Qualche tempo fa la Federazione Italiana Tennis si era messa in contatto con il giovane tennista argentino Francisco Bahamonde e il suo entourage per farlo giocare per i colori azzurri. Bahamonde, nativo di Mendoza, si è lasciato convincere da una proposta estremamente interessante che comprende la possibilità di rimanere ad allenarsi in un centro tecnico che sarà aperto in Argentina, due preparatori atletici, un allenatore, rimborsi spese consistenti per i viaggi e la promessa di intervenire sulla sua partecipazione a 3 tornei Challenger. Ora pare che le procedure siano state completate e “Panchito” (questo il suo buffo soprannome) sia a tutti gli effetti un tennista italiano, come dimostra anche il sito ufficiale dell’ATP.
Bahamonde ha giustificato la sua decisione sulla base della qualità dell’offerta della FIT rispetto alle scarse risorse a disposizione nel paese latinoamericano per il tennis. “Le ragioni della mia scelta sono molte” ha affermato Panchito, “ma principalmente ho preso questa decisione perché la proposta italiana è davvero buona per il mio futuro sportivo.”. L’ex, ormai possiamo dirlo, giocatore argentino ha proseguito, dichiarando il suo amore per il bel paese e per ciò che gli offre dal punto di vista tennistico: “Sto molto bene in Italia. Mi danno tutto ciò di cui ho bisogno per la mia crescita come tennista professionista e mi trattano con grande gentilezza. Si vive bene in questo ambiente, lo adoro.”
Partito ad inizio anno fuori dai primi 1000, Bahamonde, destro con rovescio bimane, attualmente ricopre la posizione n.663 del ranking ATP, grazie a discreti risultati nei tornei Futures. L’ultimo a Modena, dove si è arreso solo in finale ad un altro argentino, Andrea Collarini. Omaggiato di una Wild Card per il tabellone principale nel Challenger in corso di svolgimento a Cortina, ha dimostrato immediatamente il suo valore, sconfiggendo al primo turno il coetaneo brasiliano Joao Menezes, proveniente dalle qualificazioni, con il punteggio di 7-5 6-4.