Non c’è pace per Gianluigi Quinzi. Proprio nel periodo del secondo anniversario della sua vittoria a Wimbledon jr, la giovane speranza italiana si è separato da Giancarlo Petrazzuolo, coach con cui collaborava da poco più di un mese. E’ stato lo stesso Petrazzuolo ad annunciarlo, in una lunga intervista rilasciata a Marco Caldara per Tennis Best: “Ci eravamo dati due mesi di tempo per conoscerci, con la supervisione di Umberto Rianna, visto che partivamo da zero. Avevo bisogno di capirne il carattere e la predisposizione al lavoro. In questo aspetto, purtroppo, ho riscontrato delle incompatibilità fra il suo e il mio modo di ragionare, di vedere certe cose. Ne ho parlato con lui, ci siamo confrontati e mi ha ascoltato, ma siamo troppo diversi. Quindi siamo giunti alla conclusione che per Gianluigi fosse meglio un allenatore in grado di gestire meglio alcune situazioni che a me risultavano troppo complicate.” Non è da escludere che dietro le “incompatibilità” si nasconda il difficile rapporto con la famiglia di Quinzi, da sempre molto presente nella vita del figlio.
Petrazzuolo ha anche parlato del lavoro tecnico impostato con Quinzi, fermo ormai al n°409 mentre i suoi coetanei Kokkinakis, Chung e Zverev (un anno più giovane) giocano il main draw di Wimbledon: “La mia idea era quella di far vivere a Gianluigi partite e tornei come un percorso di crescita, lungo e impegnativo, da affrontare con serenità, e non come un esame. In più, si stava cercando aiutarlo a interpretare il tennis in maniera più aggressiva, concentrandosi specialmente sul servizio e sulle prime palle che toccava. Durante la fase di palleggio, invece, l’obiettivo era quello di manovrare di più lo scambio con il diritto, colpo che gli permette di variare con maggiore facilità angoli e altezza della palla.”
Petrazzuolo purtroppo è solo l’ultimo nome di una lunga lista di coach che si sono trovati al fianco di Quinzi dopo che il marchigiano ha chiuso la storica collaborazione con Eduardo Medica: prima di Petrazzuolo negli ultimi mesi Quinzi è stato seguito nell’ordine da Tomas Tenconi, Marc Gorriz, Federico Torresi e Mariano Monachesi.