Una straordinaria Francesca Schiavone elimina in due set, 6-4 7-6(6) il punteggio, Camila Giorgi ed ottiene così l’accesso ai quarti di finale del WTA di Istanbul, dove affronterà la belga Flipkens. Più che un derby questa partita è stato uno scontro generazionale e di stile, in cui ha prevalso la maggiore duttilità tattica della più esperta Schiavone, che ha giocato complessivamente meglio ed ha beneficiato dei soliti “vuoti” della Giorgi, che nel secondo set ha servito anche per vincere il parziale. Su Camila si è scritto (e si continuerà a scrivere tanto) su quello che potrebbe (dovrebbe) fare per canalizzare al meglio il suo indubbio talento, ma resta lampante la sua discontinuità e la mancanza di tattica, perché cercare di “spaccare” tutto non è sempre la soluzione. Giorgi non ha un piano B, non perché non è in grado di attuarlo ma manca la volontà di progredire. Dal canto suo Francesca ha trovato la partita “quasi” perfetta ed ha saputo valorizzare le sue armi, ricerca della rete e variazione di rovescio.
Ora passiamo alla cronaca della partita, che ha visto Giorgi giocare il suo “tema” tattico preferito, ovvero aggressività e ricerca del punto in 2-3 colpi, mentre l’ex top ten italiana variare con i tagli e rallentare lo scambio con il suo “famoso” diritto in top. Sul 2-2 arriva il break per Francesca, che contro ogni previsione non soffre le accelerazioni di Camila e, quando lo scambio lo permette, cerca anche di chiudere il punto a rete. In tutto il primo set Schiavone non concede nessuna palla break ed ha un rendimento con la prima di servizio notevole (88% di punti vinti con la prima, 4 ace ma 4 doppi falli). Dal canto suo Giorgi in risposta è troppo negativa, perché, spinta dalla foga di recuperare, “spara” spesso fuori dal campo colpi che andrebbero quantomeno ragionati.
Il rovescio slice della Schiavone è la chiave su cui Francesca poggia lo scambio, infatti con questo colpo tende a decelerare per poi colpire con il diritto ad uscire e prendere la rete. Una Giorgi del tutto sorpresa perde il set 6-4 e si trova a dover recuperare un match che sulla carta la vedeva favorita. Nel secondo parziale Giorgi strappa per la prima volta il servizio alla sua avversaria (bellissima la risposta che le regala lo 0-30) e si porta sul 4-2, ma come troppo spesso le capita, vanifica tutto con uno sciagurato settimo gioco, in cui subisce il controbreak (gravi i doppi falli commessi). Francesca è consapevole che deve assolutamente chiudere i conti in due set se vuole avere chance di vittoria finale. Tuttavia Camila è ora più pronta in risposta e l’ex numero 4 del mondo cala vistosamente con la profondità dei colpi, questo permette alla Giorgi di ritornare avanti e di andare a servire per vincere il secondo parziale, ma anche in questa occasione arriva il controbreak ed il 5-4. Si va al tie break finale, in cui il servizio è un accessorio: le due tenniste perdono costantemente la battuta, ma Francesca, che si è vista annullare il primo match point da un colpo straordinario della Giorgi, trova nel secondo tentativo un rovescio lungolinea spettacolare e vince una grande partita.
Continua la striscia positiva dell’ucraina Bondarenko, proveniente dalle qualificazioni, che elimina la tedesca Barthel in tre set decisamente combattuti, 6-3 4-6 6-2 il punteggio finale. L’ucraina ha complessivamente meritato di vincere, conquistando i punti decisivi. Qualche rimpianto per Mona, che ha trovato il suo tennis migliore solo nel secondo set, in cui ha tenuto una percentuale alta al servizio ed è riuscita a controllare le risposte profonde della sua avversaria. Vince anche la bulgara Pironkova (6-3 1-6 6-1), che ha la meglio contro la giapponese Nara. Dopo aver conquistato il primo set, Pironkova ha smarrito del tutto il campo ed ha permesso alla sua avversaria di ritornare prepotentemente in partita. Il punteggio del secondo parziale è stato eloquente, un 6-1 netto in cui la bulgara sembrava spaesata e con problemi nei movimenti. Quando tutto sembrava nelle mani della Nara, Pironkova ritrova grinta e colpi e va a vincere agevolmente il terzo set con il punteggio di 6-1.
In un clima spettrale (c’è da dire che il pubblico sul centrale ad Istanbul è veramente poco in questi giorni) Flipkens vince in rimonta contro la francese Cornet ed approda ai quarti di finale. Il punteggio con cui la belga ha eliminato la transalpina, 2-6 6-1 6-2, spiega “graficamente” l’andamento del match, nel quale Alizè ha giocato solo il primo parziale, poi è praticamente uscita dal campo mentalmente ed ha inanellato una serie infinita di errori gratuiti. La belga, che è uscita dalle prime 100 del mondo, trova un buon risultato dopo le varie eliminazioni al primo turno, ma su questa partita incide in maniera lampante il “down” mentale della Cornet, che in alcuni momenti è stata sull’orlo del pianto.
Risultati:
[Q] K. Bondarenko b. M. Barthel 6-3 4-6 6-2
K.Flipkens b. [4] A. Cornet 2-6 6-1 6-2
[8] T. Pironkova b. K Nara 6-3 1-6 6-1
F. Schiavone b. [5] C. Giorgi 6-4 7-6(6)