer centra la decima finale ad Halle.
Il re dell’erba, ben 14 titoli tra Wimbledon ed Halle, conferma di trovarsi ampiamente a suo agio nella campagna tedesca di Halle, rilassato come non mai fuori dal campo, determinato come ai bei tempi quando gioca un serve and volley da applausi.
Il match segue la regola del servizio. Parte Federer deciso come ieri contro Mayer ma Karlovic non è da meno. Il croato, nei primi tre match giocati quest’anno ad Halle, ha servito 48 volte senza mai perdere la sua battuta. E qui non è da meno, vince a zero i primi due turni, regalando un solo quindici nel terzo. Un pò di fatica in più per Federer, con Karlovic che raggiunge due volte il 40 pari. Ma Roger non si spaventa e gioca bene i punti importanti. Qualche patema d’animo ce l’ha invece il povero giudice di linea centrale, preso a pallate, per sua fortuna, dalle battute dello svizzero e non da quelle del croato. Una pallina lo colpisce giusto in fronte, ma resta impassibile (come gli hanno insegnato qui in Germania ) e così anche al secondo tentativo andato a buon fine, giusto il quindici subito successivo.
E allora, chi l’avrebbe mai detto? Eccoci al tie break. Nei precedenti 13 match giocati dai due, ci sono stati ben 16 tie break, tre quelli vinti da Karlovic di cui due nella partita vinta nel 2008 a Cincinnati. Solo un match, quello di Roma del 2009, non ha avuto almeno un set a chiudere sul 6 pari. Il diciassettesimo tie break inizia ancora all’insegna dell’assoluto equilibrio, deliziosa la volée alta di rovescio stoppata di Karlovic. Poi però sul 3 pari il pubblico accoglie con un autentico boato il passante di Federer, effettuato con un rovescio lungo linea in risposta alla seconda di servizio di Karlovic. È il primo mini break, che segna la svolta del set. Finisce 7-3 per Roger, con il croato a commettere addirittura un doppio fallo al primo set ball, che pesa più dei 13 ace collezionati nel set, contro i 5 di Federer.
Il croato ha il merito di non mollare. La musica infatti non cambia nel secondo set. A 36 anni sono in pochi come Ivo (numero 27 al mondo) a continuare a giocare nel circuito Atp. Il croato resta lì, grazie al suo servizio continua a mettere pressione a Federer, che non può permettersi di perdere il suo servizio. Risultato? Con qualche bel colpo da una parte e dall’altra, ecco il secondo tie break. Con Federer in particolare a giocare in modo impeccabile il game di battuta che lo porta al 6 pari. È un caso, ma ancora una volta sul 3 pari del tie break, ecco il colpo che rompe gli equilibri. Questa volta una chiamata out sembra regalare il mini-break a Karlovic. Ma l’occhio di falco restituisce il punto a Federer (un dritto in attacco per un pelo sfiora la linea laterale). 4-3 Roger, anzichè per il croato. Una grande differenza, soprattutto nella testa di Karlovic, che infatti sbaglia una facile volée, concedendo il mini-break decisivo. Federer chiude 7-4 e vola così con ampio merito in finale.
“Non ho preferenze per la finale – riferisce in conferenza stampa post match Roger Federer – conosco Andreas da tanto tempo, gioca molto bene da fondo campo, sia di diritto che di rovescio. Non ha una seconda troppo incisiva, ma attenzione sull’erba cambia tutto, ha una rotazione che può dare fastidio. Nishikori? Che dire di un giocatore ormai da tempo in pianta stabile nella top 10 ed ora nella top 5! È molto veloce, ha una rapidità di movimento invidiabile. Chiunque affronterò domani dovrò fare molta attenzione e continuare a giocare aggressivo come in questi giorni”.
Risultati:
[1] R. Federer b. [8] I. Karlovic 7-6(3) 7-6(4)
A. Seppi b. [2] K. Nishikori 4-1 rit.