Prestazione davvero maiuscola, ennesima del torneo, del cipriota Marcos Baghdatis, nel primo dei quarti di finale in programma quest’oggi all’ATP 250 di Nottingham, contro il nostro Simone Bolelli, il quale nulla ha potuto davanti alla giornata di grazia del suo avversario, capitolando in due set e ponendo così fine al comunque ottimo torneo del tennista di Budrio. Per Baghdatis si tratta della seconda semifinale in stagione dopo quella persa a febbraio, a Zagabria, con Garcia-Lopez, e del quarto incontro consecutivo vinto senza perdere set e senza concedere il servizio: 36 turni di battuta tenuti in fila, annullando 7 palle break (quattro con Estrella Burgos, due con Ferrer e una con Zverev), con l’ultimo break subito che risale all’ultimo game del secondo turno di Stoccarda perso con Nadal.
Sin da subito si intuisce come Baghdatis, attuale No.59 delle classifiche ATP, sia particolarmente ispirato e in forma: riesce a rispondere sempre, risultando al contempo aggressivo e propositivo, non lasciando respiro a Bolelli, che infatti cede immediatamente il turno di battuta a 15. Il giustiziere di David Ferrer al 2° turno tiene agevolmente il game seguente, per tornare ad avere ancora palla break in quello successivo: bravo l’italiano ad annullarle con il servizio e il dritto, entrando così nel punteggio. I successivi tre giochi vedranno il giocatore alla battuta concedere un punto, sul 4-2 Baghdatis ancora break points per il finalista di Melbourne 2006, tre consecutive, ma ancora una volta si salva Simone, pur camminando sempre sull’orlo del precipizio e portando a casa il gioco. Ma non servirà, Baghdatis è letale e chiude il parziale 6-4, concedendo solamente 4 punti al servizio.
La seconda frazione parte con maggiore equilibrio rispetto all’inizio della prima, con Bolelli bravo a raccogliere il massimo dalla prima, cercando di ricavare quanto più possibile dagli scambi sulla diagonale destra. Dopo una piccola chanche avuta nel secondo game, dove è stato 15-30 sul servizio avversario (ancora una volta chirurgico l’ex No.8 del mondo nei tre punti successivi), l’allievo di Giorgio Galimberti si trova nuovamente nei guai nel quinto gioco, sotto 0-40 dopo tre errori non forzati: annulla la prima chanche di break con la battuta, ma cede alla seconda, con Baghdatis abile a realizzare una smorzata lungolinea in scivolata, praticamente, su un ottimo recupero in back, corto e rapido, di Bolelli, realizzando il colpo della settimana. Bolelli è bravo a non mollare, tenendo i successivi due servizi, ma il cipriota oggi è praticamente inavvicinabile, e chiude al decimo gioco dopo poco meno di un’ora e venti minuti di gioco. Ora attende in semifinale Istomin.
Solo incontri al terzo set e sopra le due ore, nei restanti altri tre quarti di finale. Nell’altra partita della parte alta del tabellone avanza Denis Istomin, uscito vincitore al tiebreak del terzo dopo una battaglia durata due ore e venti minuti, ai danni della testa di serie No.4, Leonardo Mayer, annullando un match point con il servizio nel dodicesimo punto del gioco decisivo. Partita tiratissima, molto equilibrata sin dalle prime battute, con l’uzbeko bravo a sfruttare l’unica palla break nel primo set (annullandone 3 sul 4-2 in suo favore) e chiudendo al nono gioco. Dal break di Istomin nel quinto gioco della prima frazione, non ci saranno più break (29 turni di battuta, in totale, consecutivi portati a casa dai due giocatori), con il secondo e terzo parziale decisi dal tiebreak: nel primo, vinto da Mayer per 10 punti a 8, l’argentino annulla un match point con il servizio sul 7-8 dopo aver sciupato un set point sul 6-5 e battuta a disposizione; nel secondo gioco decisivo è il No.92 del mondo a cancellare un match ball, sul 6-5, con una prima esterna da sinistra, prima di chiudere 8-6 con un comodo passante di dritto (dopo una gran risposta di rovescio) successivamente ad un inaspettato e probabilmente improbabile serve&volley di Mayer.
