[4] A. Kerber b. [6] K. Pliskova 6-7(5) 6-3 7-6(4) (Raffaello Esposito)
“Be careful with the court” raccomanda il giudice arbitro alle finaliste prima del sorteggio, certo memore della giornata di ieri più volte interrotta dalla pioggia. Sul Centrale del Priory Club scendono Karolina Pliskova e la mancina Angelique Kerber, favorite numero sei e quattro del torneo di Birmingham e due delle giocatrici più in forma di questo 2015. Niente erba nei quattro precedenti in perfetta parità, tutti conclusi in due set con Pliskova che si è aggiudicata gli ultimi due confronti. Interessante lo scontro di stili di gioco sostanzialmente diversi, la tedesca è mobile e regolare mentre la ceca colpisce piatto e a tutto braccio per chiudere subito. Vedremo chi delle due sarà nella giornata giusta per imporre la sua regola. Pliskova serve per prima ma è ancora fredda e una serie di errori non forzati, anche di metri, danno subito all’avversaria tre opportunità. La terza è quella buona e Kerber conferma subito dopo scappando sul due a zero. Da questo momento entrambe conservano la propria battuta ma Angelique appare in pieno controllo e la sua avversaria non trova la continuità dei colpi. Il parziale sembra giungere a logica conclusione quando sul 5-3 Kerber Pliskova serve e va sotto 0-40. Qui Karolina “accende i motori”, come si diceva dell’immortale Don Budge, annulla di pura potenza tre set point consecutivi, un altro ai vantaggi con un rovescio lungolinea e difende il game con una smorzata e un servizio vincente. La tedesca serve per il set sul 5-4 ma Pliskova è ormai “on fire”, si procura l’unica palla break del set e la trasforma con un rovescio che diventa vincente colpendo il nastro. Kerber accusa il colpo ma tiene la battuta successiva che porta le contendenti al tie-break. Entrambe giocano alla grande e al loro meglio ma l’allungo decisivo è della ceca che va 6-4 con un super-rovescio lungo linea in risposta, si vede annullare il primo set point ma col servizio scarica una bomba che Angelique può solo sfiorare. Pliskova continua a mostrare freddezza e coraggio nei momenti importanti di un incontro e questo è un aspetto mentale che, unito all’innegabile talento, potrà portarla lontano. Tecnicamente la ceca propone sull’erba un interessante slice di dritto che ha destabilizzato più volte le avversarie nel corso del torneo.
Un set perso a quel modo ammazzerebbe un toro ma Kerber possiede risorse nascoste che ne fanno una delle più temibili combattenti del circuito. Angelique perde il servizio all’alba del secondo ma non crolla e trova la forza per pareggiare subito e strappare una seconda volta la battuta alla ceca che sembra essere uscita dal suo momento magico e sbaglia oggettivamente molto in questo momento. Una volta preso il controllo la tedesca non lo molla più e conduce in porto il parziale con un tranquillo 6-3.
Tutto si decide nel terzo set ed ora in questo twisting match, come lo definisce il commentatore locale la favorita è Kerber, che in un match lungo può prevalere in virtù di un gioco meno falloso e della capacità di buttare di là una palla in più. Ed infatti Pliskova non sembra ritrovare il timing perfetto del suo tennis migliore e nel corso di uno sciagurato terzo game perde la battuta con un dritto al volo a campo aperto sparato sui teloni e un altro dritto, stavolta di rimbalzo, messo in mezzo alla rete. Kerber per parte sua ribatte ormai tutto e Karolina deve fare il punto tre o quattro volte. Nel corso del quinto game la ceca fronteggia bravamente altre due palle break, le annulla e sopravvive rimanendo in partita ma l’avversaria attraversa proprio ora il suo stato di grazia e tiene al servizio colpendo due vincenti in contro balzo da applausi. Pliskova è ancora spalle al muro nel settimo game quando, alla battuta, va sotto 15-40 con una elementare volée in rete e un doppio fallo ma recupera di rabbia con colpi da campionessa di una potenza devastante, fra cui l’ace che le dà il tre quattro. L’incontro è in equilibrio sui turni di battuta di Kerber e la tedesca rimane concentrata, risale da 0-30 e va cinque tre. Karolina tiene per l’ennesima volta a fatica il suo turno e nel decimo game la mancina tedesca serve per il titolo. D’improvviso però, come nel primo set, Pliskova si riaccende e a forza di colpi baseball va sul 15-40. Il primo break point lo annulla Angelique scendendo a rete ma sul secondo la tedesca manca lo smash al termine di uno scambio dominato e cede la battuta. Il vento è girato ancora, cinque pari e tutto da rifare. Ormai è una lotta irrazionale e selvaggia, Karolina salva una palla break nell’undicesimo game col servizio e lo difende ai vantaggi. Ha ricominciato a picchiare senza sbagliare e la tedesca deve dar fondo a tutto il suo talento atletico per ribattere. Come in un film già visto si va all’extra set. Pliskova serve per prima, quattro mini break consecutivi non spezzano l’equilibrio e si gira sul tre pari. Nel nono punto tutto si decide. La ceca mette fuori un rovescio e subito dopo Kerber la attira a rete per passarla e andare a doppio match point. Basta il primo per darle il titolo.