È lo stesso infortunio che hai subito ad Halle? Come sei arrivato alla decisione di ritirarti?
Sì, è lo stesso infortunio. Stavo meglio prima del match d’esordio: credevo che sarebbe andato tutto bene, ma poi durante il quinto set il dolore è stato molto forte. In questi due giorni ho provato a vedere come andava, oggi ho effettuato il riscaldamento. Ma sentivo troppo dolore sia a correre che a camminare, e ho deciso per il ritiro.
Di che tipo di infortunio si tratta? È uno strappo muscolare?
Lo vedremo. Non è niente di grave, però sì, credo che sia un piccolo strappo.
Alla fine del primo turno hai alzato il pugno ma sembravi stanco. Sapevi che sarebbe stata dura nei giorni seguenti?
Sì, lo immaginavo. Specialmente nel quinto set contro Simone ho avvertito molto dolore. Non so come ho fatto ad arrivare in fondo, ma alla fine ho vinto. Sapevo che mi avrebbe fatto male il giorno dopo, ma speravo anche che in due giorni potesse migliorare. Così non è stato.
Cosa significa per te questo torneo? Sei deluso?
Sì, sono molto deluso. È un torneo dello Slam e sull’erba stavo giocando bene. È un peccato perdere questa occasione. Spero di poter far bene nella stagione americana.
Quali sono adesso i tuoi piani? Tornerai in Giappone o negli Stati Uniti?
Non lo so: manca ancora un mese a Washington, l’infortunio sarà sicuramente risolto. Devo effettuare una buona preparazione. Negli Stati Uniti mi trovo sempre bene, il cemento mi piace molto.
Hai avuto molti infortuni: è per questo che magari adesso sei più cauto?
Cerco di prepararmi in modo che non accada, ma gioco anche sempre al 100% e non posso prevenire gli infortuni ogni volta. La delusione è grande, ma ho ancora molti anni davanti a me.
Traduzione a cura di Gaia Dedola