Vince anche Sam Querrey, tds No.12, il quale estromette il No.2 del seeding, Gilles Simon, anche lui annullando match point in un tiebreak, in questo caso due, entrambi col servizio, nel secondo set. Non parte benissimo l’americano, piuttosto falloso soprattutto col dritto e poco paziente, frettoloso nel cercare subito un vincente: dopo non aver sfruttato due break point nel settimo gioco, Simon strappa il servizio a Querrey sul 5-5, chiudendo il parziale al dodicesimo gioco nonostante parecchi patemi nell’ultimo turno di battuta, dove si è salvato da 15-40. Nel secondo set cambia la musica, con il No.44 del mondo molto più centrato e accorto tatticamente, non cercando forsennatamente il winner: dopo non aver sfruttato una palla break nel primo game di risposta, l’americano ottiene il break nel quarto gioco. Reazione immediata di “Gillou”, reduce da 5 vittorie nelle ultime sei gare disputate su erba, con immediato controbreak nel gioco seguente. I giocatori terranno i rispettivi turni di battuta fino al tiebreak, dove, dopo uno scambio iniziale di minibreak, si giunge ai punti caldi senza che i tennisti alla risposta abbiano potuto fare alcunché: due i match point avuti da Simon, il primo con una risposta finita lunga di poco e il secondo annullato da un ace dell’americano, che chiuderà il parziale al secondo set point.
Nel terzo parziale, dopo l’equilibrio iniziale, emerge la frustrazione e la stanchezza di Simon, reduce da due settimane piene di incontri e, soprattutto, da tre ore e dieci due giorni fa con Granollers: perde il servizio nel quinto e settimo gioco e si consegna, in pratica a Querrey, nonostante il francese sia riuscito a riprendersi uno dei due break concessi. Terza semifinale stagionale per l’americano, dopo Memphis e Houston. Nell’ultimo incontro di giornata, un nervoso Alexander Dolgopolov conquista il pass per il penultimo atto sconfiggendo al tiebreak del terzo, dopo due ore e dieci minuti di partita, Yen-Hsun Lu, praticamente nel buio di Nottingham (match conclusosi intorno alle 21 ore locali). La partita era iniziata sotto i migliori auspici, per il giocatore di Taipei, giustiziere di Andreas Seppi al secondo turno: break al quarto gioco e palla per l’1-5, con il set che ormai appariva già nelle mani di Lu. Dolgopolov, però, non è d’accordo, salva la palla break e strappa due volte consecutivamente la battuta al No.61 del mondo, portando a casa un parziale ormai perduto al decimo gioco. Nel secondo set va di nuovo subito sopra l’asiatico, breakkando l’avversario a 30, ma ancora una volta non capitalizza il vantaggio, perdendo il servizio subito dopo. Sarà bravo però a tener duro, annullando tre pericolosissime palle break nel quinto e settimo gioco e strappando la battuta all’ucraino nel decimo, portando a casa il secondo parziale. Il set decisivo è autentica bagarre, con ben otto giochi terminati ai vantaggi: Lu annulla 5 break point in tre differenti turni di servizio, Dolgopolov due, ma nessuno sarà in grado di sfruttarle, arrivando così al tiebreak decisivo. Lo gioca molto bene il No.75 del mondo, che riesce a chiudere al secondo match point.
Michele Gasperini
Risultati:
M. Baghdatis b. S. Bolelli 6-4 6-4
D. Istomin b. [4] L. Mayer 6-3 6-7(8) 7-6(6)
[12] S. Querrey b. [2] G. Simon 5-7 7-6(8) 6-4
A. Dolgopolov b. Y. Lu 6-4 4-6 7-6(4)