La quarta volta è quella buona: Johanna Larsson, No.72 del mondo e 46 da domani, dopo tre finali perdute finora in carriera, può festeggiare il primo trionfo a livello WTA, davanti al proprio pubblico, per giunta, dopo quattro anni dalla prima finale raggiunta qui, nel 2011, contro Polona Hercog e a due dall’ultima, con Serena Williams, in entrambi i casi senza vincere nemmeno un parziale.
Ma oggi è andata diversamente, il ritiro di Serena ha dato alla svedese, durante il corso del torneo, la consapevolezza della reale possibilità di portare finalmente a casa questo torneo. E, infatti, questa volta è andata diversamente, grazie anche all’esperienza maturata che, evidentemente, ha aiutato la beniamina di casa a gestire i momenti e i punti importanti, contro un’avversaria, Mona Barthel, No.52 del mondo e vincitrice qui l’anno scorso, da cui aveva sempre perso, prima di oggi, senza nemmeno mai vincere un set.
Ed era partita male in entrambi i parziali di questa finale, Johanna. La tensione in gioco era davvero alta per lei: però davvero bravissima a gestire i momenti, come detto sopra, mettendo in crisi il tennis di Barthel grazie alla grande solidità di cui dispone. Dopo lo 0-2 iniziale, Larsson strappa per tre volte la battuta alla sua avversaria, concludendo con un parziale di 28 punti a 7 e portando a casa il parziale al nono gioco.
I quattro games del secondo set dall’1-1 saranno una vera e propria guerra, con Larsson sempre costretta ad inseguire: quattro break consecutivi con game da, rispettivamente, 9, 13, 31 (!!!) e di nuovo 13 punti, che da soli sono durati circa più di un terzo dell’incontro, con continui ed emozionanti capovolgimenti.
Dal settimo gioco si registrerà una pausa, con le giocatrici evidentemente provate, e si trascineranno fino al tiebreak senza altri sussulti: gioco decisivo che sarà giocato in maniera perfetta da Larsson, la quale opera chirurgicamente due minibreak all’inizio e li mantiene fino alla fine, vincendolo per 7 punti a 2, liberando finalmente la propria gioia e anche quella del pubblico, i quali non assistevano al trionfo di uno svedese, a livello femminile, dal 1986, anno della vittoria di Catarina Lindqvist sulla connazionale Catrin Jexell. Mona Barthel, nonostante l’ottimo torneo disputato, scenderà di ben 9 posizioni da domani, arrivando al 61º posto del ranking, “pagando” la cambiale costituita dal successo dello scorso anno.
Risultato: [7] J. Larsson b. [4] M. Barthel 6-3 7-6(2)
Michele Gasperini