Pensavate che con Wimbledon questa rubrica si sarebbe fermata? Pensavate che, per il solo fatto dell’ all white, necessariamente tutti si sarebbero vestiti bene? Pensavate male.
Ma la colpa non è vostra. La colpa, semmai, è della psiche umana. Perché quando ad un brand di vestiti imponi una condizione, un divieto, un solo colore, in realtà nella loro mente scatta un meccanismo inconscio, un sottile istinto: il senso della sfida. La prima cosa che salta in mente ad un brand è: “Come posso fare per rendere non banale un vestito che è tutto bianco?” E lì arriviamo noi. I guardiani del lecito, della sobrietà, della moderazione, pronti a punire con il più crudele dei “Ma che è ‘sta cosa” al primo tentativo errato di rendere quella classica polo bianca più originale. La differenza a Wimbledon sta tutta qua: i dettagli. Voglia di strafare, di distinguersi, di spiccare, che poi sostanzialmente si rivela un obbrobrio. Pensavate che a Wimbledon si vestissero tutti bene? Eravate fin troppo ottimisti. Ingenui. Siamo qui per riportarvi sui giusti binari, sul sentiero della decenza.
ACE
Niente da dire qui. Ha vinto Wimbledon? Non l’ha vinto? Di sicuro l’outfit più bello è il suo. Mani in alto per la scelta della Nike di mettere il colletto alla coreana. Fresco, nuovo, ma anche elegante. Quasi quasi spereremmo che continuassero con questa linea anche per il resto della stagione. Assoluto ace.
PERFORMANCE MACCHIATA
Scusate. Scusate davvero. Ma noi non ce la sentiamo di darla vinta a Serena Williams. Non sarà poi davvero indecente, ma il maculato per noi dovrebbe essere bandito per il solo fatto che è maculato. Bianco e grigio è molto più soft della versione degli US Open (1 e 2, terrificanti) o di quella del Roland Garros. Ma come qualsiasi tradizionalista conservatore perbenista di Wimbledon che si rispetti, noi diciamo no al maculato.
WIMBLEDON COATTO
Il nostro animo inglese si è sentito costernato da cotanta coattaggine sui campi dell’All England Club. L’unico a voler per scelta indossare la manica alla Raonic perché “Nessuno indossa qualcosa del genere a Wimbledon, quindi ho pensato di fare un tentativo” (cit). Polo allacciata fino all’ultimo bottone come nelle peggiori discoteche di Roma Nord. Fascia viola e verde a sfidare la policy di Wimbledon. E questo solo a parlare dei vestiti, perché ovviamente riempiremmo altre due pagine a parlare tipo di catene e capelli.
IL DETTAGLIO CHE TI FREGA
Sì alla gonna ricamata. No a quella specie di panneggio tipo abito nuziale sul petto. Cioè, tipo, perché.
IL DETTAGLIO CHE TI FREGA PARTE II
Caroline hai un buco sulla magliet…. ah, no.
Ottima scelta invece il colletto ondulato della Nike, meglio quello di Kvitova che quello di Azarenka però.
HOW TO SAVE A LINE
Ancora non c’è stato un completo Uniqlo che ha fatto flop. Queste linee non si sa perché ma danno a Djokovic quel che di supereroe. Fantastichiamo? Probabile. Il completo è davvero bello però. Mentre invece quelle linee orizzontali sulle spalle di Murray non hanno un gran che da dire al mondo. Siete fan del Murray squadrato robot? Noi no. Potevano pure evitarle.
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