[3] D. Thiem b. [1] D. Goffin 7-5 6-2
La gioventù al potere nell’edizione del centenario. Nella finale di uno dei più tradizionali tornei su terra rossa d’Europa incrociano le racchette il ventiquattrenne belga e primo favorito David Goffin opposto al terzo, l’austriaco Dominic Thiem, classe 1994 e un talento che sta esplodendo in pieno.
David dopo essere sopravvissuto nei quarti alla battaglia con Sousa ha avuto vita facile in semi contro Bellucci, già campione qui nel 2009 e 2012 mentre l’austriaco ha vinto un gran match lottando fino al terzo per estromettere la seconda testa di serie Feliciano Lopez e mettendo in mostra a tratti un gioco scintillante. Thiem è on fire, imbattuto da sette incontri consecutivi e reduce dalla vittoria adUmago sembra aver raggiunto un’ottima maturità mentale, che unita al talento innato di cui è dotato ne fa unodei prospetti migliori per il futuro. Il belga però non difetta certo in quanto a braccio, può vantare una maggiore esperienza nel circuito ATP ed è in vantaggio 3-1 negli scontri diretti. L’unico precedente su terra è di Kitzbuhel 2014 e Goffin lo ha vinto al terzo in rimonta.
I due sono “close friends” come hanno tenuto a sottolineare in conferenza stampa e giocheranno insieme in doppio a Montreal. Al termine David ha aggiunto sorridendo: “It’s funny, I feel like I am really young and I’m gonna play against someone who is even younger than me“. Ma come sempre succede nel tennis confidenza e amicizia rimarranno negli spogliatoi con gli effetti personali e in campo scenderanno due estranei in lotta per la corona svizzera.
Thiem serve per primo ed esordisce con una ace ma già nel terzo game va sotto 15-40 con errori banali ed è bravo a salvarsi con due ace e mantenere il comando nel punteggio. E’ Goffin a cedere invece la battuta nel quarto gioco ma come detto i due sono amici quindi l’austriaco restituisce subito il favore e consente il riaggancio all’avversario sul tre pari. L’allenatore statunitense Vic Braden definì anni fa in un articolo tecnico il settimo game come “il cancello del set” a significarne l’importanza. Quel cancello Thiem lo trova serrato e con due doppi falli accompagnati da due errori in palleggio cede ancora la battuta. David è bravo ad annullare subito dopo una contro-palla break e va al servizio sul 5-4 per chiudere ma l’austriaco si sveglia improvvisamente e gioca un decimo gioco da antologia. Due attacchi a rete, uno in controtempo meraviglioso e un non forzato lo portano a 0-40, Goffin gioca con coraggio e annulla tutte le opportunità ma poco dopo uno sciagurato doppio fallo riporta il punteggio in parità. E’ un set da montagne russe e il belga lo perde nel modo peggiore. Sul 5-6 serve per il tie break e va subito 40-0, si distrae un attimo, sbaglia qualcosa e il gran rovescio ad una mano lungo linea di Thiem pareggia. Un altro errore banale porta l’austriaco a set point e Goffin affossa in rete una volée non facile su un passante potente.
Il luna park rimane aperto e il secondo parziale si apre con due break consecutivi, particolarmente doloroso quello subìto da David che non riesce a staccarsi sul 2-0 pur essendo in vantaggio 40-15. Due doppi falli confermano il suo stato confusionale. Il servizio è terra di nessuno in questa partita e ogni turno è una battaglia con il sangue sostituito dalla terra che si alza sui continui recuperi e scivolate dei contendenti. Entrambi vanno a sprazzi, scambiano stando qualche metro dietro la riga di fondo, Thiem cerca qualche volta in più la rete ma è Goffin che appare in maggiore difficoltà soprattutto alla battuta. Altri due doppi falli uniti ad un elementare errore a campo aperto gli costano ancora il break con l’avversario che conferma e vola sul cinque due. David reagisce e ha un occasione per restituire il break ma il suo gioco oggi è troppo incostante e tutto sfuma. Ormai è finita e un altro break di scoraggiamento subìto a zero pone fine al match.