[2] K. Nishikori b. M. Cilic 3-6 6-1 6-4
Il match comincia con un Cilic micidiale al servizio e solidissimo in risposta tanto da riuscire subito a portarsi in vantaggio breakkando Nishikori già al secondo game. Il giapponese tenta di contrattaccare ma Cilic appare centratissimo in questa prima fase del match e non lascia spazi all’iniziativa di Nishikori. Alla lunga la tattica del giapponese dà qualche frutto riuscendo, al quinto game, a mettere una pressione tale al croato da strappargli due palle break di cui, però, Nishikori non sa approfittare e così Cilic mantiene il vantaggio. Da qui il croato fa buona guardia e non si lascia più sorprendere e, dopo aver tenuto a zero la propria battuta, va a servire per il primo set che si aggiudica per 6-3.
All’inizio del secondo set la musica cambia completamente: Cilic si culla sugli allori e si distrae permettendo a Nishikori di affondare subito il suo attacco portandosi in vantaggio di un break. Il croato prova a riprendersi e, al terzo game, riesce anche a strappare a Nishikori una palla break, ma il giapponese la salva prontamente e resta avanti nel punteggio. E ancora soffre Cilic nei turni di battuta successivi, tanto che, al quarto game, è costretto a concedere un ulteriore break al giapponese che poi, però, sul proprio servizio si distrae commettendo diversi errori e rischiando di farsi controbreakkare, ma Cilic è ormai in totale confusione e non riesce ad approfittarne e Nishikori si porta così sul 5-0 per poi andare a vincere agevolmente il set col netto punteggio di 6-1.
E continua, nel terzo set, il momento di black-out del croato che si fa breakkare già al primo game. E così Nishikori continua a dominare nonostante sia prorio Cilic a mettere a segno i punti più belli e spettacolari senza, però, riuscire a dare continuità al proprio gioco, almeno fino all’ottavo game, quando, dopo più di un’ora di “letargo”, Cilic sembra volersi finalmente risvegliare riuscendo a mettere pressione a Nishikori e strappandogli il controbreak che, per un momento, gli offre l’illusione di poter riaprire il match. Ma il giapponese spegne subito le speranze di Cilic al game successivo in cui si riprende il break assicurandosi l’opportunità di andare a servire per il match, match che Nishikori porta a casa vincendo il terzo set col punteggio di 6-4.
[8] J. Isner b. S. Johnson 6-3 3-6 7-6(9)
All’inizio del primo set entrambi i giocatori mostrano di essere determinati a non concedere nulla all’avversario soprattutto quando vanno a servire e particolarmente solido si mostra Isner che , come al solito, non si risparmia nello sparare ace a ripetizione: e, infatti, è Johnson il primo a dover cedere nella sfida dei servizi permettendo ad Isner, al sesto game, di portarsi avanti di un break. Break che poi si rivela decisivo per la vittoria del set che Isner si porta a casa col punteggio di 6-3.
Nel secondo set si ricomincia con i game che seguono il servizio senza che nessuno dei due riesca a conquistarsi palle break e questo fino all’ottavo game, quando Johnson riesce astutamente ad approfittare di un momento di distrazione di Isner per strappargli il break e andare a servire per il secondo set che Johnson si aggiudica per 6-3.
Nel terzo set è ancora una volta il servizio a farla da padrone per l’intera durata del set che non può che concludersi al tie-break, una giusta conclusione, in effetti, per una partita caratterizzata da un equilibrio estremo fra i due contendenti. E nel tie-break è la maggiore potenza e solidità di Isner a prevalere: infatti, nonostante in questo tie-break, come del resto in tutta la partita, sia stato Johnson a mettere a segno i vincenti più spettacolari, sulla lunga distanza è la concretezza di Isner ad avere la meglio sull’esuberanza di Johnson e così il gigante americano si aggiudica il tie-break per 11-9 e vola in finale ad incontrare Nishikori.
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