Bernard Tomic farà parte della selezione australiana che affronterà per un posto in semifinale il Kazakistan, sull’erba del Marrara Sporting Complex di Darwin. Sembrava che il talento classe 1992 volesse boicottare la convocazione ma alla fine ha risposto presente per rispetto di Lleyton Hewitt e della competizione.
Ciò non lo ha fatto desistere, alla fine del match di terzo turno perso contro Novak Djokovic, dal lanciare un attacco verbale durissimo alla federazione di tennis australiana (Tennis Australia), rea di averlo abbandonato dopo la doppia operazione alle anche. “Non ho ricevuto nessuna chiamata dalla Tennis Australia” ha dichiarato amareggiato Tomic “anche solo per chiedermi: ‘possiamo aiutarti Bernard? Cosa possiamo fare per te? Hai bisogno di qualcosa?’. Nessuna chiamata. Ero da solo e ci sono rimasto male perché Tennis Australia mi aveva aiutato molto in passato […] Ora d’improvviso non mi tengono in considerazione e non mi rispettano.”
Il n.22 del ranking ATP ha inoltre richiamato un episodio in cui gli è stato chiesto di pagare campo e palle per un allenamento sulla Pat Rafter’s Arena prima del torneo di Brisbane e si è lamentato di come si investa nel naturalizzare giocatori europei come Gajdosova e Tomljanovic piuttosto che puntare sui talenti autoctoni.
Ed è proprio per Rafter, leggenda recente del tennis down-under, che Tomic riserva critiche molto pesanti, definendolo un “burattino” nelle mani di Craig Tiley e Steve Healey, rispettivamente CEO e presidente della federazione. “Loro non vogliono avere a che fare con queste cose e quindi le fanno fare a Pat” ha tuonato il più giovane vincitore dell’Australian Open juniores della storia “intanto lui mi chiede soldi per le palle.”