Lewis Hamilton era stato cortesemente invitato dall’organizzazione del torneo di Wimbledon ad assistere alla finale del torneo più bello del mondo dalla tribuna più privilegiata del mondo: il Royal Box. Il campione mondiale in carica della F1 si era persino vantato dell’invito ricevuto, postando con orgoglio la foto del biglietto sul suo profilo Instagram.
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Purtroppo per lui non è mai riuscito a raggiungere la sua postazione, ignaro, evidentemente, della rigida etichetta anglosassone che prevede l’obbligo di indossare giacca, cravatta e scarpe appropriate per gli spettatori invitati nell’esclusivo Palco Reale. Il campione britannico si è invece presentato con pantaloni casual, camicia floreale e cappellino, costringendo gli organizzatori dei Championships ad allontanarlo dal Royal Box. La notizia è stata comunicata dal suo stesso portavoce: “A causa di uno sfortunato equivoco riguardante il dress code, Lewis è molto dispiaciuto di non aver potuto assistere alla finale maschile”. Naturalmente non si è fatta attendere la replica degli organizzatori: “Preferiamo non rilasciare commenti sui nostri ospiti, ma se si è presentato senza giacca, cravatta e scarpe adeguate aveva due opzioni a sua disposizione, andarsene o procurarsi degli abiti adatti”.
Hamilton si è recato nel negozio del torneo dove si è però limitato all’acquisto della cravatta ufficiale dei Championships, non procurandosi invece la necessaria camicia bianca – presente nel negozio – e non lasciando agli organizzatori altra scelta che impedirgli l’accesso al Royal Box. La rigida etichetta di Wimbledon non fa sconti a nessuno, non soltanto ai giocatori – costretti a rispettare la ferrea regola del bianco – ma anche agli spettatori. Peccato per Lewis che ha perso l’occasione di assistere al terzo successo ai Championships del numero 1 del mondo Novak Djokovic ai danni del padrone di casa Roger Federer.