Nella prima semifinale di giornata del WTA di Istanbul, Urszula Radwanska supera in tre set, 6-3 4-6 6-3 la slovacca Rybarikova e centra la finale, dove troverà l’ucraina Tsurenko.
Dai blocchi parte meglio la slovacca che si porta rapidamente sul 3-1 e sembra controllare il gioco, ma la polacca è attenta a non sbagliare troppo e con il rovescio inizia ad aprirsi il campo. Urszula ritrova la fiducia e ottiene l’immediato controbreak, da quel momento in poi è un monologo Radwanska che vince il set 6-3 conquistando 5 giochi consecutivi. La slovacca è in piena confusione tattica, perché il servizio è deficitario e con i colpi di rimbalzo non fa la differenza. Molto meglio la polacca che disegna bene il campo, varia spesso gli angoli e trova anche delle discese a rete efficaci.
L’inizio del secondo set è molto divertente e combattuto, Urszula ha la possibilità di portarsi sul 2-0, ma fallisce tutte e 4 le palle break conquistate con altrettanti errori di diritto-che è il colpo meno sicuro del suo repertorio. Superato il pericolo Rybarikova torna a strappare la battuta alla polacca nel turno successivo, clamoroso l’errore sulla palla break di Urszula, che, dopo essersi costruita benissimo il punto, sbaglia uno smash a campo aperto. Dal 2 a 2 Radwanska si spegne e consegna 3 giochi consecutivi alla sua avversaria, che non deve fare nulla di particolare per vincerli, ma le basta tenere la palla in campo ed attendere l’errore non forzato di una nervosa Urszula.
Con due break di vantaggio la slovacca si deconcentra e subisce il break nel momento di chiudere, questo dà linfa vitale alla polacca che ritrova smalto e serenità. Infatti tiene agevolmente il suo turno di battuta e si porta sul 5-4, lasciando tutta la pressione sulla Rybarikova, ma questa volta la slovacca non si scompone e chiude 6-4. Il terzo set è godibile, ma è sempre Urszula a comandare le operazioni, il break decisivo arriva nell’ottavo gioco ed a prenderlo è la polacca, che riesce ad essere nuovamente aggressiva in risposta. Un vittoria meritata per la più giovane delle Radwanska, che raggiunge la finale.
Nella seconda semifinale l’ucraina Tsurenko batte la belga Flipkens in due set, 6-4 6-2 il punteggio, dimostrandosi nettamente superiore all’avversaria, apparsa stanca e poco concentrata. Tutto semplice per Lesia, che non ha avuto alcun problema a contenere il gioco “brillante” e vario della belga. Si sono affrontate due giocatrici che interpretano il tennis in modo completamente diverso, perché l’ex n.13 del mondo cerca costantemente la rete ed è molto brava nel gioco di volo, mentre l’ucraina è la “classica” giocatrice dell’est, ovvero solidità e pressione da fondo campo come unico schema tattico disponibile.
Troppo leggera e discontinua la belga per poter tenere il ritmo della Tsurenko, che ha giocato una partita quasi perfetta-unico neo il break subito nel secondo set-che per un attimo aveva dato l’impressione di un possibile ritorno in partita della belga. Un 6-4 6-2 netto e senza appello, che qualifica l’ucraina in finale e che avvicina Tsurenko al best ranking.
Risultati:
L. Tsurenko b K. Flipkens 6-4 6-2
U. Radwanska b. M. Rybarikova 6-3 4-6 6-3